Al mare ne trovava talmente tanta da decidere di farne un museo, degli orrori. L’idea di una guida naturalistica. Lo scopo? Riflettere sulle nostre colpe.
Quanto sono preziosi i fondi di caffè
La nostra moka restituisce ogni giorno un tesoro: sono i fondi di caffè, ricchi di proprietà ma troppo spesso gettati nell’umido, inutilizzati. Ecco qualche dritta per sfruttarne i benefici
Gettereste nel bidoncino dell’umido qualcosa di prezioso? No? Eppure probabilmente vi capita tutti i giorni, coi fondi di caffè. Ricchi di proprietà benefiche e adatti a essere riutilizzati in molti modi (dalla cura delle piante aromatiche sul balcone al fai da te domestico), finiscono prevalentemente nella pattumiera. Se invece li considerassimo una risorsa, noi italiani saremmo davvero ricchissimi e, soprattutto, tra i primi sul pianeta a beneficiarne: secondo una recente ricerca, infatti, consumiamo 5,6 kg pro capite all’anno di caffè, piazzandoci secondi in Europa (dopo i tedeschi) e noni al mondo.
Lo beviamo a colazione, per svegliarci, o in pausa al lavoro, per scambiare quattro chiacchiere tra colleghi, o ancora al bar, con gli amici: lo amiamo alla follia. Pensate che la percentuale di connazionali che non rinuncia alla classica tazzina è elevatissima: si parla del 97 per cento degli italiani, con un consumo medio di quattro caffè al giorno, di cui due assunti a casa, uno al bar e uno al lavoro. Lo scarto del caffè finisce troppo spesso nel bidoncino dell’umido, nonostante le sue tante proprietà.
Cosa possono fare bar e ristoranti
Per non sprecare questa preziosa risorsa, bar, ristoranti e aziende possono aderire alle iniziative e alle start up che puntano a recuperare i fondi di caffè e a riutilizzarli. Vi sono già diversi esempi da cui prendere spunto: in Friuli, per esempio, grazie alla collaborazione tra una casa di produzione di macchine e cialde per il caffè e il Dipartimento di Scienze Agrarie e Ambientali dell’Università di Udine, è stato possibile avviare un progetto di recupero dei fondi di caffè da cui è possibile ottenere pellet (per produrre energia) e fertilizzanti.
La start up Funghi Espresso, invece, nata nel 2013 grazie al Centro di Ricerca Rifiuti Zero del Comune di Capannori, raccoglie fondi di caffè da bar e ristoranti e li trasforma in substrato per la coltivazione dei funghi. Il progetto ha già ricevuto un riconoscimento nel 2014 all’interno dell’Incubatore Universitario Fiorentino (Impresa Campus Unifi), è stato premiato come startup innovativa all’interno del Tour delle buone pratiche a Rifiuti Zero e come come migliore buona pratica in Toscana nell’ambito del concorso di idee, Call for ideas Toscana. Il ministero delle Politiche Agricole, Alimentati e Forestali lo ha inoltre inserito tra le 25 start up agricole più innovative d’Italia.
Cosa possono fare le persone
Mentre sui fondi del bar sotto casa, dell’ufficio o del ristorante non abbiamo alcun potere, possiamo fare molto per mettere a frutto quello che, quotidianamente, gettiamo dalla nostra moka. Come? Ecco qualche piccolo suggerimento.
Nell’orto o sul balcone
Per concimare le piante
I fondi di caffè, che rilasciano azoto, sono utilissimi per nutrire il terreno e acidificarlo, favorendo la coltivazione di alcune piante ornamentali, come le rose, le azalee, le camelie o il rododendro, che richiedono appunto questo tipo di cure. Servono inoltre ad arricchire il compost di elementi come potassio, fosforo, rame e magnesio.
Per allontanare formiche e lumache
Se avete un piccolo orticello e il vostro cruccio sono lumache e formiche, ma non volete ricorrere alla chimica, usate i fondi di caffè. Basta farli asciugare all’aria aperta, seccarli e utilizzarne la polvere per coprire i buchi da cui risalgono le formiche oppure posizionare la polvere lungo i bordi dell’orto, per scoraggiare le lumache.
Per tenere lontani i gatti
I mici sono adorabili, ma spesso scambiano tutto il giardino o i grossi vasi da fiori per la loro lettiera. Spargere i fondi di caffè essiccati insieme alle bucce di agrumi contribuisce a tenerli lontani, dato che ne odiano l’odore.
In cucina
Per pulire le pentole incrostate di grasso
Perché utilizzare prodotti chimici abrasivi, se possiamo ovviare coi fondi di caffè? Strofinati con l’aiuto di una spugnetta sul fondo delle pentole o delle griglie incrostate di grasso, contribuiscono a rimuovere lo sporco e a eliminare i cattivi odori.
Contro i cattivi odori
Fate essiccare i fondi di caffè, riduceteli nuovamente in polvere e metteteli in una tazzina che posizionerete in frigorifero: assorbiranno tutti i cattivi odori. Possono essere usati come deodoranti naturali anche in altri luoghi della casa, come la scarpiera, oppure nell’auto, opportunamente racchiusi in un contenitore di stoffa.
Per pulire gli scarichi domestici
Volete evitare la chimica anche per pulire lo scarico del lavandino? Si può: basta diluire con acqua i fondi di caffè e farli scorrere nella tubatura, una volta ogni tanto: contribuiranno a catturare i cattivi odori (anche del wc) e a mantenere gli scarichi puliti.
Come trattamento di bellezza
Per realizzare uno scrub naturale
Bastano fondi di caffè essiccati e ridotti in polvere, mescolati con un po’ di olio d’oliva, per realizzare uno scrub esfoliante per il corpo assolutamente naturale e senza controindicazioni. Funziona anche come trattamento anticellulite!
Per rimuovere i cattivi odori dalle mani
Dopo aver cucinato il pesce o altri cibi che lasciano un odore persistente sulle mani, è possibile utilizzare i fondi di caffè al posto del sapone: strofinandoli tra le dita e sui palmi, assorbiranno gli odori sgradevoli in modo assolutamente naturale.
Per il fai da te
Per tingere i vecchi tessuti
Non buttate i vecchi copriletti o le vecchie lenzuola, se si rovinano: i fondi di caffè, infatti, sono la soluzione ideale anche per tingere e dare nuova vita a vecchie stoffe. Mescolateli con acqua e portateli a ebollizione: otterrete una tintura tutta naturale che potrete utilizzare per i tessuti oppure per dipingere su tela o su carta.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Bic, in collaborazione con TerraCycle, ha lanciato un programma per offrire ai propri clienti un modo semplice e gratuito per riciclare i prodotti di cartoleria.
Gli imballaggi flessibili multistrato sono una necessità per molti prodotti, ma non possono essere riciclati. Henkel scommette su una tecnologia innovativa.
Trasformare i rifiuti in strumenti musicali: è l’intuizione dei Gaudats, band toscana che ha all’attivo più di 200 concerti. Li abbiamo incontrati al Meeting di Rimini.
Il provvedimento per bandire la plastica adottato da alcuni comuni è stato bloccato da un ricorso al Tar della Sicilia fatto dai produttori di stoviglie monouso.
Un deposito di rifiuti speciali sta bruciando a Settimo Milanese da questa notte. Non ci sarebbero feriti, ma è allarme per l’alta colonna di fumo che si è alzata dal capannone in fiamme.
Continua in Italia l’ascesa della raccolta differenziata del vetro. Nel 2018 ha segnato un aumento dell’8 per cento, mentre il riciclo è salito del 6 per cento. Il Nord continua a farla da padrone, ma negli ultimi anni il Sud sta segnando un’importante inversione di tendenza. Sono molteplici i benefici del riciclo del vetro, che
L’Unione europa ha adottato definitivamente e ufficialmente la direttiva che vieta, entro il 2021, l’uso di molti prodotti in plastica monouso.
Una bomba ecologica pronta ad esplodere. Il blocco cinese all’importazione dei rifiuti, che fino a gennaio 2018 assorbiva il 72,4 dei rifiuti plastici esportati dai paesi di tutto il mondo, potrebbe avere effetti peggiori del previsto: entro il 2030 rischiamo di essere sommersi dalla plastica e di non sapere come gestirla. Nel frattempo nascono nuove