
Si è appena conclusa a Roma la seconda parte della Cop16 sulla biodiversità. Tre giorni di negoziati che sembrano portare finalmente al raggiungimento di nuovi obiettivi per la tutela del Pianeta, sperando che non sia troppo tardi.
Pi
Vivere in città ha i suoi lati positivi e le sue
comodità ma se si parla di ambiente i cittadini devono fare
i conti con uno dei problemi più fastidiosi in assoluto:
quello dell’inquinamento. L’Agenzia europea dell’ambiente (Aea) ha
pubblicato il
nuovo rapporto sulla qualità dell’aria che prende in
esame il biennio che va dal 2009 al 2011.
I settori che più di ogni altro causano lo smog in
Europa sono quattro: il trasporto su strada, l’industria,
l’agricoltura e il settore residenziale.
Secondo Hans Bruyninckx, direttore esecutivo dell’Aea, “l’inquinamento
atmosferico sta causando danni alla salute umana e agli ecosistemi.
Un’ampia parte della popolazione non vive in un ambiente sano
secondo gli standard attuali. Per avviare un percorso che porti
alla sostenibilità, l’Europa deve essere ambiziosa e rendere
più severa l’attuale normativa”.
Negli ultimi dieci anni le emissioni di particolato e di ozono
sono calati.
In Italia la flessione delle polveri sottili è stata del 37
per cento. Nonostante questo, i livelli sono ancora
preoccupanti.
Nel nostro paese, la zona più colpita è la
Pianura padana dove non vengono risparmiate nemmeno le aree rurali.
Monza è la città italiana più colpita dal Pm10
(al dodicesimo posto in Europa), seguita da Brescia e Cremona.
Padova è la peggiore, anche in Europa, per quanto riguarda i
livelli di ozono. Il nostro paese, infatti, è il peggiore su
questo fronte con 23 città tra le prime 30. L’Italia
settentrionale (e Roma) condivide questo primato negativo insieme
ad alcune città della Francia meridionale.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Si è appena conclusa a Roma la seconda parte della Cop16 sulla biodiversità. Tre giorni di negoziati che sembrano portare finalmente al raggiungimento di nuovi obiettivi per la tutela del Pianeta, sperando che non sia troppo tardi.
Dal giorno dell’invasione russa, ci sono state emissioni di carbonio per 230 milioni di tonnellate di CO2 equivalente: pesano le bombe e gli incendi.
Il parlamento francese ha approvato una norma che introduce divieti negli usi industriali dei Pfas, benché con alcune esclusioni e deroghe sorprendenti.
1.000 persone sono state licenziate dal National park service e 3.400 dal Servizio forestale, come parte dei tagli alle agenzie federali del dipartimento per l’efficienza di Trump e Musk.
Oltre 65 millimetri di pioggia in un’ora, strade allagate, 80 persone evacuate: e Legambiente parla di disastro climatico. A cui dobbiamo abituarci.
Un incendio sta devastando l’Isola Amsterdam, nell’Oceano Indiano, che ospita fauna e flora uniche e una base scientifica di particolare importanza.
Cittadini e associazioni si mobilitano contro il progetto di ingrandimento dell’inceneritore Ecowatt di Castiraga Vidardo.
Donald Trump ha firmato un ordine esecutivo che dichiara guerra alle cannucce di carta e chiede di ricominciare a usare quelle di plastica.
Il ritrovamento di quattro esemplari avvelenati riapre il dibattito sulle strategie della Provincia autonoma, ma anche sul declassamento del lupo.