Blues is easy to play, but hard to feel. Così parlava Jimi Hendrix, “il genio del rock” – come lo ha definito Bono – pochi giorni prima di morire nel settembre del 1970. 43 anni dopo, alcuni musicisti italiani, omaggiano la musica di Hendrix partendo proprio da questa sua citazione. Sul palco insieme a Ezio
Rock Files Today – 05 Aprile – Monika Dannemann
Oggi, 5 Aprile 1996 Seaford, East Sussex Dal piccolo garage di un cottage della campagna inglese esce del fumo. All’interno, una vecchia Mercedes Benz ha il motore acceso: un tubo di gomma, collegato allo scappamento dell’auto, butta ossido di carbonio nell’abitacolo dell’utilitaria. All’interno della quale, giace il corpo senza vita di una signora cinquantenne, Monika
Oggi, 5 Aprile 1996
Seaford, East Sussex
Dal piccolo garage di un cottage della campagna inglese esce del
fumo.
All’interno, una vecchia Mercedes Benz ha il motore acceso: un tubo
di gomma, collegato allo scappamento dell’auto, butta ossido di
carbonio nell’abitacolo dell’utilitaria. All’interno della quale,
giace il corpo senza vita di una signora cinquantenne, Monika
Dannemann.
Proprietaria di quel cottage, la Dannemann (una ex-campionessa di
pattinaggio della Germania dell’Est) era la fidanzata di Jimi
Hendrix. Ma non una delle tante. Monika è colei che ospita
(nel suo appartamento di Kensington) Jimi la notte del 18 settembre
1970. Quella in cui Hendrix muore.
Accusata da molti amici di Jimi di essere responsabile della sua
morte, Monika è stata perseguitata dalle infamie di Kathy
Etchingham (un’altra delle girl friend di Hendrix) che da sempre ha
puntato il dito su di lei. Tanto che Monika, stufa delle incessanti
accuse, l’ha denunciata quale “incorreggibile bugiarda”. Dopo anni
di pratiche legali, proprio un paio di settimane prima della sua
morte, la Dannemann si vede respingere definitivamente dalla corte
inglese la sua causa.
Da sempre in preda a turbe psichiche, Monika Dannemann ha
convissuto con un profondo senso di colpa. Nonostante la sua storia
d’amore con un altro chitarrista rock, il tedesco Uli Jon Roth
della band Skorpion, si ritira nella campagna inglese e dipinge
ininterrottamente quadri con soggetto Hendrix.
Si dice che, lì da qualche parte, Monika conservi
segretamente la Fender Stratocaster nera (quella che Jimi aveva
ribattezzato “Black Beauty”, la bellezza nera) con cui lei stessa
lo aveva immortalato nel giardino di casa sua poche ore prima della
morte di Hendrix.
Archiviata come suicidio, la morte di Monika Dannemann non convince
Uli Jon Roth che dichiara alla polizia che Monika era stata fatta
oggetto di minacce da parte di squilibrati fan hendrixiani. Una
cosa è certa: nella sua tomba finiscono anche gli ultimi
misteri sulla morte di Jimi Hendrix.
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