Secondo Vladimir Putin la Russia avrebbe testato con successo il missile nucleare Burevestnik: “Ora nessun nemico avrebbe il coraggio di attaccarci”.
La Russia avrebbe effettuato “con successo” l’ultimo test del missile da crociera a propulsione nucleare Burevestnik, completando così il proprio lavoro di ricerca sulle armi strategiche avanzate. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin in una sessione plenaria del Valdai international discussion club, un think tank e forum di discussione russo, secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa statale Tass. “Proprio in questo momento – avrebbe spiegato Putin –abbiamo completato il lavoro sulle armi strategiche. Abbiamo condotto con successo l’ultimo test del missile da crociera a raggio globale Burevestnik a propulsione nucleare”.
Putin, aggiunge la Tass, aveva affermato nel suo discorso sullo stato della nazione del marzo 2018 che la Russia avrebbe sviluppato nuovi tipi di armamenti, tra cui proprio il missile da crociera a propulsione nucleare Burevestnik, “in grado di garantire un equilibrio strategico globale per i decenni a venire”: una formula per dire che il missile Burevestnik, che secondo gli esperti di balistica sarebbe in grado di raggiungere ogni ancora del pianeta, potrebbe fungere da deterrente verso ogni ipotesi di attacco nucleare nemico. Putin avrebbe infatti aggiunto che “nessuna persona lucida prenderebbe mai in considerazione l’uso di armi nucleari contro la Russia: il nemico è consapevole delle nostre capacità”.
Ma il presidente Putin, secondo la Tass, sarebbe stato ancora più esplicito: “Voglio assicurare a tutti che da oggi la ritorsione sarà assolutamente inaccettabile per qualsiasi potenziale aggressore. A partire dal momento in cui verrà rilevato un lancio di missili, non importa da dove provenga – da qualsiasi punto degli oceani del mondo o da qualsiasi territorio – seguirà un contrattacco, con così tanti missili, così tante centinaia dei nostri missili che appariranno in aria, che nessun nemico avrà la possibilità di sopravvivere”.
Che sia una esagerazione o meno, la notizia sta filtrando anche sui mezzi d’informazione internazionali: il lancio della Tass è finito in pochi minuti sul feed della Bbc dedicato alla guerra in corso in Ucraina, e sul Washington Post, rilanciata dalla Associated Press.
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