Dal 2015 i terroristi dell’Isis hanno colpito in Europa, Usa, Medio Oriente. A terra, in volo, con attacchi suicidi, autobombe e kalashnikov.
Il racconto degli Eagles of Death Metal della notte di terrore al Bataclan
La sera del 13 novembre, il gruppo californiano degli Eagles of Death Metal (Eodm) stava suonando al Bataclan, un locale per concerti storico di Parigi, costruito nel 1865 e con una capienza di circa 1.500 posti. Quella sera, un gruppo di terroristi armati ha fatto irruzione nella sala cominciando a sparare all’impazzata uccidendo 89 persone tra
La sera del 13 novembre, il gruppo californiano degli Eagles of Death Metal (Eodm) stava suonando al Bataclan, un locale per concerti storico di Parigi, costruito nel 1865 e con una capienza di circa 1.500 posti.
Quella sera, un gruppo di terroristi armati ha fatto irruzione nella sala cominciando a sparare all’impazzata uccidendo 89 persone tra spettatori e addetti ai lavori. Nei giorni subito successivi all’attacco, la band e il suo staff non avevano rilasciato interviste o dichiarazioni ufficiali. Poi è arrivata Vice, con il quale gli Eodm hanno collaborato diverse volte già in passato.
“Non vedo l’ora di tornare a Parigi, ho voglia di tornarci e suonare. Vogliamo essere il primo gruppo che suonerà alla riapertura del Bataclan perché ero lì quando è calato il silenzio”, ha dichiarato il frontman Jesse Hughes. Ecco il racconto integrale di quella notte di terrore. Il video è sottotitolato in italiano.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Ovunque nel mondo si sono moltiplicate le iniziative in ricordo delle vittime di Parigi. I musulmani francesi si scagliano contro il terrorismo.
Parigi è stata colpita da una serie di attacchi terroristici. Almeno 127 i morti accertati. Decretato lo stato d’emergenza, chiuse le frontiere.
Le tribù della valle dell’Omo in Etiopia vivono a stretto contatto con la natura e il fiume da cui dipendono. Questo reportage esclusivo racconta come la costruzione di una diga, i cambiamenti climatici e un boom turistico stiano mettendo a dura prova la loro capacità di preservare stili di vita ancestrali.
La maggioranza della popolazione australiana ha votato in favore dei matrimoni fra persone dello stesso sesso, attraverso un referendum postale durato quasi due mesi. Il Primo ministro Malcolm Turnbull ha assicurato che la volontà dei cittadini verrà rispettata.
Bana ha otto anni e più di 360mila follower su Twitter. Attraverso il suo account ha documentato la guerra in Siria e dal quartier generale delle Nazioni Unite, che ha appena visitato, invita il mondo a porre fine al conflitto.
L’ong Azione contro la fame rende ascoltabile il suono della fame in Sahel attraverso un video che fa sentire cosa provano 5 milioni di bambini con l’arrivo della stagione più difficile dell’anno.
Lo scenario non è post-apocalittico come ci si potrebbe aspettare. Fukushima, ora, sembra un posto normale – sottopopolato ma normale. Nel 2016 abbiamo visitato la prefettura sulla costa nordorientale del Giappone, oltre 200 chilometri a nord della capitale Tokyo, per parlare con chi è impegnato a ripartire dopo il terremoto, lo tsunami e il disastro nucleare che l’11 marzo
La sostenibilità è una pratica personale, è un modo di fare impresa, ma prima di tutto significa aprirsi al mondo e alle future generazioni. La terza e ultima puntata del reportage sullo sviluppo sostenibile.