Una proposta di direttiva europea spaventa l’Italia perché costringerebbe a riqualificare il 60 per cento degli edifici: ma sono preoccupazioni fondate?
Risparmia energia: la luce, la bolletta e le lampadine
La bolletta dell’energia elettrica è la bolletta della “luce” per antonomasia. In origine, l’unica cosa che nelle case funzionava ad elettricità era appunto la luce. Le lampadine. Quelle al tungsteno. Poi, quando in America i rappresentanti cominciarono a girar casa per casa offrendo le prime lampade al neon al posto delle vecchie lampadine, si dice
La bolletta dell’energia elettrica è la bolletta della “luce” per antonomasia. In origine, l’unica cosa che nelle case funzionava ad elettricità era appunto la luce. Le lampadine. Quelle al tungsteno.
Poi, quando in America i rappresentanti cominciarono a girar casa per casa offrendo le prime lampade al neon al posto delle vecchie lampadine, si dice che la General Electric avviò su di loro un intenso pressing: “Se continuate a vendere queste nuove lampadine, noi buttiamo fuori gli operai”. Cominciarono coll’accordarsi per innalzare l’intensità dei neon e quindi i consumi, per poi sbaragliare la concorrenza con acquisti mirati di fette societarie o spallate di mercato.
Così sono rimaste le cose, fino a poco tempo fa.
Risparmia luce: addio vecchie lampadine al tungsteno
Oggi, è finalmente vietata la commercializzazione delle vecchie lampadine a incandescenza. Gettare via una vecchia lampadina al tungsteno significa tre cose. Una, toccarla con mano e scottarsi – è bollente, il 95% dell’energia che brucia se ne va in calore, mentre solo il restante 5% diventa luce. Uno spreco. Due, significa avere l’occasione per farlo sempre meno spesso, perché se al loro posto si mettono le lampadine fluorescenti che costano un po’ di più ma consumano l’80% in meno, queste durano in media 10.000 ore, contro le 1.000 delle vecchie incandescenti. Tre, significa risparmiare moltissima energia e molti soldi.
In Italia, secondo i dati dell’Enea (Ente per le Nuove Tecnologie, l’Energia e l’Ambiente), il 13% del consumo totale di energia elettrica nel settore domestico è dovuto all’illuminazione. Sostituendo i due terzi di tutte le lampadine italiane, stiamo ottenendo un risparmio di 7 miliardi di kilowattora all’anno, pari all’energia prodotta da due centrali elettriche di media grandezza, secondo le stime del Ministero per lo Sviluppo Economico.
Le lampadine a risparmio energetico
Le nuove lampadine a risparmio energetico fanno luce con un miscuglio di gas illuminante e vapori di mercurio. Al confronto, la lampada a incandescenza è preistoria, ormai. Tanto che il quotidiano “The Mercury News” di recente ha titolato che la gloria di Thomas A. Edison e del suo Stato natale, il New Jersey, ha imboccato la strada della macchina da scrivere, del giradischi, della carrozza a cavalli… La lampadina a incandescenza, inventata da Edison per l’uso di massa alla fine del 19esimo secolo, è ormai stata del tutto soppiantata proprio nella sua patria dalle lampadine a risparmio, anzi, addirittura messe fuori legge. Il deputato del New Jersey Larry Chatzidakis, che per primo propose di mettere nuove lampadine in tutti gli uffici pubblici entro tre anni, era conterraneo di Edison, e per spiegare questa mossa usò quasi un tono di scusa: “La lampadina a incandescenza è stata inventata molto tempo fa, e molte cose sono cambiate da allora… Ovviamente onoro e rispetto la memoria di Edison, ma quello di cui abbiamo bisogno ora è di usare meno energia”.
Facendo due conti col puntiglioso giornalista ambientalista tedesco Andreas Schlumberger, “supponiamo che abbiate optato per una versione ‘de luxe’ da 11 W: paragonato ai 75 centesimi per una lampadina a incandescenza, il prezzo di 10 euro sembra una follia. Ma solo in termini di vita del prodotto, la lampadina a risparmio energetico guadagna terreno, sopravvivendo a ben dieci lampade a incandescenza, arrivando quindi a costare solo il doppio. E in termini di consumi, la lampada a risparmio energetico batte nettamente quella a incandescenza. Mentre questa in 10.000 ore d’impiego consuma elettricità per 90 euro, la lampadina a risparmio energetico resta ferma a 18 euro producendo 78 chilogrammi di CO2, contro i 390 di una lampadina a incandescenza. A parità di prestazioni, quindi, con una lampadina a incandescenza spendiamo, nell’arco della sua durata, 98 euro, mentre con una a risparmio energetico la spesa scende a 33 euro. Ben 65 euro in meno. Facciamo il conto delle lampadine che abbiamo in casa!”.
L’illuminazione di casa a led
Le lampadine a led fanno spendere fino al 50% in meno in bolletta rispetto a quelle a risparmio energetico. Per calcolare davvero quanto si risparmia, Italia Led ha effettuato una ricerca analizzando la spesa necessaria per illuminare un ambiente di medie dimensioni per 50.000 ore (circa 5 anni e mezzo), pari alla vita media di una lampadina a led.
In partenza, quelle a led costano di più rispetto a quelle a risparmio energetico — se per queste ultime bastano 4 euro a lampadina, per le prime servono almeno 15 euro . Tuttavia, se per 5 anni e mezzo basterà una sola lampadina a led, di quelle a risparmio energetico ne serviranno 6, cosa che porta la spesa a 24 euro.
Per quanto riguarda i consumi, a una lampadina a led serviranno solo 500 kW per 50.000 ore di illuminazione, mentre quella a risparmio energetico consumerà almeno 1.150 kW, che si traducono rispettivamente in una spesa in bolletta di 100 euro e 230 euro.
Complessivamente quindi, per illuminare una stanza per 5 anni e mezzo si spenderanno 122 euro con una lampadina a led e 254 euro con una a risparmio energetico. Inoltre, le luci a led sono bellissime, emettono una luce molto più piacevole e sono meno impattanti a fine vita.
Questo articolo è parte della campagna Interdependence Day promossa da UBI Unione Buddhista Italiana e LifeGate.
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