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Rock Files Today – 03 Marzo – Buffalo Springfield
Oggi, 3 Marzo 1966. Sulla Sunset Strip di Los Angeles, due noti folk rocker californiani (Richie Furay e Stephen Stills) sono bloccati nel traffico. Si trovano a bordo di una magnifica Bentley guidata da un loro amico, l’attore Barry Friedman. A un certo punto, Stills nota sull’altro lato della strada un vecchio carro-funebre Pontiac. “Guardate
Oggi, 3 Marzo 1966.
Sulla Sunset Strip di Los Angeles, due noti folk rocker
californiani (Richie Furay e Stephen Stills) sono bloccati nel
traffico. Si trovano a bordo di una magnifica Bentley guidata da un
loro amico, l’attore Barry Friedman.
A un certo punto, Stills nota sull’altro lato della strada un
vecchio carro-funebre Pontiac. “Guardate un po'”, dice ai suoi
compari, “ma quello al volante non è Neil Young?”
Nonostante il traffico caotico, Friedman fa immediatamente una
(vitatissima) conversione a U e, un minuto dopo, a bordo della sua
Bentley si ritrovano (fianco a fianco) Steve Stills, Neil Young,
Richie Furay e Bruce Palmer.
A tutti è sufficiente uno sguardo d’intesa: sta per nascere
una nuova rock band.
La settimana successiva, i 4 musicisti invitano il batterista
Dewey Martin.
Dopo la prima prova, Stills capisce di aver trovato il gruppo dei
suoi sogni.
Di lì a qualche giorno, il comune amico Van Dyke Parks dice
di aver visto uno schiacciasassi per strada con una curiosa
insegna: Buffalo Springfield.
E’ un nome perfetto per la band. Evoca, contemporaneamente,
l’epopea del vecchio West e il senso dei grandi spazi
americani.
Pochi mesi dopo, nella stessa zona di Los Angeles in cui Stills,
Young, Palmer e Furay si erano incontrati, polizia e giovani hippie
che protestano per la chiusura del locale Pandora’s Box danno vita
a violenti scontri e colluttazioni.
Colpito da questo episodio, Stephen Stills scrive For What It’s
Worth, il pezzo più celebre dei Buffalo Springfield,
destinato a diventare uno dei più emblematici brani
pacifisti della storia del rock.
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