Il clima che cambia sta delineando una nuova geografia del cibo con l’agricoltura chiamata a rispondere alle sfide ambientali e di sicurezza alimentare.
Ricotta regina dei formaggi sani, lo afferma una ricerca americana
In un mondo in cui la consapevolezza del legame tra cibo e salute è sempre più forte, gli studi che indagano le proprietà benefiche degli alimenti si moltiplicano. Questa volta è la ricotta ad essere al centro dell’attenzione: una ricerca americana del New York university food lab (Nyu) pubblicata dalla Cnn, l’ha infatti incoronata “regina
In un mondo in cui la consapevolezza del legame tra cibo e salute è sempre più forte, gli studi che indagano le proprietà benefiche degli alimenti si moltiplicano. Questa volta è la ricotta ad essere al centro dell’attenzione: una ricerca americana del New York university food lab (Nyu) pubblicata dalla Cnn, l’ha infatti incoronata “regina dei formaggi che fanno bene”.
Classificata come latticino, la ricotta si ottiene trattando il siero che rimane dopo che il latte è stato coagulato per produrre formaggio. Il risultato è un alimento ricco di proteine nobili e di una gamma molto ampia di amminoacidi necessari al buon funzionamento dell’organismo e per questo considerati di qualità elevata.
La ricotta come integratore naturale per fortificare i muscoli
Secondo Emily Martorano, dietista del programma di gestione del peso presso Nyu Langone Health, uno dei principali centri medici accademici degli Stati Uniti, la ricotta è un alimento perfetto “per costruire muscoli, forza e allo stesso tempo perdere grasso e peso”. L’esperta aggiunge che “le proteine del siero di latte sono una delle forme più assorbibili dall’organismo”.
La ricotta è un latticino altamente digeribile e nutriente adatto a tutti, tranne alle persone intolleranti al lattosio. Può essere consumata da sola oppure come ingrediente in varie ricette, dolci o salate. In commercio se ne trovano diversi tipi: di vacca, di pecora e di bufala, fresca o stagionata, aromatizzata. Ha poche calorie e pochi grassi rispetto ad altri derivati del latte, ed è una fonte di vitamine e di minerali alleati della salute di ossa e denti. E non dimentichiamo i potenziali benefici della ricotta in termini di sostenibilità, poiché viene realizzata con i sottoprodotti avanzati della produzione del formaggio.
Nella classifica americana anche i formaggi a pasta dura
Nella classifica dei formaggi che fanno bene, secondo Lourdes Castro Mortillaro, la direttrice del Nyu Food Lab, troviamo anche il parmigiano, il pecorino e il gouda (formaggio olandese). Si tratta di formaggi a pasta dura da assumere con moderazione soprattutto per l’alto contenuto di sodio e il consistente apporto calorico.
Ricchi di calcio, questi formaggi sono indicati nella prevenzione dell’osteoporosi, ma a causa della citata ricchezza di sodio sono da limitare in caso di ipertensione o problemi renali. Per fortuna, però, spiega Lourdes Castro Mortillaro “i formaggi duri sono più ricchi di calcio e ci saziano con quantità minori”.
La ricercatrice illustra anche il “trucco” per riconoscere la salubrità di un formaggio: occorre verificare il rapporto tra proteine e calorie che deve essere di 1:10. In pratica, “ogni 100 calorie, ci dovrebbero essere almeno 10 grammi di proteine, questo vi dirà se è una buona fonte di proteine e a sua volta un formaggio più sano”.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Secondo un’indagine dell’Irccs Neuromed, consumando elevate quantità di cibi ultra-processati le persone diventano biologicamente più vecchie rispetto all’età cronologica.
Esistono davvero i formaggi light? Per cosa si distinguono da quelli grassi? Ecco un elenco dei formaggi magri, quark incluso.
Ricercatori australiani hanno osservato che il consumo quotidiano di verdure crucifere abbassa la pressione sanguigna, riducendo del 5 per cento il rischio di infarto o ictus.
Un’indagine dell’Istituto superiore di sanità rivela una scarsa aderenza degli italiani alla dieta mediterranea: “scelte sempre più occidentalizzate e globalizzate”.
Delicato, confortevole, profumato, il risotto zucca, latte e tartufo accoglie le delizie dell’autunno, scaldando il cuore come il focolare di un camino.
Secondo i risultati di uno studio su 39mila adulti francesi, un consumo di cibi ultra-processati è associato all’insonnia cronica.
Se ne è discusso a un evento a Roma, a partire dalla proposta di legge per andare oltre gli allevamenti intensivi. Gli interventi di produttori, medici, veterinari, studiosi e politici.
Il governo è al lavoro sul decreto “contaminazioni” per l’agricoltura biologica che prevede limiti di tolleranza più elevati per i residui accidentali. Un testo che fa discutere.