Dopo un momento di grande popolarità, il governatore dello stato di New York Andrew Cuomo si trova ora a dover fare i conti con due scandali che hanno portato diversi rappresentanti politici a chiederne le dimissioni.
Durante i primi mesi della pandemia di Covid-19, quando la città di New York è diventata il focolaio principale degli Stati Uniti, Cuomo è stato da più parti elogiato per la sua gestione salda e trasparente dell’emergenza. La strategia messa in atto dalla sua amministrazione, racchiusa nel motto New York Tough, New York sa resistere, gli è valsa le lodi del direttore dell’Istituto nazionale per allergie e malattie infettive Anthony Fauci, ed è effettivamente riuscita a contenere i contagi: dopo il picco di aprile 2020, nei mesi estivi lo stato di New York ha registrato meno di mille casi al giorno, permettendo così ai cittadini di tornare a una normalità apparente.
L’illusione, però, non è durata a lungo. I contagi sono tornati a salire da ottobre e, alla fine dello scorso anno, una seconda ondata ha travolto gran parte dello stato.
Nel frattempo, il tasso di approvazione degli elettori nei confronti di Cuomo – che a luglio aveva toccato il 72 per cento – è sceso considerabilmente a seguito di due grossi scandali.
I decessi nelle case di riposo di New York
A fine gennaio, Cuomo è stato accusato dalla procuratrice dello stato di New York Letitia James di aver consapevolmente sottostimato il numero di morti collegate alla Covid-19 nelle case di riposo. Poco dopo l’annuncio di James il dipartimento della Salute ha aggiunto al totale dei deceduti in casa di riposo più di 3,800 persone che non erano state inizialmente conteggiate come tali, secondo quanto riportato dal quotidiano New York Times: si tratta di un aumento del 40 per cento rispetto a quanto riportato fino ad allora.
Il problema è stato individuato nel meccanismo di conteggio. A New York, i residenti delle case di riposo gravemente malati che venivano trasferiti in ospedale sono sempre stati conteggiati come deceduti in ospedale, e non come ospiti di una casa di riposo. Questo sistema ha quindi manipolato gli equilibri e sottostimato il numero di perdite subite dalle residenze per anziani.
Uno stretto collaboratore di Cuomo ha ammesso che l’amministrazione era a conoscenza delle incongruenze relative al conteggio dei decessi nelle case di riposo, ma ha comunque cercato di nascondere le informazioni per paura che queste venissero usate contro il loro operato. Il governatore ha definito la gestione della situazione “un errore”.
Le accuse di molestie a Andrew Cuomo
Più di recente, un altro scandalo ha travolto il governatore di New York: il 28 febbraio Lindsey Boylan, collaboratrice dell’amministrazione Cuomo tra il 2015 e il 2018, lo ha accusato di vari episodi di molestie. In particolare, Boylan ha riportato diversi commenti fatti da Cuomo sul suo aspetto fisico, e ha parlato di un episodio risalente al 2018 in cui il governatore si sarebbe avvicinato per baciarla senza consenso mentre i due erano soli in un ufficio del quartiere di Manhattan. Poco dopo, Boylan si è licenziata.
Yes, @NYGovCuomo sexually harassed me for years. Many saw it, and watched.
I could never anticipate what to expect: would I be grilled on my work (which was very good) or harassed about my looks. Or would it be both in the same conversation? This was the way for years.
Il giorno successivo alla denuncia di Boylan una seconda donna – Charlotte Bennett, che ha lavorato per l’amministrazione statale di New York fino allo scorso novembre – ha accusato Cuomo di comportamenti inappropriati. Bennett ha raccontato che Cuomo avrebbe fatto diversi commenti sulla sua vita sessuale, chiedendole cosa pensasse della differenza di età in un rapporto e affermando di essere aperto a una relazione con donne più giovani (Bennett ha 25 anni, Cuomo 63).
Infine, il 2 marzo una terza accusa è stata resa pubblica. Anna Ruchha raccontato di aver incontrato Cuomo a un matrimonio nel 2019. In quell’occasione, Cuomo avrebbe mostrato un comportamento inappropriato, toccando Ruch in viso e sulla parte bassa della schiena, e chiedendo a gran voce se potesse baciarla.
In seguito alle rivelazioni, riportate da una serie organi di stampa americani e non, diversi politici democratici hanno iniziato a chiedere pubblicamente le dimissioni di Cuomo. Il 3 marzo, durante una conferenza stampa, il governatore ha affrontato le accuse riconoscendo di aver tenuto comportamenti inappropriati in passato, seppur in modo non intenzionale, ma negando di aver mai avuto qualsiasi tipo di contatto fisico con espressamente consentito. Cuomo ha anche detto di non avere intenzione di dimettersi.
La procuratrice dello stato Letitia James è stata incaricata di lanciare un’indagine indipendente riguardo alle accuse avanzate dalle tre donne.
A rischio le elezioni del 2022 per Andrew Cuomo?
A novembre del prossimo anno i cittadini di New York voteranno per eleggere un nuovo governatore. Fino a poche settimane fa Cuomo, attualmente al terzo mandato, era visto come un candidato estremamente valido e favorito. Dopo i vari scandali, però, molti potenziali avversari stanno rivalutando la possibilità di sfidare l’attuale governatore. Al momento, però, è ancora troppo presto per avere un’idea chiara di come sarà la situazione.
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