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Risparmio energetico in casa: i “dettagli contano”
Per un Paese come il nostro, povero di fonti di energia tradizionali, il risparmio energetico in casa vuol dire contribuire a contenere la spesa pubblica e a rendere l’Italia meno dipendente dall’estero per gli approvvigionamenti di combustibili fossili.
Il risparmio energetico non è solo una questione economica: la produzione di energia ha sempre un forte impatto sull’ambiente e sulla salute umana a causa dei gas climalteranti e i prodotti di scarto della combustione che vengono immessi in atmosfera: quando accendiamo una lampadina, utilizziamo un elettrodomestico o ci facciamo una doccia calda, dobbiamo ricordarci che stiamo consumando energia e indirettamente stiamo immettendo sostanze dannose in atmosfera. Allo stato della tecnologia, le fonti di energia a basso impatto ambientale (eolico, fotovoltaico, solare termico, biomasse, idroelettrico, geotermico) contribuiscono ma non sono ancora in grado di soddisfare la nostra domanda energetica.Alla luce di queste considerazioni il risparmio energetico è una vera e propria “fonte di energia”, accessibile per tutti. Per usarla non occorrono sacrifici impossibili, ma basta porre attenzione agli sprechi e utilizzare razionalmente le risorse.
Nelle case l’energia consumata per avere acqua calda e per il riscaldamento rappresenta circa il 15% dei consumi energetici nazionali, senza contare i picchi di consumo sempre crescenti in estate per l’utilizzo dei condizionatori. Senza sacrifici e senza rinunce al comfort, si può modificare lo stile di vita per utilizzare in modo corretto e sostenibile le risorse energetiche ed ambientali.
Per ridurre i consumi di energia in ambito domestico occorre prima sapere dove e quanto si consuma. Da studi effettuati dalle più note associazioni di consumatori emerge quanto segue: riscaldamento 55%; automobile 31%; acqua calda 7%; apparecchi refrigeranti, lavatrice 4%; illuminazione 1%.
Questi dati parlano chiaro: escludendo l’automobile, il 79% dei consumi energetici in ambito domestico è dovuto al riscaldamento.
Di seguito, ecco alcuni semplici consigli per attuare un effettivo ed efficace risparmio energetico: l’ambiente e il vostro portafogli ve ne saranno grati!
Riscaldamento
- Non coprire i caloriferi con tende o rivestimenti;
- riducendo di 1° C la temperatura nelle stanze si risparmia circa il 6 % di energia;
- ventilare i locali più volte al giorno creando correnti d’aria;
- provvedere regolarmente alla pulizia e alla manutenzione della caldaia;
- sfiatare i caloriferi all’inizio della stagione fredda
I costi di riscaldamento possono essere ridotti drasticamente anche grazie a un buon isolamento termico della casa. Le caldaie e gli impianti che hanno più di 20 anni dovrebbero essere assolutamente sostituiti, sia perché in genere hanno perso efficienza, sia perché la tecnica della combustione, nel frattempo, ha fatto notevoli passi avanti.
Acqua
- Quando ci si lava i denti, le mani o si fa la doccia, aprire il rubinetto solo per il tempo necessario a bagnarsi e a sciacquarsi;
- fare la doccia anziché il bagno;
- applicare regolatori di flusso sui rubinetti.
Frigorifero, congelatore e lavatrice
- Scegliere il frigo e il congelatore di dimensioni adeguate all’effettivo fabbisogno familiare;
- inserire nel frigo e nel congelatore soltanto cibi già freddi;
- asciugare il bucato preferibilmente all’aria, evitando l’impiego dell’asciugatrice;
- utilizzare lavatrice, asciugatrice e lavastoviglie solo a pieno carico;
- utilizzare il prelavaggio solo per la biancheria molto sporca;
- non lavare le stoviglie sotto l’acqua corrente.
Cucina
- Durante la cottura dei cibi coprire pentole e padelle con il coperchio;
- in caso di lunghi tempi di cottura, usare la pentola a pressione;
- spegnere la piastra elettrica e il forno un po’ prima della fine cottura, allo scopo di sfruttare il calore residuo.
Energia elettrica
- Utilizzare lampadine a basso consumo;
- quando si abbandona una stanza, spegnere sempre la luce;
- se non utilizzati per ore, spegnere gli apparecchi elettrici (televisore, radio, macchina del caffé ecc.) conl’interruttore principale, evitando la funzione stand-by (anche la lucina rossa consuma energia).
Per conoscere i consumi energetici dei singoli elettrodomestici, una direttiva dell’ Unione Europea prescrive che questi siano muniti di un’etichetta indicante la loro efficienza energetica. In questo modo al momento dell’acquisto si possono confrontare direttamente i consumi degli apparecchi con funzioni analoghe ed operare una scelta più consapevole.
Questo articolo è stato scritto nell’ambito del Master GESAL Master Universitario di I Livello in Gestione Sostenibile dell’Ambiente a scala Locale. Corso organizzato dall’Università degli Studi di Milano-Bicocca, presso il Dipartimento di Scienze dell’Ambiente e del Territorio.
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