Dal mischiglio della Basilicata alla zucca malon del Friuli al cappero di Selargius, in Sardegna: i presìdi Slow Food che valorizzano prodotti dimenticati, ma di fondamentale valore per la biodiversità, il territorio e le comunità.
Regalo di Natale: poli-1-decene idrogenato
Additivi: l’Unione Europea adotta nuove regole. Addio E230-232; attenzione agli E210-E219, e ai conservanti dei salumi, nitriti e nitrati (E249-E252). Autorizzato, invece, un nuovo additivo:
Il Consiglio europeo ha approvato un emendamento alla Direttiva
95/2/EC sugli additivi. Oltre alla standardizzazione delle
legislazioni degli Stati membri, il testo autorizza un nuovo
additivo e nuovi utilizzi di additivi già esistenti, mentre
revoca l’autorizzazione per altri che non potranno più
essere usati nell’industria alimentare.
La Commissione ha proposto di modificare la Direttiva 95/2/CE al
fine di “autorizzare un nuovo additivo alimentare; ritirare
l’autorizzazione per l’uso di alcuni additivi alimentari; estendere
l’autorizzazione per l’uso di alcuni additivi alimentari già
autorizzati; chiarire il campo d’applicazione della classe
funzionale ‘stabilizzanti’; armonizzare l’uso di additivi
alimentari negli aromi a livello comunitario”.
La Direttiva revisionata entrerà in forza in questi giorni,
dopo la pubblicazione sull’Official Journal of the European Union.
E dopo 18 mesi gli Stati dovranno garantirne la corretta
applicazione: cioè che nei banconi dei nostri supermarket
non ci siano più cibi con gli additivi proibiti.
Il nuovo testo reca un’importante disposizione. Gli agenti
trattanti di origine petrolchimica delle arance e degli agrumi,
come il difenile e l’ortofenilfenolo (da E230 a E232), insalubri,
vengono espunti dalla direttiva sugli additivi e regolamentati da
quella sui fitofarmaci. Cioè, saranno consentiti, sì,
ma con maggiori cautele e restrizioni, in quanto considerati come
pesticidi.
Un’altra voce importante riguarda una nuova allerta per “la
sicurezza alimentare e le condizioni di uso” di alcuni additivi, la
cui tossicità era già nota.
Entro il 1° luglio 2004, la Commissione e l’Autorità
europea per la sicurezza alimentare dovranno rivedere le condizioni
per l’uso degli additivi da E214 a E219: sono conservanti: benzoati
(paraidrossibenzoato di etile e composti), noti allergeni, che si
usano in conserve di pesce, maionese, prodotti gastronomici.
Entro due anni dall’entrata in vigore della Direttiva, poi, vi
sarà una revisione degli additivi: “Tale revisione – recita
il testo – riguarda in particolare i polisorbati da E432 a E436, i
nitrati E251 ed E252, nonché i nitriti E249 ed E250.”
Nitriti e nitrati sono conservanti usati per preservare il colore
rosso di salumi, carne in scatola, insaccati crudi e stagionati o
cotti e carni conservate. Nitrati e nitriti possono reagire con le
ammine, e trasformarsi nello stomaco in N-nitrosammine,
cancerogene. Sconsigliati ai bambini, possono causare nausea,
deossigenazione del sangue, e pare ci sia una correlazione tra
l’assunzione di cibi con nitriti e l’asma e disturbi respiratori.
Insomma, un buon segno che entro due anni l’Unione Europea voglia
riconsiderare le regole per il loro utilizzo. E segnaliamo che
nitrati e nitriti sono già esclusi dai disciplinari di
produzione di carni biologiche.
C’è infine un nuovo additivo permesso dall’Unione Europea:
è il poli-1-decene idrogenato. Si tratta di un composto a
base di paraffina, un liquido viscoso, incolore e inodore.
Sarà usato per “glassare” frutta secca e altri cibi
confezionati, come un rivestimento.
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