Rigoni di Asiago, una storia di famiglia che compie un secolo

Rigoni di Asiago compie 100 anni: dal miele alle confetture, la storia di un azienda familiare che ha puntato tutto sul biologico.

Cento anni. Un anniversario importante per la famiglia Rigoni, famosa per i suoi prodotti alimentari, che vanno dal miele alle confetture. Con un evento presso il palazzo del turismo di Asiago, provincia di Vicenza, sua terra natìa, l’azienda veneta ha condiviso piccoli e grandi momenti della sua storia.

Una storia cominciata negli anni ‘20 sull’altopiano vicentino, quando “nonna Elisa” trasformò la sua attività di apicoltrice in un vero e proprio lavoro coinvolgendo tutta la famiglia. Oggi sono i nipoti Andrea e Luigi a portare avanti l’azienda. Da piccola impresa familiare, con il tempo Rigoni di Asiago è diventata un nome riconosciuto a livello internazionale.

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Lo stabilimento di Rigoni a Foza © Rigoni di Asiago

I progetti di sostenibilità ambientale di Rigoni di Asiago

Il 1979 è l’anno in cui l’azienda va oltre il miele e diversifica la sua gamma di prodotti. Una scelta indovinata, tanto che nei decenni successivi Rigoni di Asiago aprirà nuovi stabilimenti in Italia, negli Stati Uniti, in Francia e nei Paesi Bassi.

I suoi prodotti sono biologici dal 1992 e vanno dalle marmellate alla crema di nocciola. Lo storico stabilimento produttivo sorge a Foza, a circa 1.000 metri di altitudine, dove vengono trasformate circa 5mila tonnellate di frutta all’anno. Nel sito logistico di Albaredo d’Adige, in provincia di Verona, è stato realizzato un impianto fotovoltaico da 200 kWp che, nel 2021, ha consentito di coprire il 13 per cento dei consumi. Anche negli stabilimenti in Bulgaria, dove la società ha concentrato parte della sua produzione biologica, sono presenti pannelli solari termici e presto verranno installati due impianti fotovoltaici.

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Il francobollo prodotto da Rigoni in occasione del centenario © Rigoni di Asiago

Un altro obiettivo cardine è l’economia circolare, per esempio con la scelta di materiali riciclabili come vetro e carta, o con progetti innovativi come Sarr (Sistemi avanzati per il recupero dei rifiuti), il cui obiettivo è riutilizzare i residui di lavorazione per realizzare prodotti alimentari. Sempre per ridurre gli scarti, Rigoni di Asiago ha partecipato a uno studio volto ad approfondire il processo di estrazione degli acidi grassi dagli scarti della frutta, da impiegare nella formulazione di nuovi prodotti. Il progetto è in collaborazione con l’università Ca’ Foscari, l’università di Padova e la Società Unifarco di Santa Giustina.

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Il presidente Andrea Rigoni © Rigoni di Asiago

Un francobollo per celebrare i 100 anni di storia

Ma torniamo al centenario, per cui Rigoni ha realizzato 250mila esemplari di un francobollo stampato dall’istituto poligrafico e Zecca dello stato. Ha un valore di 1,20 euro e raffigura i prodotti più rappresentativi nei loro caratteristici vasetti ,oltre al logo di riferimento del centenario.

“Ci piace considerare questo anniversario non un punto di arrivo ma solo la tappa di un percorso, convinti che ce ne saranno altre da conquistare, con lo stesso entusiasmo e la stessa tenacia che ci hanno portato ad oggi” ha detto Andrea Rigoni, amministratore delegato e presidente Rigoni di Asiago. “E se, nei miei pensieri, il mio ringraziamento più grande va a quella straordinaria nonna Elisa da cui tutto ha preso il via, voglio ringraziare anche tutti coloro che, con il loro lavoro e il loro talento, ci hanno dato l’opportunità di crescere e di farci conoscere nel mondo”.

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