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Ripartiamo dall’ambiente è l’appello lanciato da numerose associazioni per chiedere al parlamento di non fermare le leggi per la sostenibilità.
Abbiamo lanciato un appello promosso da tante associazioni, tra le quali Marevivo e la Fondazione Univerde, che presiedo, ma anche Wwf, Greenpeace, Legambiente, Lipu e Cetri per chiedere al Parlamento di riprendere rapidamente la discussione delle proposte di legge e delle decisioni in materiale ambientale. Si chiama #ripartiamodallambiente.
È molto importante che le commissioni parlamentari riprendano subito, anche ricorrendo a strumenti di comunicazione a distanza, le discussioni per leggi a tutela dell’ambiente. Occorre che il Parlamento delinei con rapidità quale sarà la via da percorrere per uscire dalla crisi economica che è strettamente legata a quella sanitaria in atto. C’è un forte timore che le lobby del petrolio e della vecchia economia battano cassa rapidamente per cercare di bloccare l’evoluzione verso un vero green deal. L’appello fa riferimento direttamente anche alle realtà imprenditoriali veramente sostenibili del nostro Paese, ma anche dell’Unione europea, che possono cooperare a un vero e proprio rinascimento green nell’economia.
Ci appelliamo ai Presidenti delle Commissioni permanenti di @Montecitorio e @SenatoStampa per chiedere di riprendere i lavori e inserire al primo posto la salute dell’ambiente, umana e degli animali. Leggi l’appello: https://t.co/XyOCkGE5tX#RipartiamoDallAmbiente pic.twitter.com/59LFst8G4W
— Marevivo Onlus (@MarevivoOnlus) April 7, 2020
Queste considerazioni devono portarci a una scelta chiara: il dopo pandemia, e la convivenza con una situazione sanitaria che resterà da tenere sotto controllo, dovrà coincidere con la scelta di un vero green deal a livello nazionale, europeo e mondiale. È quello che, attraverso i 17 obiettivi di sviluppo sostenibile, chiedono le Nazioni Unite prima ancora dell’emergenza coronavirus. Il futuro deve essere costruito con la realizzazione delle smart city, la produzione diffusa di energia da fonte rinnovabili, il ricorso allo smart working e alle innovazioni digitali utili a quella transizione verso una vera terza rivoluzione industriale, come prefigurato da Jeremy Rifkin.
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