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PulsaR, la bicicletta italiana veloce come una macchina
Deve essere una strana sensazione poter pedalare a una velocità superiore ai cento chilometri orari. È quel che è accaduto ad Andrea Gallo realizzando il record italiano di velocità su un veicolo a propulsione umana. Quasi 117 km/h toccati dal prototipo a pedali PulsaR, durante il World Human Powered Speed Challenge realizzato nel deserto del
Deve essere una strana sensazione poter pedalare a una velocità superiore ai cento chilometri orari. È quel che è accaduto ad Andrea Gallo realizzando il record italiano di velocità su un veicolo a propulsione umana. Quasi 117 km/h toccati dal prototipo a pedali PulsaR, durante il World Human Powered Speed Challenge realizzato nel deserto del Nevada, negli Stati Uniti.
PulsaR è stato progettato da Policumbent del Politecnico di Torino, è un mezzo a due ruote con una fusoliera aerodinamica e molto stretta, tanto che c’è pochissimo spazio per il guidatore. Andrea Gallo ha avuto a disposizione pochissima visibilità esterna, dovendo fare attenzione anche a mantenersi in equilibrio. Uno dei problemi è stato l’affaticamento del ciclista a causa della scarsità di ossigeno, tanto che c’è stato bisogno di fare delle piccole modifiche per far entrare maggiore aria nell’abitacolo.
Il record di velocità italiano è stato superato per tre volte nell’arco dell’evento americano, passando dai 109.96 km/h ai 112.16, fino ai 116.19 conclusivi. Il team Policumbent è così risultato il secondo tra quelli universitari della gara e il quinto di sempre come risultato.
Il record mondiale non è però ancora alla portata degli italiani: al momento è detenuto dal canadese Todd Reichert con 137.93 km/h.
Molto interessante lo spirito raccontato sul blog di Policumbent dove frenesia e passione si intrecciano con la condivisione comune dell’esperienza di pedalare più veloce possibile: “Nel cortile del motel e in una stanzina adibita a garage è tutto un fermento di lavori per ultimare e migliorare i prototipi. Il clima è, come sempre in questo ambiente, molto collaborativo e ‘open’, non ci sono segreti e non si avvertono rivalità marcate, anzi, siamo tutti qui a gareggiare quasi come alleati contro lo stesso ‘nemico’: il tempo”.
Anche cose normalmente negative si sono trasformate in un qualcosa da festeggiare in questa occasione, come la multa ricevuta da Andrea Gallo (vedi foto) per aver superato il limite delle 70 miglia orarie, ovviamente a bordo della sua bici aerodinamica coperta PulsaR.
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