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Ragdoll, origine e caratteristiche del gatto più dolce che c’è
Ricercato per la sua indole amichevole, il ragdoll unisce al bellissimo mantello gli affascinanti occhi chiari. Ecco tutte le caratteristiche di un gatto davvero particolare.
Magnifici occhi azzurri siglano lo sguardo del ragdoll, razza felina selezionata negli Stati Uniti da un’allevatrice – Ann Baker – a partire dagli anni Sessanta. Conosciuto in tutto il mondo per essere il gatto più dolce, affettuoso e docile che esista, il ragdoll (il nome significa “bambola di pezza”) è caratterizzato da uno stupendo mantello colorpoint: conosciuto anche come “manto siamese”, è di colore chiaro con punte colorate. È un micio di taglia grande e muscolosa, controbilanciata da un aspetto rilassato e dolcissimo.
Particolarmente popolari in Inghilterra e nella terra d’origine, un po’ meno in Italia, i gatti di questa razza sono conosciuti per la loro somiglianza caratteriale ai cani e per il loro comportamento molto amichevole, con la tendenza a seguire le persone, la mancanza di aggressività verso altri animali domestici e la disponibilità ad essere accarezzati e presi in braccio. I ragdoll possono anche essere addestrati per riportare oggetti proprio come cani da riporto in miniatura.
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Dolcissimo e accattivante, il ragdoll è un gatto da salotto
Narra la storia della razza che, negli anni Sessanta, una gatta domestica bianca, a pelo lungo e senza pedigree di nome Josephine ebbe diverse cucciolate molto particolari. Erano gattini con un temperamento decisamente docile, placido, di natura affettuosa e con un’innata tendenza a rilassarsi quando venivano accarezzati, divenendo simili a piccole “bambole di pezza”. Ann Baker ne acquistò alcuni, iniziando a selezionare quella che poi sarebbe diventata una razza vera e propria.
“Ormai i ragdoll sono universalmente conosciuti per il loro dolcissimo carattere, per la passione che dimostrano nell’essere coccolati e per due caratteristiche morfologiche importanti: il bellissimo mantello semilungo e setoso e gli occhi di un azzurro davvero particolare”, spiega la dottoressa Cinzia Cortelezzi, medico veterinario.
La salute del ragdoll
I ragdoll sono gatti allevati in stretta consanguineità, proprio per mantenere le caratteristiche caratteriali per cui sono famosi: circa il 45% dei geni posseduti dalla razza vengono fatti risalire a un solo gatto fondatore. Purtroppo proprio per questa ragione i ragdoll sono spesso soggetti a problemi di salute ereditari e la razza non è particolarmente longeva.
“Sarebbe bene – prosegue l’esperta – far controllare fin da piccoli i ragdoll dal veterinario curante, con particolare riguardo ai problemi renali, in modo da poterne prevenire l’insorgenza”. Un’altra patologia a cui gli esemplari di questa razza sono soggetti è la cardiomiopatia ipertrofica che nei gatti è spesso su base genetica: l’alta consanguineità dei ragdoll ne favorirebbe la comparsa. La malattia provoca l’ispessimento delle pareti del cuore che pompa in modo meno efficiente. Per questa ragione, in alcuni casi, la cardiomiopatia ipertrofica è responsabile di morte improvvisa.
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Le cure del mantello
Lo splendido manto dei ragdoll ha bisogno di cure attente e costanti proprio perché semilungo e di consistenza setosa. È importante insegnare al cucciolo a farsi spazzolare fin da piccolo – ma con il carattere del ragdoll non sarà difficile! – abituandolo gradualmente a pettine e spazzola. Il mantello va spazzolato fino alle radici, ma è bene utilizzare solo spazzole a setole morbide per non spezzare e rovinare il pelo ed irritare la cute del micio.
I gatti di questa razza tendono a essere schizzinosi per quel che riguarda la propria toelettatura ed è molto improbabile che abbiano bisogno di fare il bagno perché si sono sporcati. Il ragdoll, infatti, non ama razzolare nel fango e disdegna le zone sporche o con troppa terra. Il suo innato amore per la pulizia ne fa davvero un gatto da salotto e un ottimo compagno per chi vive in appartamento e ha bisogno di un felino che preferisca una comoda poltrona a una spedizione di caccia all’aria aperta.
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