Il gatto deve essere accompagnato con intelligenza verso il fine vita. Ma basta poco per rendere la sua terza età più agevole e accettabile.
Reiki per gli animali, un metodo dolce per l’equilibrio energetico e il benessere
È un metodo di trattamento per disturbi psicologici e fisici. Reiki diventa essenziale anche per i nostri amici animali troppo spesso sottoposti agli stress e ai disagi degli esseri umani.
Reiki è un sistema energetico di risanamento e riequilibrio naturale in grado di generare armonia fisica, mentale ed emozionale. Perfetto per gli esseri umani in momenti di grande stress e disagio sociale, reiki si sta rivelando una panacea anche per gli animali domestici, spesso vittime degli stessi problemi dei loro proprietari. Un disagio, un problema psicologico o comportamentale presente in un cane o in un gatto è spesso riconducibile a uno sbilanciamento energetico. È in questi casi che il reiki rappresenta un sistema riequilibrante perfetto che aiuta l’animale a riattivare le proprie funzioni vitali generando un processo di rilassamento e risanamento.
Reiki per cani e gatti, ma anche per altri animali domestici
“I trattamenti Reiki sono efficaci sia a livello fisico che mentale ed emozionale; in particolare ottimi risultati si registrano nei disturbi comportamentali, ormai così frequenti nei nostri amici a quattro zampe”, spiega la dottoressa Verena Giavelli, operatrice reiki negli animali.
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Reiki è un sistema energetico di risanamento che parte dal presupposto che tutte le creature viventi siano energia pura e che lo stesso universo sia composto di forze energetiche. Già lo scienziato Albert Einstein diceva che quello che noi chiamiamo materia e ciò che definiamo energia si differenzia soltanto per una diversa frequenza vibratoria. Dal punto di vista energetico, una malattia o un disturbo psicologico possono così venir considerati come l’espressione di uno squilibrio tra l’energia universale che ci circonda e quella vitale che permea l’individuo.
“Va da sé – nota la dottoressa Giavelli – che ciò si estende anche al mondo animale e che molti disturbi, sia fisici, sia comportamentali, siano causati in primo luogo da squilibri presenti a livello emozionale”. Questo tipo di trattamento, perciò, risulta un potenziale aiuto per gatti e cani, ma anche per altre specie domestiche, spesso sottoposte agli stress e ai disagi che sono peculiari della nostra società e del modo di vivere che la rappresenta. Con reiki si possono trattare anche pesci rossi e tropicali, ovviamente non tramite il contatto diretto, ma ponendo le mani sull’acquario ai lati del recipiente stesso. Lo stesso vale per gli uccellini che, spesso, non gradiscono essere maneggiati dall’uomo che anche in questo caso verranno trattati all’interno della gabbietta o voliera.
Reiki non è un’alternativa alla medicina tradizionale
“Un concetto che è importantissimo da sottolineare – prosegue Verena Giavelli – è che reiki non rappresenta mai un’alternativa alla diagnosi e alle cure mediche veterinarie tradizionali intraprese, ma una integrazione e un affiancamento delle stesse”. Un metodo quindi che riesce ad aumentare le possibilità di riuscita di terapie e interventi comportamentali, favorendo il riequilibrio totale di corpo e psiche anche per i nostri piccoli amici.
Un trattamento che più dolce non si può
Reiki risulta molto utile sul piano fisico per ridurre i dolori, accelerare la guarigione per esempio dopo un intervento chirurgico, o per ridurre gli effetti collaterali dei farmaci, migliorando le condizioni di vita negli animali anziani o sofferenti di malattie croniche.
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“O, ancora, per accompagnare il piccolo paziente nel processo di morte alleviando dolore e sofferenze”, aggiunge la dottoressa Giavelli. Sul piano mentale ed emozionale gli effetti del trattamento sono evidenti nei disturbi di comportamento soprattutto negli animali domestici che vivono più a contatto con l’uomo. La pratica del reiki viene utilizzata con successo per diminuire lo stress e indurre uno stato di rilassamento, per controllare ansie e paure ingiustificate, diminuire le insicurezze e l’aggressività. “Reiki – spiega l’esperta – ha caratteristiche tali da renderlo ideale negli animali proprio in quanto trattamento non invasivo, dolce, rispettoso e gentile”. Si può operare su tutto il corpo del piccolo paziente, ma anche solo la parte problematica senza che ne venga diminuita la potenzialità.
“Si possono anche trattare – aggiunge Giavelli – alcuni punti dell’agopuntura indicati dalla medicina tradizionale cinese, con effetti specifici, per esempio antalgici e calmanti”. Idealmente il trattamento si dovrebbe svolgere in un ambiente tranquillo e silenzioso, con spazio sufficiente per permettere alla bestiola di muoversi se lo desidera. Non è mai possibile stabilire quante sedute di reiki siano necessarie per risolvere una problematica fisica o comportamentale. “Il tutto dipende dalla gravità del problema – sottolinea l’esperta – da quanto tempo il disagio o la malattia è presente e, soprattutto, dalla risposta individuale dell’animale al trattamento”.
Un trattamento in continuo cambiamento
Come trovare un veterinario esperto di questa metodologia? In Italia il reiki per animali sta ancora svolgendo i primi passi, affermandosi a poco a poco grazie alla volontà e all’impegno di esperti che ne studiano le modalità e i piani di intervento. “Purtroppo nel nostro paese reiki è apprezzato e proposto quasi esclusivamente negli esseri umani, mentre è ancora poco diffuso in campo animale. Ma, piano piano, l’applicazione di queste tecniche energetiche di riequilibrio e risanamento stanno raggiungendo anche le Università italiane e il mondo accademico con incontri e seminari specifici”, conclude Giavelli.
Le sue potenzialità anche per i nostri amici animali sono rimangono in linea con il naturale amore nei loro confronti e con il perpetuarsi dell’energia positiva che lega l’uomo alla natura e all’universo circostante.
Per informazioni in merito agli esperti terapeuti o ai veterinari che esercitano questa metodologia ci si può rivolgere ad Animal reiki energy.
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