Delle discussioni “costruttive” e “oneste”. Il bilancio del primo giorno di visita ufficiale del segretario di stato americano Antony Blinken in Cina appare decisamente positivo. Con il suo omologo cinese Qin Gang è stata concordato anche di “programmare una visita analoga negli Stati Uniti”, la cui data verrà decisa prossimamente, secondo quanto indicato da fonti statunitensi. Nella mattinata di lunedì, lo stesso Blinken ha anche incontrato il presidente cinese Xi Jinping.
Relazioni diplomatiche “al punto più basso” tra Cina e Stati Uniti
Le due nazioni, dopo un lungo e difficile periodo nelle relazioni diplomatiche – tanto da essere state definite da Pechino “al punto più basso” da quando esistono contatti ufficiali – sembrano dunque nuovamente aperte al dialogo. Blinken ha in questo senso sottolineato “l’importanza della diplomazia e del mantenimento di canali di comunicazione aperti su tutte le questioni, al fine di ridurre il rischio di incomprensioni ed errori di valutazione”.
Basti pensare che la visita era prevista nello scorso mese di febbraio, ma è stata annullata all’ultimo momento a causa del sorvolo sui cieli americani di un pallone aerostaticoconsiderato “spia” dagli Usa. Un’accusa respinta al mittente dalla Cina, secondo la quale si trattava soltanto di strumenti per rilevazioni meteorologiche che per errore avevano modificato la loro traiettoria.
Taiwan, clima e armamenti: i nodi sul tavolo
Da parte sua, il ministero degli Affari esteri di Pechino ha sottolineato che il gelo tra le due capitali sperimentato negli ultimi anni “non è utile agli interessi fondamentali dei due popoli e non risponde alle attese comuni della comunità internazionale”. Parlando alla stampa, Qin si è espresso anche su quello che è apparso uno dei punti di maggiore attrito tra Stati Uniti e Cina: la questione di Taiwan. “Essa – ha spiegato – costituisce un punto centrale per gli interessi del nostro paese e il pericolo maggiore per le nostre relazioni con Washington”.
China's Xi Jinping hailed ‘progress’ in talks with US Secretary of State Antony Blinken in Beijing, the final engagement of a rare trip aimed at ensuring disputes between the superpowers do not spiral into conflict https://t.co/3tYNc13tmr 1/6 pic.twitter.com/cCrjCR1mPN
Non è infine trapelato molto sul confronto su due questioni cruciali: quella climatica e quella militare. Se sul problema del riscaldamento climatico sembra prospettarsi una rinnovata cooperazione tra Pechino e Washington, l’amministrazione Biden sembra voler mantenere una linea dura sull’acquisto da parte cinese di componenti per equipaggiamenti e applicazioni militari.
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