Il Regno Unito offrirà 350 sterline al mese a chi ospiterà a casa propria profughi ucraini. Ma l’Ukraine family scheme non prevede lo status di rifugiato.
- Con l’Ukraine family scheme sono già oltre 4mila i visti rilasciati dal Regno Unito a cittadini ucraini.
- Il governo pensa a un sostegno di 350 sterline al mese a chi ospita un profugo a casa propria.
- Il Refugee council critica il governo, che non concede lo status di rifugiato a chi fugge dalla guerra.
Sono già oltre 4mila i visti di ingresso rilasciati dalla Gran Bretagna a cittadini di passaporto ucraino, cui sarà concesso per 3 anni il diritto di vivere, lavorare, studiare e accedere nel Regno Unito. E da domani 15 marzo, nell’ambito dell’Ukraine family scheme, il programma di ricongiungimento familiare per le persone in fuga dalla guerra, per i profughi ucraini non sarà più necessario fornire le proprie informazioni biometriche per fare domanda di ingresso.
Casa, scuola, lavoro: l’accoglienza britannica
A fronte di questi numeri, il passo successivo del governo presieduto da Boris Johnson è stato quello di pensare a trovare alloggi adeguati a chi arriva, offrendo 350 sterline al mese alle famiglie inglesi che metteranno a disposizione una stanza della propria casa, per un periodo che dovrebbe essere di sei mesi: sempre domani, secondo quando riferito alla Bbc dal ministro per l’uguaglianza, le politiche abitative e le comunità Michael Gove, dovrebbe andare online un sito tramite il quale le famiglie interessante potranno candidarsi per ospitare un rifugiato dall’Ucraina.
Gove, intervistato dal programma tv Sunday Morning della Bbc, ha spiegato di avere in mente anche un altra soluzione, dal significato anche simbolico: utilizzare come strutture di accoglienza per scopi umanitari proprio residenze sequestrate agli oligarchi russi nell’ambito delle sanzionati comminate in seguito all’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. Inoltre il governo britannico ha già stanziato 10.500 sterline per ogni rifugiato come finanziamento extra da destinare agli enti locali per far fronte all’emergenza, potenziando i servizi di supporto in particolare per i bambini in età scolare.
Ma le manifestazioni pratiche di solidarietà non si fermano alle iniziative pubbliche: grosse catene private britanniche come Sainsbury’s, Marks & Spencer e Morrisons, spiega la Bbc, si sono già offerte di dare avoro ai rifugiati ucraini, così come le nota catena di prodotti da bagno e cosmesi Lush e Asos.
Ma manca la protezione umanitaria
Nonostante questo, però, il modo in cui il governo britannico sta gestendo l’emergenza profughi dall’Ucraina sta ricevendo anche diverse critiche: il Refugee council inglese, infatti, fa notare come l’Ukraine family scheme non prevede che le persone in fuga dalla guerra siano riconosciute come rifugiate e bisognose di protezione umanitaria, come dovrebbe essere secondo la Convenzione delle Nazioni Unite sui rifugati da una guerra.
“Siamo preoccupati che le persone provenienti dall’Ucraina non vengano ancora riconosciute come rifugiate, e siano costrette a richiedere i visti quando hanno solo bisogno che sia loro garantita la protezione – ha affermato il Refugee council in una valutazione ufficiale del programma governativo – Questo programma non è in grado di consentire a qualsiasi ucraino, in particolare ai più vulnerabili come i bambini non accompagnati, di trovare sicurezza nel Regno Unito e di accedere al pieno sostegno di cui hanno urgentemente bisogno”. Al momento infatti solo coloro che hanno già legami familiari nel Regno Unito possono presentare domanda tramite l’Ukraina family scheme.
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