L’anno che sta per concludersi fa ben sperare per il futuro dell’energia solare. I dati globali sul fotovoltaico crescono, gli esempi positivi si moltiplicano. Sebbene resti molto lavoro da fare, seguire il sole ci manterrà sulla strada giusta.
Raee. Quasi la metà dei rifiuti sparisce in circuiti non ufficiali
Gas che finiscono in atmosfera. Tonnellate di materie prime preziose come rame, alluminio, ferro, oro che si perdono in circuiti più o meno legali. Sostanze tossiche rilasciate in ambiente senza essere correttamente gestite. È quello che probabilmente accade a quel 39 per cento dei grandi elettrodomestici dismessi dai cittadini italiani che non arriva mai agli
Gas che finiscono in atmosfera. Tonnellate di materie prime preziose come rame, alluminio, ferro, oro che si perdono in circuiti più o meno legali. Sostanze tossiche rilasciate in ambiente senza essere correttamente gestite. È quello che probabilmente accade a quel 39 per cento dei grandi elettrodomestici dismessi dai cittadini italiani che non arriva mai agli impianti di trattamento autorizzati. A rivelarlo è un’inchiesta di Ecodom (Consorzio italiano recupero e riciclaggio elettrodomestici) realizzata in collaborazione con Altroconsumo, che ha tentato di capire dove finiscono i Raee consegnati dai privati alle isole ecologiche comunali o ai negozianti, come peraltro previsto dalle normative vigenti.
“Ciò che abbiamo cercato di capire è perché l’Italia fosse così indietro rispetto all’Europa nella gestione dei Raee”, spiega a LifeGate Giorgio Arienti, direttore generale di Ecodom. “L’intero sistema di raccolta e riciclo nazionale nel 2018 ha raccolto circa 310mila tonnellate di Raee, numero che se paragonato con gli altri paesi europei è molto basso”. Conti alla mano parliamo di circa 5 chilogrammi per cittadino, quando i più virtuosi ne intercettano almeno il doppio.
“Negli scorsi anni abbiamo cercato di calcolare quanti Raee vengono dismessi ogni anno”, continua Arienti. “Per fare ciò abbiamo usato i dati di vendita e le curve di durata degli elettrodomestici, ipotizzando quanti rifiuti dovrebbero essere generati e quindi conferiti ai centri di raccolta”. I risultati della ricerca hanno calcolato dai 12 ai 13 chilogrammi per ogni cittadino. Il resto dove va a finire?
Gps per tracciare i Raee
Per rispondere alla domanda sono stati utilizzati dei tracker Gps su 205 Raee oggetto dell’indagine, così da poterne monitorare gli spostamenti in tempo reale, dal momento della loro uscita dalle case dei consumatori fino alla distruzione finale. Gli elettrodomestici monitorati sono stati frigoriferi, congelatori, lavatrici, lavastoviglie e asciugatrici (i cosiddetti “grandi bianchi”), rientranti nei Raggruppamenti R1 e R2. Su un campione valido di 174 Raee (per altri 31 non è stato possibile effettuare un’analisi completa, perché il dispositivo Gps ha interrotto anticipatamente la trasmissione o perché il Raee è ancora in viaggio) solo 107 esemplari sono effettivamente approdati in impianti autorizzati, in grado di garantire un trattamento corretto dal punto di vista ambientale. Gli altri 67 esemplari (il 39 per cento del totale) sono stati sottratti alla filiera formale, finendo in impianti non autorizzati oppure in mercatini dell’usato o in abitazioni private.
“Con questa iniziativa abbiamo pensato di fare qualcosa di diverso che non ha comunque rilevanza statistica”, spiega Arienti. “Abbiamo comunque provato a localizzare questi rifiuti per tentare di capire dove vanno a finire veramente invece che in un centro di trattamento corretta”.
Dove finiscono i Raee e i grandi elettrodomestici che gettiamo
Tra quelli rivenduti nei mercatini a quelli smontati e rivenduti a pezzi, c’è anche qualche frigorifero finito in impianti non autorizzati, di cui 3 all’estero o in magazzini anonimi. “Non abbiamo certo dimensionato il fenomeno, ma piuttosto dimostrato che ci sono dei buchi. Se avevamo il dubbio che tra quelli ufficialmente raccolti, ora sappiamo che si sono dei rivoli in cui questi Raee si disperdono”, conclude Argienti. Evidentemente gli organi preposti non riescono o non hanno risorse sufficienti per adottare i controlli necessari, oltre al fatto che le sanzioni (contenute nell’art. 38 del dlgs 49/2014), per il mancato adempimento, sono solo pecuniarie.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Il nostro pianeta attraversa una crisi profonda, ma due corposi rapporti dell’Ipbes indicano alcune vie di uscita.
Innalzamento del Mediterraneo: quali impatti su acqua e coste? Lo abbiamo chiesto a Grammenos Mastrojeni, tra minacce e soluzioni sostenibili.
FacilitAmbiente mette a disposizione professionisti che riuniscono i soggetti coinvolti da un progetto, raccogliendo e valorizzando i loro contributi.
Climathon 2024 è l’hackaton che ha riunito giovani talenti a Courmayeur per sviluppare idee innovative e sostenibili, affrontando le sfide ambientali della montagna.
Dopo Milano, il progetto PiantiAmo il futuro di Nescafé arriva a Ferrara: piantato presso la Nuova Darsena il primo dei duecento nuovi alberi in città.
Paul Watson è stato rilasciato dalla prigione in Groenlandia dove era detenuto da luglio. Respinta la richiesta di estradizione in Giappone.
Sull’arcipelago di Mayotte, territorio d’oltremare dipendente dal governo francese, per ora si contano 15 morti e centinaia di feriti. I servizi essenziali sono al collasso.
Alla Cop16 si sperava in un protocollo per fronteggiare siccità e desertificazione, ma la decisione è stata rimandata.