Secondo il Circular economy network, l’economia circolare permette di ridurre le emissioni globali del 39 per cento, rendendo più competitive le imprese.
Procter & Gamble sceglie la plastica riciclata per i flaconi dei detersivi
A partire dal 2016 verranno prodotti 230 milioni di flaconi in plastica riciclata. In Italia saranno 50 milioni, in pratica un quarto dell’intera produzione.
Il riciclo degli imballaggi in Italia è cresciuto fino al 68,3 per cento, secondo i dati forniti da Conai (Consorzio nazionale imballaggi). Numeri positivi che denotano un incremento costante della raccolta differenziata, che mette a disposizione delle aziende materie prime seconde da riutilizzare nei processi industriali.
È quello che ha deciso di fare Procter & Gamble (P&G) Fabric Care, annunciando di voler produrre, fin dal prossimo anno, i flaconi dei marchi più famosi in plastica riciclata. Si tratta di una fetta sostanziale del mercato, in quanto l’azienda fa sapere che saranno più di 230 milioni i flaconi prodotti.
La plastica proverrà dagli imballaggi riciclati, quelli che quotidianamente recuperiamo in casa tramite la differenziata. Solo in Italia, fa sapere l’azienda, verrano prodotte 50 milioni di bottiglie presso lo stabilimento di Pomezia. Il livello di Pcr (riciclato post consumo) nello stabilimento arriverà al 25 per cento del totale imballaggi in plastica prodotti.
“L’incremento della quantità di materie riciclate post-consumo presente negli imballaggi delle nostre marche della divisione Fabric Care è un enorme passo in avanti nella giusta direzione”, dichiara Gianni Ciserani presidente della divisione Global Fabric and Home Care. “Vogliamo che sia più semplice per i consumatori scegliere marche sostenibili continuando a offrire prodotti con ottime prestazioni”.
Certamente un’iniziativa che contribuirà a ridurre la produzione primaria di materie plastiche, che continua a crescere al ritmo di 1,5 milioni di tonnellate l’anno (dati Ue). “Per mantenere questo slancio – conclude Ciserani – in futuro collaboreremo con aziende in grado di fornire materiali riciclati su scala globale. In questo modo potremo aumentare la quantità di plastica riciclata in più marche e in più aree geografiche”.
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