Il gatto deve essere accompagnato con intelligenza verso il fine vita. Ma basta poco per rendere la sua terza età più agevole e accettabile.
Cosa fare nel caso di punture di insetti, morsi di vipere e avvelenamenti nei cani
Punture di insetti, morsi di vipere e avvelenamenti possono essere un grosso problema per i cani. Ecco i rimedi naturali e i consigli degli esperti.
Punture di insetti? Il morso di una vipera durante una passeggiata in montagna? O, ancora, un banale avvelenamento in casa o in campagna che può trasformarsi in qualcosa di più serio… I pericoli per i nostri cani, soprattutto durante la bella stagione, possono essere diversi e numerosi. Iniziamo a parlare delle punture di insetti, un’eventualità all’ordine del giorno se il nostro amico a quattro zampe vive all’aperto o, in estate, si dedica con noi a passeggiate in campagna o nei boschi. I cani vengono punti specialmente vicino alla bocca o sulle labbra da vespe, api, calabroni e animali simili. Le punture hanno effetti usualmente lievi e transitori. Spesso l’animale presenta gonfiore e dolore che lo infastidisce e lo rende nervoso.
In genere, è sufficiente raffreddare localmente con abbondante acqua e somministrare per bocca degli antistaminici. Nel caso di punture multiple, col rischio di shock anafilattico, e di esemplari ipersensibili (molti cani purtroppo lo sono) soggetti a una risposta allergica acuta è bene ricorrere subito alla visita del veterinario che, dopo aver vagliato la situazione, procederà di conseguenza. Il ricorso al medico curante è comunque indispensabile nel caso di morsi di vipere. Se il cane è in buone condizioni fisiche e di salute probabilmente supererà l’avvelenamento senza grandi disturbi, tuttavia è bene ricorrere immediatamente alla somministrazione del siero antivipera che molti escursionisti portano con sé per poter agire tempestivamente in caso di un incontro ravvicinato fra il cane ed il serpente.
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Punture d’insetti, i rimedi naturali
Nella vasta gamma dei rimedi naturali e dolci per i nostri amici a quattro zampe si trovano molte “ricette” che possono aiutare nel caso di morsi e punture di insetti. “Un ottimo rimedio atossico per gli animali – ma anche per gli uomini e le piante – è l’olio di Neem, un millenario insetticida naturale efficacissimo nella lotta agli insetti che non ne sopportano l’odore”, spiega la dottoressa Laura Cutullo, medico veterinario. “Le applicazioni vanno ripetute ogni due o tre giorni, ma come misura preventiva è sufficiente una volta alla settimana”. Si possono anche utilizzare sul pelo dei nostri amici spray alla citronella, al geranio, oppure olio essenziale di lavanda, menta o eucalipto.
Nel suo libro Cure naturali e alimentazione per gli animali di casa, la dottoressa Cutullo cita anche le foglie di noce con cui “si preparano infusi per uso esterno molto utili per guarire problemi cutanei come la tigna, l’acariasi, le dermatiti pustolose o le infiammazioni fra le dita delle zampe. Inoltre, se usato con regolarità e passato sul pelo e sulla cute, l’infuso tiene lontane le zanzare, i pappataci, le pulci e le zecche”. Per preparare l’infuso – rigorosamente ad uso esterno – si deve mettere un cucchiaio di foglie tritate in un quarto di litro di acqua bollente. La miscela così preparata si può spruzzare sull’animale con l’aiuto di un normale nebulizzatore per piante.
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Avvelenamenti accidentali o provocati dall’uomo, come intervenire
Gli avvelenamenti accidentali sono quelli che capitano per caso, spesso solo per la curiosità o voracità del cane. Se vi accorgerete che ha ingerito delle sostanze pericolose, potete provocargli il vomito con mezzo bicchiere di acqua in cui sia stato precedentemente sciolto un cucchiaio da minestra di sale. Si può anche agire stimolandogli il palato e il retro-gola. Dovete però essere certi che l’animale non abbia ingerito contemporaneamente oggetti o acidi o basi forti, che potrebbero determinare lesioni gravi durante i tentativi e le successive fasi di vomito. In caso fosse passato del tempo somministrate al cane del carbone vegetale, che assorbirà la sostanza pericolosa, unito a olio di vaselina dopo 30 minuti. Se, invece, il contatto con la sostanza pericolosa è avvenuto sulla pelle, lavate la parte in questione con dell’acqua fredda. In ogni caso, dopo aver prestato un piccolo soccorso al cane, ricorrete immediatamente al vostro veterinario, cercando di dargli indicazioni utili su ciò che è stato ingerito.
I sintomi provocati dai veleni più diffusi
- Barbiturici: sonnolenza, respiro superficiale e lento, cianosi, pupille dilatate e non reagenti ad una fonte di luce, edema polmonare, collasso circolatorio.
- Composti contenenti cianuro: stordimento, perdita della forza muscolare, respiro boccheggiante e profondo, collasso, morte. L’alito ha un caratteristico odore di mandorle amare: questo potrebbe essere senza dubbio un valido aiuto da suggerire al veterinario.
- Stricnina: convulsioni, dispnea (respirazione irregolare), schiuma alla bocca ed asfissia per paralisi spastica dei muscoli intercostali e del diaframma.
- Organofosforici: salivazione, contrazioni muscolari di diversa entità perché proporzionali alla quota ingerita, difficoltà a camminare e, successivamente, convulsioni, vomito, diarrea, pupilla chiusa (miosi) non reattiva, broncospasmo, edema polmonare, cianosi.
Alcune semplici regole per evitare incidenti
- Tenete tutti i farmaci, le sostanze velenose e le sostanze chimiche per uso domestico fuori della portata dei cani.
- Non riponete prodotti non commestibili negli scaffali degli alimenti.
- Tutte le sostanze velenose devono essere tenute nei loro recipienti originali; non mettetele mai in contenitori non etichettati.
- Distruggete le confezioni vuote dei medicinali e non lasciatele alla portata dei cani.
- Se avete un giardino che viene irrorato con antiparassitari, fate attenzione alla ciotola dell’acqua e del cibo e non permettete al cane di andare in giardino per 2-3 giorni.
- Se vengono ritrovati degli animali morti in giardino o sui terrazzi (topi, uccelli, ecc.) è opportuno rimuoverli immediatamente perché la loro morte potrebbe essere stata determinata da sostanze tossiche, assorbibili dal cane, con relativo pericolo di intossicazione. Gli avvelenamenti dolosi possono essere prevenuti insegnando al nostro cane a non ricevere cibo dagli estranei e a non mangiare sostanze o bocconi lasciati in giro. Spesso, però, anche le migliori intenzioni da parte del proprietario non bastano e il pericolo resta e può causare anche la morte del nostro amico a quattro zampe.
In ogni caso, comunque, l’immediato ricorso a un pronto soccorso veterinario è il primo consiglio utile da dare in caso di avvelenamenti. Con la raccomandazione di cercare di fornire al veterinario ogni possibile informazione sul tipo di sostanza velenosa che può avere ingerito il nostro cane.
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