Dopo un mese di razionamenti, sono stati completati i lavori per la condotta provvisoria che porterà l’acqua dal fiume alla diga di Camastra, ma c’è preoccupazione per i livelli di inquinamento.
Dai rifiuti delle acciaierie nuovi materiali per l’edilizia
Lo scarto non finisce in discarica, ma viene recuperato e riutilizzato. Le acciaierie del gruppo Abs recuperano 150 mila tonnellate l’anno di scorie.
Si chiama Ecogravel il nuovo materiale realizzato a partire dai rifiuti della lavorazione dell’acciaio. A produrlo la Abs (Acciaierie Bertoli Safau spa), azienda specializzata nella produzione di acciai speciali, che ha sviluppato un progetto dedicato al recupero e alla valorizzazione degli scarti di produzione.
Immagine della lavorazione dello scarto. Photo by Abs Acciaierie Bertoli Safau.
L’azienda ha studiato e realizzato un metodo per il recupero degli scarti di lavorazione, che altrimenti andrebbero smaltiti, e trasformato il rifiuto in materia prima seconda. In questo caso la Abs ha trasformato il prodotto secondario dell’impianto di Pozzuolo del Friuli, in provincia di Udine, in due materiali per l’edilizia e da utilizzare nei conglomerati bituminosi, quindi per la costruzione di strade.
Secondo quanto riporta l’azienda in un comunicato: “I prodotti Ecogravel garantiscono maggior aderenza e resistenza, circa il 30 per cento in più rispetto ai materiali tradizionali, con conseguenze positive sul fronte della sicurezza e della riduzione degli interventi di manutenzione”.
© Getty Images
Per la loro realizzazione l’azienda possiede un impianto dedicato, il Global Blue, che copre una superficie di 80 mila metri quadrati e in grado di produrre oltre 15 mila tonnellate di materia prima seconda l’anno. In totale il gruppo riesce a recuperare circa 150 mila tonnellate di scorie ogni anno.
“Il mondo dell’acciaio è generalmente visto come inquinante e pericoloso”, speiga Carla de Colle, presidente dell’azienda. “Noi vogliamo sovvertire questo paradigma. In questi anni abbiamo investito oltre 50 milioni di euro per far sì che tutti gli impianti possano garantire i più elevati standard ambientali e di sicurezza; rispettando, e in molti casi anche anticipando, le prescrizioni delle più severe normative nazionali e internazionali. Un impegno che si dimostra coi fatti, con progetti concreti e ingenti investimenti per la salute, la sicurezza, l’ambiente e il futuro del nostro territorio”.
Photo by Ricrea.
Impegno che va a sommarsi a quello di Ricrea (Consorzio nazionale per la raccolta e il riciclo degli imballaggi in acciaio), che in Italia è impegnato alla raccolta e al recupero dell’acciaio proveniente dagli imballaggi. Secondo il Consorzio nel 2014 sono state avviate al riciclo 335.854 tonnellate di imballaggi in acciaio, con un tasso di recupero pari al 74,3 per cento, rispetto alle quantità immesse a consumo. Un dato che conferma l’Italia tra i migliori Paesi in Europa.
Immagine di copertina © Getty Images
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