Riconoscere l’insieme per curare. Alla base della medicina olistica, l’identificazione di corpo, mente e spirito quali componenti di un sistema unificato.
Pressione bassa? Ecco 10 rimedi naturali per curare l’ipotensione
Stanchezza e giramenti di testa fin dal mattino? Forse il problema è la pressione, troppo bassa per sostenere i ritmi lavorativi prima e dopo le vacanze.
Il senso di spossatezza è già presente al mattino, a volte compaiono piccoli capogiri a cui si risponde con la pausa caffè. Potrebbe essere semplice agonia post-vacanziera ma spesso è semplicemente un sintomo della pressione bassa, un disturbo più che una malattia.
Il suo nome scientifico è ipotensione a la sua definizione medica è una pressione inferiore ai valori 100 per la massima e 60 per la minima, soprattutto al mattino, appena alzati dal letto. Tipicamente il medico non considera questo disturbo al pari di una patologia ma è pur vero che la pressione bassa è invalidante: i classici rimedi prescritti sono gli integratori di magnesio e potassio, soprattutto per gli sportivi che spesso avvertono capogiri sotto sforzo muscolare intenso.
La medicina naturale affianca a questi minerali qualche altra buona idea fitoterapica.
10 rimedi naturali per la pressione bassa
1. Ribes Nigrum
Questo macerato glicerico è adatto a tutti, grandi e piccini, perché non contiene estratti alcolici e perché si tratta di un semplice frutto di bosco. La dose corretta consiste in 50 gocce da assumere al mattino, in mezzo bicchiere di acqua, 20 minuti prima della colazione. Questo rimedio ha una grande indicazione nelle malattie allergiche perché attenua la risposta istaminica. Pertanto è indicatissimo a settembre, quando l’Ambrosia e i suoi pollini allarmano le persone ipersensibili.
2. Liquirizia
Un grande classico per l’ipotensione, facile da usare se il suo aroma è gradito. Basta succhiare al mattino una semplice caramella di liquirizia pura per avere un tono di pressione migliore senza eccedere nel caffè. E’ importante però che si tratti di tavolette amare, non gommose e non zuccherate, oppure del classico legnetto di liquirizia da masticare e succhiare al bisogno.
3. Equiseto Arvense
Questa pianta è un vero minerale vegetale, utile a tutte le persone con debolezza estrema da demineralizzazione. Spesso la pressione bassa si accompagna a perdita di capelli, a fragilità delle unghie, a dolori ossei migranti. In questo caso l’Equiseto è un grande ristoratore e si trova in erboristeria in polvere o in fiale bevibili, una al giorno.
4. Eleuterococco
E’ il ginseng femminile utile alle donne per la bassa pressione durante il ciclo mestruale. Ha una debole funzione estrogenica che corre in aiuto quando gli estrogeni del corpo calano nella fase della mestruazione, lasciando la donna indebolita e spossata. La dose della tintura madre è 50 gocce per 3 volte al giorno, nei giorni di flusso abbondante.
5. Cardo mariano
Pianta versatile, di grande applicazione sia in ambito digestivo che energetico. Da sempre coltivata nei monasteri dai frati, ha una lunga tradizione italiana e fa parte di molti amari serviti a tavola come ammazzacaffè.
Tonico: è il suo utilizzo più apprezzato per la velocità con cui recupera i valori pressori. In questo caso la tintura madre deve essere utilizzata nella dose di 30-35 gocce prima dei 3 pasti principali.
Digestivo: è un drenante del fegato adatto davvero a tutti, utile dopo una cena con libagioni importanti o anche in uso continuativo per le persone con fegato grasso o con colesterolo alto. Per questo è il tonico più apprezzato da chi ha un fegato lento e costipato.
Galattogeno: il cardo mariano è la pianta più adatta per arricchire il latte nel seno materno, perfetto da assumere subito dopo il parto, anche in attesa della montata lattea. Perché mentre favorisce la lattazione favorisce insieme, come tonico, il recupero delle forze. Per questo utilizzo è raccomandabile la dose in bustine, in estratto secco, piva di alcol.
6. Biancospino
Questo arbusto è celebre per le sue proprietà benefiche sul sistema cardiovascolare. Favorisce la dilatazione dei vasi sanguigni, migliorando così la circolazione e potenzialmente aiutando chi soffre di pressione bassa. La sua azione calmante sul cuore lo rende un eccellente alleato per regolare i battiti cardiaci e promuovere un effetto rilassante generale.
7. Il tiglio
Conosciuto per le sue proprietà calmanti, il tiglio è ideale per chi soffre di stress o ansia che possono influenzare negativamente la pressione sanguigna. Un infuso preparato con i fiori di questa pianta può aiutare a rilassarsi, migliorando indirettamente la pressione.
8. L’infuso di rosmarino
Oltre alle sue note proprietà culinarie, il rosmarino stimola la circolazione sanguigna e può avere un effetto tonificante sul sistema circolatorio. Un infuso di rosmarino può essere una bevanda rivitalizzante per iniziare la giornata, soprattutto per chi tende ad avere una pressione sanguigna bassa al mattino.
9. L’infuso di zenzero e peperoncino
Questa combinazione potente unisce lo zenzero, con le sue proprietà anti-infiammatorie e di stimolo alla circolazione, al peperoncino, noto per la sua capacità di riscaldare il corpo e incrementare il flusso sanguigno. Questo infuso può essere particolarmente utile durante i mesi più freddi quando la pressione tende ad abbassarsi.
10. Alga spirulina
Conclusione
FAQs pressione bassa: rimedi naturali
- Quando la pressione minima deve preoccupare? Generalmente, valori di pressione diastolica (minima) costantemente sotto i 60 mmHg possono necessitare di attenzione medica, specialmente se accompagnati da sintomi come stanchezza, vertigini o svenimenti.
- Come alzare la pressione bassa in modo naturale? Strategie generali includono un’adeguata idratazione, e per alcuni, un leggero aumento dell’apporto di sodio. Tuttavia, per consigli specifici e adatti alla propria situazione, è fondamentale consultare un medico.
- Quando la pressione bassa è pericolosa? La pressione bassa può diventare preoccupante se provoca sintomi che impattano significativamente sulla tua capacità di svolgere le attività quotidiane o se è indicativa di una condizione sottostante più grave. Consultare un professionista della salute è essenziale per una valutazione accurata.
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