Il clima che cambia sta delineando una nuova geografia del cibo con l’agricoltura chiamata a rispondere alle sfide ambientali e di sicurezza alimentare.
Pratiche agricole: il tappeto erboso
E’ tempo di controllare con cura il prato per stimolarne la crescita in prossimità della primavera. A lungo andare, con il continuo calpestio e le numerose annaffiature, il tappeto erboso tende a compattarsi. In queste condizioni, si riduce la quantità di aria disponibile per le radici e anche l’acqua ha difficoltà a penetrare negli strati
E’ tempo di controllare con cura il prato per stimolarne la
crescita in prossimità della primavera. A lungo andare, con
il continuo calpestio e le numerose annaffiature, il tappeto erboso
tende a compattarsi. In queste condizioni, si riduce la
quantità di aria disponibile per le radici e anche l’acqua
ha difficoltà a penetrare negli strati superficiali del
terreno, privando le piante del loro nutrimento e il prato
deperisce progressivamente.
Se si notano ristagni d’acqua è segno che bisogna
intervenire per migliorare il drenaggio, forando lo strato
superficiale di terreno con un foraterra o con una robusta forca.
In alternativa si posso effettuare con una vanga, tagli verticali
da 1 a 5 cm per migliorare gli scambi idrici e gassosi.
Gli interventi meccanici sul tappeto erboso, hanno un duplice
effetto: da una parte rimuovono lo strato di depositi organici
(feltro) e dall’altro tagliando gli steli laterali delle piantine,
stimolano lo sviluppo di nuovi germogli e nuove radici.
Sempre per aumentare l’arieggiamento del prato è
consigliabile eliminare le foglie e i detriti accumulatosi durante
i mesi invernali, magari aiutandosi con un rastrello a denti
appuntiti, in modo da estirpare anche il muschio formatesi nelle
zone più umide. Per consentire un recupero veloce dell’erba,
è anche utile distribuire un miscuglio di sabbia (80%) e
torba (20%) in ragione di circa 2 mc ogni 1 000 mq.
Tra la fine di febbraio e i primi giorni di marzo si può
effettuare anche una concimazione organica per sostenere la ripresa
primaverile.
Mimmo Tringale
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Secondo un’indagine dell’Irccs Neuromed, consumando elevate quantità di cibi ultra-processati le persone diventano biologicamente più vecchie rispetto all’età cronologica.
Ricercatori australiani hanno osservato che il consumo quotidiano di verdure crucifere abbassa la pressione sanguigna, riducendo del 5 per cento il rischio di infarto o ictus.
Un’indagine dell’Istituto superiore di sanità rivela una scarsa aderenza degli italiani alla dieta mediterranea: “scelte sempre più occidentalizzate e globalizzate”.
Delicato, confortevole, profumato, il risotto zucca, latte e tartufo accoglie le delizie dell’autunno, scaldando il cuore come il focolare di un camino.
Secondo i risultati di uno studio su 39mila adulti francesi, un consumo di cibi ultra-processati è associato all’insonnia cronica.
Se ne è discusso a un evento a Roma, a partire dalla proposta di legge per andare oltre gli allevamenti intensivi. Gli interventi di produttori, medici, veterinari, studiosi e politici.
Il governo è al lavoro sul decreto “contaminazioni” per l’agricoltura biologica che prevede limiti di tolleranza più elevati per i residui accidentali. Un testo che fa discutere.
La Giornata mondiale dell’alimentazione 2024 punta a sensibilizzare sul tema del diritto al cibo che non è ancora garantito a tutti, nonostante si sprechino grandi risorse per produrlo.