La casa green che porta l’Italia nel mondo

La squadra dell’Università di Roma Tre porterà al SolarDecathlon 2014 un progetto ambizioso. Una casa sostenibile, antisismica ed economica. Abbiamo visitato il cantiere in anteprima.

A Chienes, in provincia di Bolzano, nella sede di Rubner Haus, il cantiere si sta per chiudere e i lavori ultimati. Dopodiché RhOME for denCity sarà pronta per essere smontata e trasportata via treno a Versailles, dove a giugno si terrà il SolarDecathlon 2014, la gara internazionale di edilizia sostenibile.

 

 

Gli addetti ai lavori, guidati sul campo dall’ingegnere Ugo Carusi, in poco meno di un mese hanno letteralmente costruito il prototipo. La struttura in legno, frutto della collaborazione con Rubner Haus che ha fornito il materiale naturale, è il mantello o meglio la “corazza” dell’abitazione, mentre al centro sorge il cuore tecnologico che fa funzionare tutta l’impiantistica.

 

“Sostanzialmente la struttura in legno che sostiene la casa è quella più leggera e veloce da costruire”, spiega Carusi, mentre è al lavoro per completare l’opera. “Successivamente le pareti vengono completate con tubi di alluminio riempiti di sabbia, in modo da simulare la pietra”. In questo modo si riproduce l’effetto delle case mediterranee in pietra, ovvero si crea l’effetto isolante e raffrescante essenziale per affrontare la calda stagione estiva, riducendo drasticamente i costi di climatizzazione estiva senza rinunciare alle caratteristiche naturali del legno. L’impianto fotovoltaico inoltre, integrato nella struttura, svolgerà anche la funzione di ombreggiamento e ventilazione.

 

La squadra dell’Università di Roma Tre, che vede partecipare ben tre Dipartimenti, ovvero quello di ingegneria, di architettura e di economia, ha puntato sul legno anche per un altro motivo, ovvero per l’estrema resistenza ai terremoti, anche di forte intensità. RhOME for denCity infatti è stata pensata per diventare un vero appartamento, costituente di un edificio multipiano, che si prevede possa essere costruita nella periferia romana, nella zona degli acquedotti.

 

L’aspetto più innovativo è il “centro strutturale” a tre dimensioni intorno al quale verrà costruita l’abitazione. All’interno di questo parallelepipedo si trovano tutti i sistemi informatici, i cavi, le canalizzazioni utili a far funzionare la casa, sanitari compresi. Intorno ad esso verrà costruito poi l’appartamento, mentre verrà fornita all’utente una semplice applicazione web per poter comunicare con la casa.

 

Dal 27 giugno al 14 luglio 2014 il prototipo verrà trasportato a Versailles, campo di gara del Solar Decathlon, dove altre 19 squadre provenienti da tutto il mondo presenteranno il loro prototipo di casa del futuro. “Una ventina di studenti, durante alcuni appuntamenti prestabiliti, si ritroveranno nella casa per testarne l’effettiva efficienza, simulandone l’utilizzo a pieno regime”, sottolinea Carusi. Il prototipo infatti verrà costantemente monitorato, giorno e notte, per registrare le varie performance durante i giorni di gara.

 

I dati estrapolati serviranno per superare le dieci prove della gara, suddivise in altrettante categorie, così da incoronare alla fine la casa migliore. Dopo il secondo posto della scorsa edizione, è lecito puntare un po’ più in alto.

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