Una proposta di direttiva europea spaventa l’Italia perché costringerebbe a riqualificare il 60 per cento degli edifici: ma sono preoccupazioni fondate?
Cosa sono le tecnologie smart e come fanno risparmiare energia
Tecnologie “smart” per vivere meglio e risparmiare energia. Sempre più diffusi i servizi innovativi per grandi aziende e abitazioni che aiutano a gestire l’energia.
Energia non significa solo produzione ma anche consumo e di conseguenza efficienza e risparmio energetico. Riuscire a gestire l’energia è diventata l’ultima sfida tecnologica in campo energetico, perché se le rinnovabili sono la soluzione alla produzione di energia, l’efficienza e il risparmio energetico sono la risposta al contenimento dei consumi.
L’efficienza è un mercato in continua crescita, nel 2015 ha toccato quota 221 miliardi di dollari e ha un potenziale enorme non pienamente sfruttato, come ha sottolineato l’Agenzia internazionale per l’energia nel recente “Efficiency market report 2016”.
L’uso di tecnologie intelligenti ed efficienti permette di ridurre la domanda di energia e la relativa produzione di energia da fonti fossili, con conseguente emissioni di CO2.
Alcune di queste tecnologie sono già state testate e presenti sul mercato, anche se in continua evoluzione. Un classico esempio sono le auto elettriche che hanno conosciuto un boom in Europa, registrando nei primi quattro mesi del 2016 un incremento del 6,4 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. In altri casi, invece, le tecnologie smart sono ancora in fase di implementazione e, viste le premesse, potranno essere un’ottima soluzione per i consumatori.
Il frigorifero che risparmia energia
Le imprese che utilizzano molta energia per mantenere la propria attività si sono mosse per prime per l’efficientamento delle loro attrezzature, cercando di spostare i loro consumi nei momenti in cui la domanda di energia nella rete è minore in modo da riuscire a risparmiare sul costo delle bollette energetiche.
Il consumo di energia è un problema molto sentito ad esempio dai supermercati che per mantenere freschi i loro prodotti nei magazzini o nei grandi frigoriferi dei retail hanno bisogno di enormi quantità di energia ma solo in alcune ore del giorno. Sainsbury, una catena di supermercati inglesi, è stata tra i primi a porsi il problema di come limitare il consumo di energia trovando nella tecnologia intelligente la soluzione che cercava. L’innovazione è arrivata da Open Energy, una società tecnologica, che, grazie a un chip installato in ogni frigorifero, è stata in grado di valutare i picchi della domanda di energia e, sulla base delle informazioni raccolte, riorganizzare l’attività di raffreddamento dei frigoriferi in modo da spegnerli o abbassarne il consumo nei periodi in cui non venivano usati. Questo ha aiutato a ridurre la domanda complessiva di energia ma è stato utile anche come sistema di aggiustamento per stabilizzare la rete.
Le batterie per la casa che immagazzinano energia
Tesla, azienda americana produttrice di veicoli elettrici, è una tra le poche ad aver messo sul mercato una batteria per immagazzinare energia per uso domestico. La sua Powerwall – entrata ufficialmente nel mercato italiano quest’anno e disponibile dalla metà di maggio – si basa su un sistema dotato di pannelli solari che forniscono più energia rispetto alle esigenze di casa. In questo modo, la Powerwall è in grado di prendere l’elettricità in eccesso e immagazzinarla così da poterla cedere quando la produzione elettrica non soddisfa la domanda.
Le auto elettriche che aiutano la rete
I veicoli elettrici potrebbero diventare una nuova forma di batteria. Secondo alcuni ricercatori i proprietari di auto elettriche potrebbero – al momento ancora teoricamente – vendere una parte dell’energia immagazzinata nelle loro batterie alla rete quando non è necessaria al loro funzionamento. Tuttavia, vi sono ancora prove limitate sulla fattibilità di questo tipo di scambio tra auto e reti elettriche e la domanda su che cosa accadrebbe se si avesse bisogno di utilizzare l’auto inaspettatamente, proprio quando la rete sta assimilando l’energia immagazzinata dall’auto, non ha ancora trovato risposte concrete. Un’idea che però potrebbe diventare realtà prima di quanto possiamo immaginare, considerato che le prime sperimentazioni europee sull’integrazione tra veicoli elettrici e la rete sono già in atto.
I contatori intelligenti
Nelle nostre case i contatori potranno guidarci nel migliorare l’efficienza dei nostri consumi. Tra non molto i contatori intelligenti saranno in grado di monitorare in tempo reale quanta energia consumiamo permettendo al nostro fornitore di offrirci una tariffa che permetta di gestire il consumo di energia e ridurre di conseguenza il costo in bolletta. Ciò potrebbe essere fatto manualmente o automaticamente, con elettrodomestici intelligenti che decidono da sé, per esempio, di fare il bucato nel momento della giornata in cui i prezzi dell’energia sono più bassi.
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