Pezzi unici che conservano la patina del tempo e la memoria della loro storia con legni e metalli di recupero: è il progetto di design sostenibile di Algranti Lab.
Innovativo e sostenibile, cos’è e come funziona il sistema di riscaldamento elettrico Hsi
Basato su una speciale lega di metallo amorfo, riscalda senza inquinare e a costi più bassi rispetto agli impianti tradizionali. Si usa nelle case e nelle aziende, ma trova applicazione anche sulle strade e in agricoltura.
Un sistema di riscaldamento elettrico ecologico, economico, efficiente e sicuro: si chiama Living Heat, è basato su una lega di metallo amorfo ed è l’innovativa tecnologia proposta da Hsi Heating solutions international, società nata dalla pregressa esperienza nel campo dell’energia dei due soci – Andrea Madureri, amministratore delegato, e Edoardo Marabese, che si occupa di innovazione e progettazione – e dall’incontro con lo scienziato israeliano che ha studiato e composto la speciale lega.
Ambienti caldi più in fretta e a costi minori
“I vantaggi pratici del prodotto – spiega Madureri – sono principalmente due: è molto sottile, dunque quando viene attraversato dal calore, non lo trattiene ma lo cede; inoltre, l’elettrone attraversa la bandella in modo veloce e casuale generando più calore. A parità di potenza, con questo sistema riscaldo un ambiente più velocemente e a basso costo: la riduzione del consumo energetico può arrivare fino al 35 per cento rispetto a un tradizionale impianto a combustione”.
Come i raggi del sole
La tecnologia diffonde il calore per irraggiamento, senza dispersione, attraverso i Fir (far infrared radiation), ovvero radiazioni con la stessa lunghezza d’onda di quelle del sole. “Non appena lo si accende, questo tipo di riscaldamento produce un irraggiamento istantaneo mentre, ad esempio, il riscaldamento idronico deve prima trasferire il calore all’acqua, che lo trasferisce a sua volta al massetto e successivamente al pavimento e infine all’ambiente. Living Heat scalda direttamente i corpi, non l’aria. È come quando ci troviamo in montagna, la temperatura è fresca, ma c’è il sole: se stiamo all’ombra sentiamo freddo, se ci spostiamo sotto i raggi solari ci raggiunge immediatamente il calore”.
I vantaggi per noi e per l’ambiente
Il sistema permette di accendere e spegnere il riscaldamento quando si desidera, di scegliere quali zone dell’ambiente riscaldare e quali no, di controllare l’impianto da remoto con tecnologie domotiche. È un impianto che non produce rumore, non muove aria (e dunque polveri molto dannose per le vie respiratorie) e non necessita quindi di filtri in cui si annidano batteri; non ha bisogno di manutenzione, non ha emissione di campi elettromagnetici, anzi apporta un certo beneficio all’organismo proprio grazie all’infrared FIR . Soprattutto non produce emissioni e, se collegato, per esempio, a un impianto fotovoltaico, diventa sostenibile al 100 per cento. L’ecologia è una priorità Hsi che utilizza bassa energia e poca acqua nelle fasi di produzione, ottenendo uno scarto minimo. Nella composizione di base della lega non c’è nessun metallo nobile e quelli utilizzati derivano dal recupero di sfridi di lavorazioni metalliche e il prodotto è riciclabile.
Applicazioni indoor e outdoor
Il sistema si può collocare in ambienti chiusi, sotto il pavimento (dai laminati alla ceramica al parquet al pvc), a parete, a soffitto, ma trova anche applicazioni outdoor, dai campi sportivi agli aeroporti. “Abbiamo installato la tecnologia in case, aziende, perfino su yacht di lusso. Per quanto riguarda l’esterno, l’applicazione sulle strade permette di prevenire la formazione di ghiaccio e dunque lo spargimento di sale che inquina e rovina il manto stradale con conseguenti e costosi interventi di manutenzione. Abbiamo fatto anche un esperimento in agricoltura interrando le bandelle lungo una fila di ceppi di insalate nel mese di gennaio: il calore ha irrobustito l’apparato radicale dei vegetali evitando l’intervento con antiparassitari e migliorando la resa del raccolto in termini di peso e volume fino al 100 per cento in più rispetto ai filari non riscaldati”.
L’idea: la pedana radiante
La tecnologia è disponibile anche sotto forma di pedane radianti, che possono essere utilizzate in uffici, fabbriche, laboratori, officine, per riscaldare le singole postazioni di lavoro: “Questa soluzione permette di mantenere un comfort termico ottimale soprattutto alle persone più freddolose, senza dover incrementare la temperatura di tutto il volume dell’ufficio. In questo modo si evita il dispendio di gas ed energia e bollette più care. Il costo di funzionamento di una pedana? Circa 60 centesimi di euro per 8 ore lavorative”.
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