Il 10 dicembre è la Giornata internazionale dei diritti per gli animali. Animal Equality scende in piazza a Milano per dare voce a chi non ce l’ha, per fermare la sofferenza degli animali.
Provare compassione può farci vivere più a lungo
Secondo diversi studi prendersi cura di un altro essere vivente, sia esso umano o animale, può migliorare la nostra salute.
Le parole, talvolta, nel corso del tempo assumono accezioni positive o negative, a seconda dei contesti e dei periodi storici. Alla parola “compassione” è stata affibbiata una valenza quasi negativa, venendo considerata una forma di pietà esercitata dall’alto verso il basso.
Per restituirle la sua originale dignità basta analizzarne la definizione, “moto dell’animo che ci fa sentire dispiacere dei mali altrui, quasi li soffrissimo noi”. La compassione è dunque la genuina partecipazione alla sofferenza dell’altro, e provare tale sentimento fa bene, sia psicologicamente che fisicamente.
Numerose prove hanno dimostrato che la compassione può accelerare il decorso di una malattia, aumentare il benessere psicofisico e ridurre i livelli di stress e i sintomi depressivi. Due ricerche, condotte da Sara Konrath dell’University of Michigan e da Stephanie Brown della Stony Brook University, hanno mostrato come uno stile di vita compassionevole potrebbe anche aumentare la durata nostra vita.
Le motivazioni giocano però un ruolo cruciale, non è dunque sufficiente compiere buone azioni, devono essere dettate da un giusto motivo. Lo studio realizzato da Sara Konrath ha rivelato che le persone attive nel volontariato godono di una salute migliore dei loro coetanei che invece non dedicano tempo ai bisognosi.
Alcuni ricercatori, come Barbara Frederickson e Steve Cole, hanno fornito una spiegazione con un’attività che avviene a livello cellulare. Gli studiosi hanno rilevato elevati livelli di infiammazione cellulare nei soggetti la cui felicità derivava da uno stile di vita edonistico. Al contrario, hanno trovato bassi livelli di infiammazione nelle persone dedite alla compassione verso gli altri esseri umani e gli animali.
Da questa scoperta deriva l’ipotesi secondo la quale una condotta compassionevole migliorerebbe la salute e aumenterebbe la durata della vita. La compassione può dunque rappresentare una porta per la felicità e per il benessere, ma come acquisirla?
È ovviamente alla portata di tutti, una folta letteratura la vuole collegata alla meditazione e al benessere spirituale, pratiche che possono apparire forse troppo mistiche, può “bastare” in realtà sentirsi parte della natura e avvertire la connessione con tutte le specie, non solo la propria.
La vicinanza con gli animali, in particolare, consente di sviluppare livelli di empatia e compassione superiori alla media, contribuire a rafforzare le connessioni sociali e anche a migliorare la salute fisica e mentale.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Il Comitato permanente della convenzione di Berna, ignorando i pareri del mondo scientifico, ha deciso di accogliere la richiesta da parte dell’Unione europea di declassare lo status di protezione del lupo.
Gli esemplari di lemuri e tartarughe erano stati prelevati in Madagascar e portati in Tailandia. Quindici persone arrestate nei due paesi.
L’animale era considerato pericoloso perché aveva seguito una persona e si era avvicinato ai centri abitati. Gli animalisti annunciano azioni legali.
Nuove immagini in un allevamento di maiali di un fornitore di Lidl rivelano condizioni inadeguate e violenze sugli animali. Dopo il caso dei polli, cosa ci vorrà per fermare la sofferenza?
Il west highland white terrier è un piccolo cane dal grande carattere. Selezionato in Scozia è diventato ben presto famoso in Europa e Usa
Assam, Bengala Occidentale e Tamil Nadu implementano progetti di intelligenza artificiale per rilevare a distanza la presenza di elefanti sui binari.
Una nuova ricerca sul sonno degli animali mostra come l’ambiente collettivo influenzi il ritmo di sonno e veglia degli esseri viventi.
Un aumento del 30% rispetto all’anno precedente, che risente anche delle conseguenze dei cambiamenti climatici.