Allopatia, omeopatia e naturopatia sono tre forme di medicina, tre diverse scuole ognuna con storia, principi e sistemi anche molto diversi.
Allopatia : è il metodo della repressione sintomatica
attraverso l’uso di sostanze spesso tossiche. Legata alla
diagnostica, la medicina allopatica è una medicina del
dettaglio che indaga sull’organo malato, isolato dal suo contesto,
ovvero dall’organismo. Questa concezione, analitica, ha dato luogo
alla comparsa della chimioterapia (trattamento
delle malattie con droghe chimiche), in quanto è sempre alla
ricerca del rimedio miracoloso, del tipo pozione magica, chimerica,
che cancelli il male senza alcuno sforzo personale. Questo è
sempre stato il sogno di gran parte dell’umanità,
così come la pietra filosofale.
Omeopatia: è il metodo delle micro-dosi
medicamentose, stimolatrici, sembra, delle auto-difese
neuroghiandolari. Rispetta l’ammalato cercando di capire la sua
individualità morbosa, cura più il malato che il
male. La sua efficacia è meno evidente che con l’allopatia,
ma le reazioni pericolose sono pressoché e; il suo difetto
è di essere divenuta una medicina “iper-sintomatica” dove la
ricerca del dettaglio fa dimenticare l’essenziale.
Tuttavia è utile come medicina sintomatica “non violenta”,
nei casi in cui le manovre naturopatiche sono difficili da
effettuare, come, ad esempio, nel caso di un viaggio.
Naturopatia: è il metodo che risveglia
l’auto-guarigione depurando i liquidi tramite un regime alimentare,
la calma diencefalica e l’apertura sistematica dei quattro emuntori
(pelle, fegato, reni, polmoni).
L’azione terapeutica della naturopatia si svolge seguendo la “legge
delle eliminazioni”, secondo le necessità dell’organismo.
Essa sola raggiunge il male causale che ha sede nei liquidi
umorali, da qui il nome umorismo dato alla scienza naturopatica. Il
suo principio filosofico è il vitalismo. In naturopatia sono
utilizzate tutte le tecniche naturali: alimenti, piante, gas,
fluidi, riflessi (riflessologia), bagni, esercizi, idee, mani,
raggi solari. Tutte le tecniche (maggiori o minori), non sono
applicate isolatamente ma, al contrario, inserite in un piano
sintetico: disintossicazione, rivitalizzazione,
stabilizzazione.
Essendo conosciuti sia il male causale che i mezzi per eliminarlo,
il paziente deve solo agire con disciplina e volontà per
raggiungere i suoi fini. Partendo da questo concetto, si può
dire che in naturopatia tutte le malattie sintomatiche sono
guaribili e che solo certi ammalati non lo sono, perchè
indisciplinati o troppo gravemente lesi nei loro tessuti con metodi
medicali troppo violenti, o errori di vita catastrofici.
In una società evoluta naturopaticamente, la maggior parte
delle malattie lesive irreversibili scompaiono grazie alla
prevenzione dovuta all’igiene di vita.
Diritto al benessere del cittadino e riconoscimento giuridico del
professionista non medico saranno discussi sabato 14 dicembre 2002
ad un convegno a Torino.
- Storia della
naturopatia
La parola “naturopatia” è di recente invenzione, ma non lo
è ciò che essa rappresenta. Questa forma di medicina
risale a ben prima di quanto sia possibile arrivare tramite gli
“archivi” dell’umanità.
- Scienza della
naturopatia
La filosofia vitalista ha dato vita ad una scienza ben definita:
“l’umorismo” opposto al “solidismo” del materialista, che, come
indicato dal nome, è la scienza degli umori.
- Filosofia della
naturopatia
La naturopatia è solamente una medicina nel senso stretto
del termine, come un insieme di procedimenti empirici aventi come
scopo la salute? Essa è molto più di questo:
è, innanzitutto, una filosofia..
a cura di
Jacques Paltz
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