L’ultima testimonianza pubblica di Liliana Segre nella Cittadella della pace di Rondine per inaugurazione de L’Arena di Janine, dedicata all’amica uccisa ad Auschwitz.
Ricordare il passato per creare il futuro
Si può ricordare il passato per crescere, per fare tesoro dell’esperienza passata e scegliere, di conseguenza, come organizzare il proprio futuro.
Ricordare. Si può ricordare in tanti modi. Si può ricordare per abitudine, perché la mente facilmente si aggrappa a rituali da riproporre ogni volta uguali e a percorsi abituali di riflessione, in cui il noto si configura come uno spazio di comfort in cui riconfermare la propria identità. È una scelta rassicurante, in cui il passato dà senso al presente, in cui il focus è su una sola istantanea dell’ininterrotto flusso di immagini ed esperienze di cui ancora e ancora si è stati sia spettatori sia protagonisti.
Si può ricordare per amore, perché l’immagine custodita non è solo la fredda descrizione di un evento associato a una data, ma è un insieme caldo e ancora commovente che fa riferimento a momenti di vita, propria o altrui, che ci hanno una volta coinvolto e che ancora sanno darci emozioni. A volte sono emozioni piacevoli, a volte dolorose, ma entrambe sono testimoni di qualche cosa di importante per noi, qualche cosa che ci fa dire, come è stata intitolata una raccolta di memorie di Pablo Neruda, Confesso che ho vissuto.
Si può ricordare per odio, perché qualche cosa si è rotto, dentro. Perché la ferita è stata troppo profonda per rimarginarsi e non c’è la forza di risanarla. Perché fa male e manca ancora la lucidità di darle un senso in un contesto più ampio e di mitigare i toni con cui la memoria propone e ripropone sempre lo stesso furioso ritornello, tenendo la mente prigioniera in un vortice doloroso.
Si può ricordare per crescere, per fare tesoro dell’esperienza passata e scegliere, di conseguenza, come organizzare il proprio futuro. Qui l’immagine non è statica, ma si sdipana in una sequenza di fotogrammi che permettono di cogliere conseguenze e implicazioni, che dal passato hanno dato tinta al presente e direzione al futuro. Ogni ferita, rivista non più solo come evento ma anche come processo, può rivelare insospettati doni, lezioni di vita utili a sé e agli altri. Nel giorno della memoria, non ci focalizziamo sul passato, ma soprattutto sul futuro, da creare consapevolmente grazie a quanto imparato da quanto è successo.
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“Non si può affidare la custodia dei diritti umani solo a chi ne ha vissuto in prima persona le violazioni”. Per la loro memoria lottano i figli di Sesto San Giovanni, da cui furono deportati centinaia di oppositori politici.
La senatrice a vita Liliana Segre, sopravvissuta alla deportazione ad Auschwitz da bambina, riceve 200 messaggi di odio e di minacce al giorno per i suoi racconti sulla Shoah: da oggi, per decisione della prefettura di Milano, andrà in giro con due uomini di scorta.
Ci sono nonne carine e nonne fantastiche. Poi c’è Inge Ginsberg, scrittrice sopravvissuta all’Olocausto ed ex spia che, superati i 90 anni, si è rimessa in gioco come cantante di una band death metal per urlare contro le ingiustizie sociali e i soprusi ambientali. Il documentario Death Metal Grandma di Leah Galant, presentato lo scorso
Un’importante vicenda dell’Olocausto, sconosciuta per molti, arriva al cinema grazie al docufilm Chi scriverà la nostra storia. In sala dal 27 gennaio, Giornata della memoria.
Al cinema il 13 e 14 marzo il docufilm Hitler contro Picasso e gli altri, che fotografa l’ossessione per l’arte che spinse Hitler a mettere al bando le avanguardie e a impossessarsi della “grande bellezza” dell’Europa.
A Ferrara, in un ex penitenziario, si trova la sede principale del Meis, il Museo nazionale dell’ebraismo italiano e della Shoah. Inaugurato con una mostra che ripercorre i primi mille anni dell’insediamento ebraico in Italia.
Anna Frank, di famiglia ebrea tedesca rifugiatasi ad Amsterdam negli anni dell’occupazione nazista, visse nascosta con i suoi in una stanza murata e poi deportata a Bergen-Belsen. Nei due anni di segregazione tenne un diario, straordinaria testimonianza.
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