Approvato il testo sulla finanza climatica. Al sud del mondo la promessa di 300 miliardi di dollari all’anno: molto meno del necessario.
Prepariamoci ad un mondo… diverso
Prepariamoci. A che cosa? A vivere in un mondo con meno risorse, meno energia, meno abbondanza…
Ascolta
l’intervista a Luca Mercalli nel programma di LifeGate Radio
Internazionale
Abbiamo assistito a molteplici crisi, economiche, sociali,
culturali. Ambientali. L’abbiamo visto, il piano A, quello della
crescita a tutti i costi, è fallito. E allora si rende
necessario un piano B, quello invocato anche da Lester Brown,
fondatore del Worldwatch Institute, uno dei più importanti
centri di ricerca ambientale americano. Qual è lo scarto del
piano B rispetto al “Plan B”? Il riferimento alla vita personale,
quello di cui parla Mercalli è il suo personale piano, che
inizia dai piccoli gesti quotidiani. Dopo un’introduzione di
respiro generale, l’autore ci parla infatti della sua esperienza
vissuta, perché questo libro non vuole essere un decalogo
delle cose da fare, ma un’ispirazione perché ognuno metta in
atto il proprio piano B.
“Less is more”, dicono gli anglosassoni. Ma è davvero
così? Luca Mercalli parla di decrescita, intesa come un
atteggiamento propositivo, che si fonda su un cambiamento di punti
di vista sia in generale, che in particolare, nelle nostre vite,
concretamente. Decrescita infatti non è andare indietro nel
tempo, non è un modo di vivere rinunciatario, si legge nel
libro: “Non voglio tornare al Medioevo! Voglio andare
avanti”.
“Prepariamoci” è un’invocazione, un esortazione
perché le persone agiscano insieme, mosse da una volontà
di interconnessione. Un aspetto importante su cui l’autore pone
attenzione è infatti la potenza della rete, che riesce a
mettere a disposizione un’intelligenza collettiva per un’evoluzione
del pensiero creativo, più rispettoso dell’uomo e
dell’ambiente. Proprio così si concretizzerebbe la formula
“less is more” che ci renderà anche più felici.
Nel libro ci sono citazioni di libri, di film, di personaggi
che hanno ispirato l’autore. Una in particolare, quella del
sociologo Giampaolo Fabris è da sottolineare: “il bisogno si
placa, il desiderio mai”. E allora, perché non iniziamo a
desiderare uno stile di vita migliore per un pianeta sano?
Prepariamoci.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Mentre i negoziati alla Cop29 di Baku sono sempre più difficili, i paesi poveri e le piccole nazioni insulari sospendono le trattative.
Pubblicati i nuovi testi alla Cop29 di Baku. C’è la cifra di 1.300 miliardi di dollari, ma con un linguaggio molto vago e quindi debole.
Come costruire un nuovo multilateralismo climatico? Secondo Mark Watts, alla guida di C40, la risposta è nelle città e nel loro modo di far rete.
Pubblicate nella notte le nuove bozze di lavoro alla Cop29 di Baku, compresa quella sulla finanza climatica. Strada ancora in salita.
Si parla tanto di finanza climatica, di numeri, di cifre. Ma ogni dato ha un significato preciso, che non bisogna dimenticare in queste ore di negoziati cruciali alla Cop29 di Baku.
La nuova edizione del Climate change performance index constata pochi passi avanti, da troppi paesi, per abbandonare le fossili. Italia 43esima.
Uno studio della rete di esperti MedECC e dell’Unione per il Mediterraneo mostra quanto il bacino sia vulnerabile di fronte al riscaldamento globale.
Basta con i “teatrini”. Qua si fa l’azione per il clima, o si muore. Dalla Cop29 arriva un chiaro messaggio a mettere da parte le strategie e gli individualismi.