L’anno che sta per concludersi fa ben sperare per il futuro dell’energia solare. I dati globali sul fotovoltaico crescono, gli esempi positivi si moltiplicano. Sebbene resti molto lavoro da fare, seguire il sole ci manterrà sulla strada giusta.
Tra i principali rischi globali nel medio termine, 6 su 10 sono ambientali. Lo dice il World economic forum
Il World economic forum ha stilato la classifica dei dieci maggiori rischi globali: sei riguardano le condizioni del pianeta.
- Durante il World economic forum di Davos è stato pubblicato il Global risks report 2023.
- Nella classifica dei primi dieci rischi globali con un orizzonte decennale, ben sei sono di carattere ambientale o climatico.
Permacrisis, crisi permanente, è il termine che secondo il dizionario inglese Collins descrive al meglio il 2022 appena concluso. Un anno in cui la crisi sanitaria dovuta alla pandemia si è intrecciata con quella climatica in corso da decenni, e a ciò si è aggiunta la guerra in Ucraina con le sue conseguenze a cascata sui prezzi, in primo luogo energetici e alimentari. Diventa a questo punto interessante capire quali sono, secondo i massimi esperti di business, i principali rischi globali che incombono sul sistema economico nel medio termine. Se ne occupa il World economic forum attraverso la diciottesima edizione del suo Global risks report, pubblicato mentre è in corso il summit di Davos. Ebbene, i primi quattro in classifica sono tutti rischi climatici o ambientali. Nella top ten rappresentano la maggioranza, sei su dieci.
Quali sono i rischi globali secondo il World economic forum
Il report si basa su una rilevazione sottoposta a 1.200 esperti dell’accademia, del business, delle istituzioni, della comunità internazionale e della società civile. I risultati sono inequivocabili. Nella graduatoria dei rischi globali con un orizzonte a dieci anni, messi in ordine di impatto, al primo posto c’è l’incapacità di mitigare i cambiamenti climatici. A seguire troviamo l’incapacità di adattarsi al loro impatto, disastri naturali ed eventi meteo estremi, perdita di biodiversità e collasso degli ecosistemi. Al quinto posto compare il primo rischio di carattere non ambientale, cioè le migrazioni, e poi si passa a crisi delle risorse naturali, erosione della coesione sociale e polarizzazione nella società, cybercrime e insicurezza informatica, confronto geoeconomico e danni ambientali su larga scala. A conti fatti, dunque, i rischi globali che riguardano il pianeta sono sei su dieci.
Diversa la classifica dei rischi globali con un orizzonte immediato (2 anni), perché al primo posto figura l’impennata del costo della vita. Anche qui, comunque, le questioni climatiche e ambientali occupano cinque posizioni su dieci.
Il clima determina il futuro del nostro sistema economico
Per capire com’è cambiata la consapevolezza, si può fare un confronto con le edizioni precedenti. Facendo un salto indietro di dieci anni esatti, si scopre che nel Global risks report del 2013 la classifica dei cinque rischi globali ritenuti più impattanti, con un orizzonte a dieci anni, è così composta: crisi finanziaria sistemica, crisi nell’approvvigionamento idrico, squilibri fiscali cronici, diffusione delle armi di distruzione di massa. Al quinto posto compare il primo rischio di carattere ambientale, cioè l’incapacità di adattarsi ai cambiamenti climatici.
Insomma, è sempre più chiaro come la salvaguardia del pianeta non sia appannaggio di una nicchia di ambientalisti. È un tema, anzi il tema, da cui dipende il futuro del nostro sistema economico e del nostro tessuto sociale. Affrontarlo è una necessità immediata, non un atto di idealismo o sensibilità. “I rischi climatici e ambientali sono al centro della percezione dei rischi globali nel prossimo decennio”, mette nero su bianco il World economic forum nelle pagine dello studio. “E sono i rischi per i quali ci dimostriamo meno preparati”.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Il nostro pianeta attraversa una crisi profonda, ma due corposi rapporti dell’Ipbes indicano alcune vie di uscita.
Innalzamento del Mediterraneo: quali impatti su acqua e coste? Lo abbiamo chiesto a Grammenos Mastrojeni, tra minacce e soluzioni sostenibili.
FacilitAmbiente mette a disposizione professionisti che riuniscono i soggetti coinvolti da un progetto, raccogliendo e valorizzando i loro contributi.
Climathon 2024 è l’hackaton che ha riunito giovani talenti a Courmayeur per sviluppare idee innovative e sostenibili, affrontando le sfide ambientali della montagna.
Dopo Milano, il progetto PiantiAmo il futuro di Nescafé arriva a Ferrara: piantato presso la Nuova Darsena il primo dei duecento nuovi alberi in città.
Paul Watson è stato rilasciato dalla prigione in Groenlandia dove era detenuto da luglio. Respinta la richiesta di estradizione in Giappone.
Sull’arcipelago di Mayotte, territorio d’oltremare dipendente dal governo francese, per ora si contano 15 morti e centinaia di feriti. I servizi essenziali sono al collasso.
Alla Cop16 si sperava in un protocollo per fronteggiare siccità e desertificazione, ma la decisione è stata rimandata.