Dopo l’era del carbone e l’era del petrolio, ora ci stiamo muovendo a velocità sostenuta verso l’era dell’elettricità. Grazie all’energia rinnovabile.
Le rinnovabili danno lavoro a 11 milioni di persone nel mondo
Secondo i dati dell’Agenzia internazionale per le energie rinnovabili il 2018 ha registrato il dato più alto di tutti i tempi di occupazione nelle rinnovabili con la Cina che traina il trend di crescita.
Il settore delle energie rinnovabili garantisce lavoro a undici milioni di persone in tutto il mondo, 39 per cento di posti di lavoro in Cina, 3,6 milioni di occupati nel settore fotovoltaico e 32 per cento di occupazione femminile. Questi sono i numeri del Renewable Energy and Jobs – Annual Review 2019, l’ultimo rapporto dell’Agenzia internazionale per le energie rinnovabili(Irena). 11 milioni, pari all’intera popolazione di paesi come la Grecia, il Belgio o la Tunisia, è il dato più alto fino a ora registrato nonostante il calo delle installazioni dell’ultimo anno, soprattutto in Cina.
https://youtu.be/nm714DWk9F0″]
Sul fronte lavoro emergono nuovi paesi
Rispetto al solito gruppo di paesi che si distinguono per lo sviluppo del settore rinnovabile (Cina, Stati Uniti ed Europa), negli ultimi anni si stanno distinguendo nuove aree geografiche attive nella produzione e nell’esportazione di pannelli fotovoltaici. Parliamo di zone come i paesi dell’Est e del Sud-Est asiatico. Nel 2018 Malaysia, Tailandia e Vietnam hanno registrato una buona crescita dei posti di lavoro delle rinnovabili, mantenendo l’Asia al primo posto nella classifica dei green jobs, con una quota del 60 per cento di posti di lavoro nelle energie rinnovabili in tutto il mondo.
“Le rinnovabili soddisfano tutti i principali pilastri dello sviluppo sostenibile: ambientale, economico e sociale. Con l’aumento della trasformazione energetica globale, questa dimensione occupazionale rafforza l’aspetto sociale dello sviluppo sostenibile e fornisce un’altra ragione per cui i paesi si impegnano a favore delle energie rinnovabili”, ha detto Francesco La Camera, direttore generale di Irena.
Global #renewableenergy jobs reached 11 million jobs in 2018.
Policies, globalisation & diversification of supply chains, changing trade patterns, & industry consolidation trends are shaping how & where jobs are created https://t.co/eBJsyN2opHpic.twitter.com/Gvjk6j4t6O
— IRENA (@IRENA) 28 giugno 2019
La leadership del fotovoltaico
Il fotovoltaico, con circa un terzo degli occupati totali, di cui 9/10 (3,5 milioni) localizzati in Asia, mantiene il primo posto come fonte rinnovabile che crea posti di lavoro, davanti a biocarburanti liquidi, energia idroelettrica ed energia eolica.
L’eolico dà lavoro a 1,2 milioni di persone prevalentemente in impianti a terra, anche se il segmento offshore sta, di anno in anno aumentando la sua quota offrendo sempre più opportunità lavorative. A livello mondiale la Cina rappresenta il 44 per cento dell’occupazione eolica, seguita da Germania e Stati Uniti.
L‘idroelettrico, che tra le rinnovabili è la fonte con la maggiore capacità installata, impiega oltre 2 milioni di persone. Un numero considerevole ma che rimane sostanzialmente fermo data la crescita pressoché inesistente del settore, tanto che i 3/4 degli occupati nell’idroelettrico lavorano nella a gestione e manutenzione di impianti esistenti.
Per contro la crescita del settore dei biocarburanti è considerevole (+6 per cento rispetto al 2017). Lo scorso anno il comparto ha superato i 2 milioni di occupati, in particolare nei paesi ad alta intensità di manodopera, come Brasile, Colombia e in generale il Sud-Est asiatico, mentre in Europa e Stati Uniti, dove la lavorazione è prevalentemente meccanizzata, il numero dei lavoratori è rimasto pressoché costante.
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