Il vento e il sole guidano il Texas durante un’ondata di calore senza precedenti, mentre il Portogallo raddoppia gli obiettivi per la capacità solare e dell’idrogeno entro il 2030.
In California le rinnovabili hanno superato il 100% del fabbisogno per 30 giorni
In 30 giorni su 38, la domanda di elettricità in California è stata soddisfatta da fonti rinnovabili. In passato, raggiunto il record per brevi istanti.
Nel corso degli ultimi 38 giorni, la California ha realizzato un traguardo senza precedenti nel campo dell’energia rinnovabile: per ben 30 di questi giorni, le fonti energetiche rinnovabili hanno soddisfatto al 100 per cento la domanda di elettricità dello Stato. Questi periodi, che variano da 15 minuti fino a sei ore al giorno, rappresentano un record per lo Stato occidentale degli Stati Uniti, che in passato aveva raggiunto simili vette solo per brevi istanti, come in giornate particolarmente soleggiate.
California 100 per cento rinnovabile entro il 2035
I dati relativi al mix energetico provengono dal California independent system operator (CaISO), l’ente responsabile della gestione delle reti di trasmissione dello Stato. Secondo quanto riferito, questo risultato è stato ottenuto grazie alla combinazione di energia solare, eolica e idroelettrica.
Mark Z. Jacobson, professore di ingegneria civile e ambientale all’università di Stanford, ha condiviso un grafico rappresentativo della situazione durante una metà giornata del 14 aprile. Questi dati confermano la tendenza positiva verso un utilizzo sempre maggiore di fonti energetiche pulite.
Jacobson ha previsto che entro il 2035, la California potrebbe dipendere esclusivamente da energia solare, eolica e idroelettrica. Questa proiezione è in linea con l’obiettivo ufficiale dello Stato, che mira a utilizzare esclusivamente fonti rinnovabili entro il 2045. Il provvedimento noto come “The 100 percent clean energy act of 2018” o “Senate bill 100”, promosso dal Senato locale anche noto come “SB 100” prevede anche un obiettivo intermedio del 60 per cento del mix energetico rinnovabile entro il 2030.
Ma le fossili contano ancora troppo
Nel 2021, oltre il 37 per cento dell’energia dello Stato proveniva dal suo “Renewables portfolio standard”, che include solare, eolico, piccoli impianti idroelettrici e a biomassa, oltre al geotermico. Considerando anche i grandi impianti idroelettrici e il nucleare, la percentuale di energia a basse emissioni sale al 59 per cento.
A inizio aprile il California ISO ha pubblicato l’ultima bozza del piano di trasmissione 2023-24, inserendo 26 nuovi progetti, dal valore di 6,1 miliardi di dollari (5,7 miliardi di euro), con gran parte dell’investimento destinato all’eolico offshore, come riporta il sito QualEnergia. Poco più di 4,5 miliardi saranno destinati alla creazione di tre principali linee di trasmissione che collegherebbero i parchi eolici galleggianti al largo della costa della contea di Humboldt. Diverse linee di connessione più piccole trasporterebbero poi gran parte di quell’energia nella Bay Area. Si prevede che i primi parchi eolici offshore inizieranno a produrre elettricità intorno al 2034.
Il settore energetico in cui la California eccelle, però, è il fotovoltaico: nel 2023, con 68.816 GWh di elettricità dall’energia solare, la California è stato lo stato americano più green. Al secondo posto c’è il Texas con 31.739 GWh.
Tuttavia, nonostante i progressi nel settore delle energie pulite, la California continua a dipendere pesantemente dalle fonti fossili. Secondo recenti dati della US Energy Information Administration, la California è l’ottavo produttore di petrolio greggio tra gli Stati americani e il secondo consumatore di prodotti petroliferi raffinati, dopo il Texas. Dunque, mentre i dati evidenziano un successo crescente nell’adozione di energia pulita, rimane chiaro che vi è ancora molto lavoro da fare per ridurre la dipendenza dalle fonti fossili e raggiungere gli obiettivi ambiziosi stabiliti per il futuro energetico dello Stato.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
L’aumento dell’energia prodotta da vento, sole e acqua, incentivata anche Inflation reduction act, potrebbe non bastare a centrare gli obiettivi climatici degli Usa.
L’amministrazione Biden annuncia un obiettivo ambizioso: soddisfare con il solare il 45 per cento del fabbisogno energetico degli Stati Uniti entro il 2050.
In Texas gelo e neve hanno fatto decine di vittime. Mentre qualcuno incolpa le rinnovabili dei blackout, migliaia di tartarughe sono state tratte in salvo.
Il gasdotto in costruzione a Brooklyn, negli Stati Uniti, avrà un forte impatto ambientale ed economico sulle comunità più vulnerabili.
Secondo BloombergNEF nel 2019 gli investimenti delle prime 10 nazioni per nuova capacità rinnovabile hanno raggiunto i 266 miliardi di dollari, su un totale di 282,8 miliardi. Crescono Stati Uniti, Taiwan, Spagna, Paesi Bassi e Brasile, calano Cina, Regno Unito e Germania.
Laurence Tubiana della European climate foundation pensa che Europa e Cina possano rafforzare il processo dei negoziati per il clima, in corso alla Cop 25 di Madrid. La nostra intervista esclusiva.
È finita l’era del carbone americana. Il paese, che fino al secolo scorso produceva la maggior parte della propria elettricità a partire da una delle fonti fossili a più alto impatto climatico, entro pochi anni potrebbe veder crollare l’impiego di questo combustibile. Non si tratta solo di una questione ambientale o di politica – si
Il 2018 ha visto Paesi e organizzazioni intervenire per spingere la decarbonizzazione, la messa la bando della plastica monouso e lo sviluppo delle rinnovabili nel Pianeta, ma non mancano esempi negativi come le nuove posizioni del Brasile.