La puntata di Mercoledì 29 luglio dei Rock Files Live! di LifeGate Radio è Black lives matter, interamente dedicata alla musica nera.
Rock Files Today – 06 Giugno – Dee Dee Ramone
Oggi, 6 Giugno 2002. Ore 9 del mattino: il coroner della contea di Los Angeles ha appena finito l’autopsia sul corpo senza vita del cinquantenne Douglas Glenn Colvin, più famoso ai più come Dee Dee Ramone, bassista della band di punk rock newyorkese Ramones. Il referto è semplice e chiaro: overdose di eroina. La sera
Oggi, 6 Giugno 2002.
Ore 9 del mattino: il coroner della contea di Los Angeles ha appena
finito l’autopsia sul corpo senza vita del cinquantenne Douglas
Glenn Colvin, più famoso ai più come Dee Dee Ramone,
bassista della band di punk rock newyorkese Ramones.
Il referto è semplice e chiaro: overdose di eroina.
La sera prima, sua moglie (la giovane cantante di origine
argentina, Barbara Zampini) ha chiamato il 911, il numero per le
emergenze: Dee Dee giace privo di sensi nella loro casa di
Hollywood. Sul bancone della cucina, una siringa e altri
inequivocabili ammennicoli atti al consumo di eroina perché
quella di Dee Dee Ramone con la droga è una storia lunga,
pesante e mai risolta.
Solo un paio di mesi prima, il 18 marzo del 2002, al Waldorf
Astoria di New York il cantante dei Pearl Jam Eddie Vedder invita
sul palco Dee Dee e gli altri Ramones per l’investitura ufficiale
nella Rock ‘n’ Roll Hall Of Fame.
Il discorso pubblico di Dee Dee, in quell’occasione, è
emblematico: “ringrazio me stesso, voglio congratularmi con me
stesso e, se potessi, mi darei pure una pacca sulla spalla”.
Deborah Harry, leader di Blondie, una che con i Ramones ha
condiviso gli esordi a metà anni 70 sul minuscolo palco del
tempio del punk newyorkese, il club nella Bowery chiamato CBGB’s,
ha così voluto ricordare Dee Dee: “E’ stato un bassista
bravo e influente perché molti, dopo averlo ascoltato, hanno
iniziato a suonare nel suo stile asciutto ed efficace. Per me,
è stato soprattutto un grande autore di canzoni ma,
sciaguratamente, anche una personalità autodistruttiva”.
Too Tough To Die, troppo duro per morire, titolava una sua
famosa canzone.
Purtroppo, anche per i duri, l’eroina è spesso un nemico
invincibile.
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