Una forte alluvione ha colpito il Catanese: in poche ore una quantità di pioggia pari all’80 per cento della media annuale.
Hotel Rigopiano, recuperati tutti i corpi: sono 29 le vittime
Vanno avanti i soccorsi all’interno dell’hotel Rigopiano colpita da una slavina seguita al terremoto: si cercano ancora persone vive.
E’ ormai definitivo il bilancio dell terremoto che nuovamente ha colpito il centro Italia lo scorso 18 gennaio e soprattutto della slavina che, staccandosi da una parete del Gran Sasso, ha travolto con una potenza inaudita (equivalente al carico di tremila tir, secondo gli esperti) l’hotel Rigopiano, nel pescarese, trasformandolo in una trappola per ospiti e personale che erano all’interno. Dopo otto giorni vigili del fuoco e soccorritori hanno terminato le ricerche, dopo aver recuperato tutti i corpi che erano rimasti intrappolati sotto le macerie: sono 9 le persone tratte in salvo (più due ospiti che al momento della valanga era fuori dall’hotel e hanno dato l’allarme), 29 le vittime della valanga. “È stato fatto tutto il possibile” ha assicurato il premier Paolo Gentiloni.
Il meteo e la richiesta di soccorso
I soccorsi sin dall’inizio sono stati fortemente rallentati dalle condizioni meteorologiche avverse: alla neve che ha continuato a scendere copiosa a lungo, domenica si è sostituita la pioggia, e le strade che portano a Farindola, comune dove si trova l’hotel Rigopiano, sono per molti tratti impraticabili. Tanto che mercoledì 18 gennaio, dopo le forti scosse di terremoto in sequenza, gli ospiti del Rigopiano avevano espresso alla direzione l’intenzione di andar via, ma ne erano stati impossibilitati: “Comunichiamo che a causa degli eventi la situazione è diventata preoccupante – si legge infatti in una mail che l’albergo aveva mandato alla polizia provinciale di Pescara, al sindaco di Farindola, al prefetto e alla provincia di Pescara–. I clienti sono terrorizzati dalle scosse sismiche e hanno deciso di restare all’aperto, e non potendo ripartire a causa delle strade bloccato sono disposti a dormire in macchina. Consapevoli delle difficoltà generali, chiediamo di predisporre un intervento al riguardo”. Intervento che però non c’è stato, fino alla slavina fatale.
Quattro scosse in sequenza
La slavina di Farindola, come detto, è avvenuta nel tardo pomeriggio del 18 gennaio, in conseguenza delle forti scosse di terremoto che si erano registrate sin dalla mattinata nel centro Italia, con epicentro la zona di Montereale, in provincia de L’Aquila, in Abruzzo. Quattro le scosse più importanti, tra le 10:30 del mattino e le 14:30, tutte superiori ai 5 gradi di magnitudo della scala Richter: sul momento non si erano registrate vittime, avendo il sisma insistito soprattutto su zone già colpite dai terremoti di agosto e ottobre scorsi e quindi già evacuate, come la cittadina di Amatrice. Poi, dopo qualche, ora, la slavina.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Il presidente della Repubblica ha risposto agli attacchi di Elon Musk contro la magistratura italiana. LifeGate, intanto, interrompe le pubblicazioni su X.
Approvata all’unanimità la legge destinata a colmare un vulnus della sanità italiana: chi non ha una residenza non ha accesso al medico di base.
L’Italia produce metà del riso europeo, soprattutto in pianura Padana. La salinizzazione dovuta alla siccità sta facendo danni, ma oggi c’è una soluzione.
Il rapporto Ecosistema urbano 2024 mostra alcuni progressi nelle città italiane, ma troppo lenti. E c’è troppo divario tra nord e sud.
Una campagna del Cnr svela una forte attività delle faglie tra le isole proprio dove sorgerà il Ponte, per la Società Stretto di Messina nessuna problema.
Profilazione razziale, xenofobia nel dibattito politico e omofobia nel report dell’Ecri. Tra le sue richieste c’è quella di rendere indipendente l’Unar.
Dopo la non convalida dei trattenimenti dei 12 migranti di Egitto e Bangladesh, l’elenco dei Paesi sicuri viene definito per legge.
La 18esima sezione del tribunale civile di Roma non ha convalidato il trattenimento delle 12 persone migranti nei nuovi centri in Albania.