Il concerto milanese per Gaza, un successo di pubblico e raccolta fondi, è stata la presa di posizione più forte contro il genocidio della scena musicale italiana.
Rock Files Today – 04 Gennaio – KEITH MOON
Oggi, 4 gennaio 1970 Hatfield, Hertforddshire Il Red Lion Pub è un locale alla moda. Stasera, fuori dalla porta, c’è una lussuosissima Bentley. Appartiene a Keith Moon, stravagante batterista della rock band The Who. Non appena Keith, sua moglie Kim, il loro amico batterista Legs Larry Smith e l’autista dei Moon Neil Boland stanno per
Oggi, 4 gennaio 1970
Hatfield, Hertforddshire
Il Red Lion Pub è un locale alla moda.
Stasera, fuori dalla porta, c’è una lussuosissima
Bentley.
Appartiene a Keith Moon, stravagante batterista della rock band The
Who.
Non appena Keith, sua moglie Kim, il loro amico batterista Legs
Larry Smith e l’autista dei Moon Neil Boland stanno per entrare in
macchina, un gruppo di skinhead li avvicina.
Una ragazza dice loro con tono da presa in giro:
“Dai Mooney, dacci un passaggio a casa sulla tua fuoriserie
…”.
La reazione verbale della moglie del batterista è alquanto
violenta:
“Taci mignotta”, le dice Kim, “fatti i cavoli tuoi …”
Il gruppo di skinhead non accetta la provocazione: fischia e
comincia a gettare monetine sul tetto della Bentley.
Moon balza in auto e comincia a inseguire i ragazzi.
E’ infuriato e la situazione comincia a diventare confusa.
Alcuni skinhead scappano altri salgono su un furgone Volkswagen per
cercare di ostacolare le manovre della Bentley.
Alla fine della gimcana, Neil Boland (l’autista) è steso a
terra.
Senza vita.
La Bentley gli è passata sopra.
Ma com’è potuto succedere?
Il coroner, giunto sul posto, giudica accidentale la morte di
Boland e scagiona Keith Moon da ogni possibile accusa.
Ma chi era al volante della Bentley?
C’era davvero Keith Moon e non, piuttosto, sua moglie Kim?
E Neil Boland era in auto ed è stato sbalzato fuori dalle
manovre brusche del conducente o era a piedi in mezzo al gruppo dei
giovani skinhead?
E quei giovani erano davvero così minacciosi come Kim Moon
diceva fossero?
A quasi 40 anni di distanza, la morte di Neil Boland rimane un
mistero.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
I Massive Attack hanno chiuso l’edizione 2024 del Todays festival con uno show unico, dove la musica si è mescolata alla mobilitazione politico-sociale.
Dopo quasi quindici anni, il sogno dei fan si realizza: i fratelli Gallagher hanno fatto pace, gli Oasis tornano a suonare insieme.
Long Story Short è il nuovo Ep dell’artista italopalestinese Laila Al Habash. L’abbiamo incontrata per parlare di musica, attivismo e del genocidio nella Striscia di Gaza.
Hard art è il collettivo interdisciplinare fondato da Brian Eno per combattere i cambiamenti climatici e le crisi globali del nostro tempo.
Il progetto Sounds right consente agli artisti di accreditare la natura come co-autrice quando utilizzano i suoi suoni nelle loro composizioni.
La techno diventa voce di protesta contro i cambiamenti climatici nelle strade di Parigi grazie al collettivo Alternatiba Paris.
“Sulle ali del cavallo bianco” è il nuovo album di Cosmo, a tre anni dall’ultimo. Un periodo in cui il musicista di Ivrea è cambiato molto, tranne su un punto. La voglia di lottare per i diritti civili.
La commissione nazionale tedesca per l’Unesco ha dichiarato la scena techno di Berlino patrimonio culturale della Germania, riconoscendo il ruolo di musica, club e rave nei processi di trasformazione sociale.