Attivismo, nuove tecnologie, scelte politiche coraggiose: chiudiamo il 2024 con 7 buone notizie sul clima che ci hanno dato speranza.
Come purificare l’aria delle città con ventilatori che imitano gli alberi
Una parete di ventilatori che cattura la CO2 e restituisce aria pulita, proprio come fosse un albero in città.
È possibile trovare soluzioni per ridurre la CO2 presente nell’aria? La risposta arriva dalla canadese Carbon Engineering che ha messo in commercio una nuova tecnologia che cattura l’anidride carbonica (CO2) direttamente dall’atmosfera e la utilizza per produrre combustibili sintetici a basso tenore di carbonio.
L’aria delle città sempre più inquinata
La cattiva qualità dell’aria è un problema che oggi affligge miliardi di persone in tutto il mondo. L’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) stima che, negli ultimi cinque anni, l’inquinamento dell’aria sia cresciuto dell’8 per cento a livello globale. Un incremento registrato anche nelle città italiane che, non appena arriva l’inverno, sono alle prese con misure più o meno efficaci per cercare di ridurre l’impatto dello smog sulla salute dei cittadini. Un problema a cui contribuiscono il traffico, i sistemi di riscaldamento e la scarsa presenza di aree verdi nei centri urbani.
“Il 40 per cento delle nostre emissioni totali proviene da grandi impianti industriali, mentre il restante 60 per cento è riconducibile a quello che viene chiamiamo ‘inquinamento diffuso e mobile’ come le auto e gli aerei, che di per sé è difficile da contrastare alla radice – ha detto Geoff Holmes, business development manager di Carbon Engineering. – Catturare le particelle inquinanti può essere quindi una soluzione efficace per ridurre le emissioni diffuse”.
Una tecnologia innovativa per eliminare la CO2
Ispirandosi all’azione delle foreste sulla qualità dell’aria Carbon Engineering ha progettato la realizzazione di una nuova tecnologia. Il sistema funziona come un albero, alcuni ventilatori posizionati sulle pareti di un edificio aspirano l’aria che viene convogliata in condotti per essere combinata a una soluzione che assorbe la CO2 e la trasforma in sale. A questo punto, l’aria ripulita viene rilasciata mentre l’anidride carbonica viene estratta così che la soluzione chimica originale possa essere riutilizzata. Successivamente, la CO2 raccolta può essere conservata oppure combinata all’idrogeno per ricavarne un combustibile sintetico, riutilizzabile per produrre nuova energia.
Una tecnologia che può essere impiegata nei centri urbani, grazie alla silenziosità con cui l’impianto lavora tanto che a un metro dalla struttura il rumore è di soli 80 decibel circa, quanto l’aspirapolvere che utilizziamo in casa.
La prima fabbrica “cattura aria” a Squamish, in Canada
Il prototipo della nuova tecnologia di Carbon Engineering è stato realizzato a Squamish, nella British Columbia. L’impianto, la cui progettazione è durata cinque anni, imprigiona una tonnellata di anidride carbonica al giorno, pari alle emissioni di 15 veicoli. Nella sua fase più avanzata, il sistema potrebbe raccogliere una quantità di CO2 20mila volte maggiore, equivalente alle emissioni di 300mila vetture l’anno. Entro il 2018 è previsto il completamento della prima installazione di grandi dimensioni in un impianto progettato per produrre 10mila barili di carburante sintetico all’anno.
powered by Behind Energy
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Dal 9 dicembre 2024 è disponibile su tutte le piattaforme di streaming il podcast Bugie! per una corretta informazione sulla sostenibilità.
In caso di allerta meteo, i lavoratori spagnoli avranno diritto a un congedo climatico retribuito che può durare fino a quattro giorni.
Uccello migratore della famiglia degli scolopacidi, il chiurlottello non è più avvistato dal 1995. Uno studio lo considera estinto al 96 per cento.
Finanza climatica, carbon credit, gender, mitigazione. La Cop29 si è chiusa risultati difficilmente catalogabili in maniera netta come positivi o negativi.
Approvato il testo sulla finanza climatica. Al sud del mondo la promessa di 300 miliardi di dollari all’anno: molto meno del necessario.
Mentre i negoziati alla Cop29 di Baku sono sempre più difficili, i paesi poveri e le piccole nazioni insulari sospendono le trattative.
Pubblicati i nuovi testi alla Cop29 di Baku. C’è la cifra di 1.300 miliardi di dollari, ma con un linguaggio molto vago e quindi debole.
Come costruire un nuovo multilateralismo climatico? Secondo Mark Watts, alla guida di C40, la risposta è nelle città e nel loro modo di far rete.