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Rock Files Today – 17 Settembre – Pink Floyd
Oggi 17 settembre 1975. In tutto il mondo esce il lungamente atteso nono album dei Pink Floyd: si chiama Wish You Were Here ed è, per gran parte, dedicato a Syd Barrett, indimenticato membro fondatore del “Fluido Rosa”, che da diversi anni vive isolato con gravi turbe psichiche. Inciso nei mitici studi di Abbey Road,
Oggi 17 settembre 1975.
In tutto il mondo esce il lungamente atteso nono album dei Pink
Floyd: si chiama Wish You Were Here ed è, per gran parte,
dedicato a Syd Barrett, indimenticato membro fondatore del “Fluido
Rosa”, che da diversi anni vive isolato con gravi turbe
psichiche.
Inciso nei mitici studi di Abbey Road, il disco richiede quasi 8
mesi di sedute di registrazione. Iniziato ai primi di gennaio,
viene concluso a luglio inoltrato.
Presentato come concept album, Wish You Were Here tratta in
realtà due temi diversi: la dedica/tributo a Barrett (nella
titletrack e nelle due straordinarie suite di Shine On You Crazy
Diamond) e l’esplicita critica all’ottusità commerciale e al
cinismo dell’industria discografica denunciata nei brani Welcome To
The Machine e Have A Cigar.
La nuova concezione crea pesanti attriti tra l’autore dei testi
(Roger Waters) e il chitarrista David Gilmour che, messo in
minoranza dopo una votazione democratica, finisce per accettare la
scelta del gruppo.
Ma, parafrasando il titolo dell’album, Roger Waters dichiara che
“in quei giorni, nessuno dei Pink Floyd avrebbe voluto essere
lì. Si percepiva un malumore generale”, ricorda il bassista
e cantante, “e soprattutto la sensazione che il gruppo non era
più un’unità compatta”.
L’album va però benissimo: sia come successo commerciale
(va al primo posto in classifica e diventa ben presto disco d’oro)
sia come riscontri critici.
Ancora oggi, Wish You Were Here è uno degli album più
emblematici e più amati dai fan dei Pink Floyd.
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