Il concerto milanese per Gaza, un successo di pubblico e raccolta fondi, è stata la presa di posizione più forte contro il genocidio della scena musicale italiana.
Rock Files Today – 07 Gennaio – David Gilmour
Oggi 7 gennaio 2001 Londra Dopo una battaglia legale, il chitarrista dei Pink Floyd David Gilmour ottiene il diritto di poter utilizzare il “punto com” come indirizzo completo del suo sito ufficiale, david gilmour.com, appunto. Un certo Andrew Herman aveva registrato l’url prima di lui. Non sono pochi i grandi nomi della musica rock che
Oggi 7 gennaio 2001
Londra
Dopo una battaglia legale, il chitarrista dei Pink Floyd David
Gilmour ottiene il diritto di poter utilizzare il “punto com” come
indirizzo completo del suo sito ufficiale, david gilmour.com,
appunto.
Un certo Andrew Herman aveva registrato l’url prima di lui.
Non sono pochi i grandi nomi della musica rock che si sono visti
bruciare sul tempo dai fan. Bruce Springsteen, ad esempio, ha
dovuto ricorrere per il suo sito ufficiale all’indirizzo
alternativo bruce springsteen-punto-net, meno facile da memorizzare
e da localizzare quando si fanno ricerche sulla rete.
Ma il signor Herman, un fan australiano, non si è limitato
all’escamotage tecnico: ha usato il suo sito Internet per vendere
merchandising dei Pink Floyd. E, una volta portato in tribunale, ha
svelato particolari degni di una commedia di Totò. In
primis, il suo vero nome tradisce origini italiane: Ermanno
Cennicola. Ha dichiarato: “Il mio ruolo nella vicenda è
stato quello di registrare il nome per conto di alcuni imprenditori
che mi hanno poi costretto ad affrontare le conseguenze legali
della disputa. Dal momento che io mi occupo della parte tecnica del
sito come webmaster, il mio nome risulta quello principalmente
coinvolto nella faccenda. Ma io non sono il proprietario del
website: ho solo registrato a mio nome il domino”.
Chi si nasconde allora dietro Andrew Herman?
“Si tratta di investitori che fanno capo alla società
LogicMinds.com” sostiene il signor Cennicola. E poi il colpo di
scena finale:
“Uno di loro”, ammette, “si chiama Dino Ceniccola”.
Cioè il fratello di Andrew Herman.
Dino ed Ermanno, comunque, non si arrendono facilmente: per
continuare la loro attività illegale, hanno aperto i siti
ipinkfloyd.com, pinkfloydlive.com, davidgilmour.net e addirittura
veralynn.com (dal nome della cantante inglese citata da Roger
Waters nel disco The Wall).
Oggi tutti questi siti sono stati regolarmente chiusi.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
I Massive Attack hanno chiuso l’edizione 2024 del Todays festival con uno show unico, dove la musica si è mescolata alla mobilitazione politico-sociale.
Dopo quasi quindici anni, il sogno dei fan si realizza: i fratelli Gallagher hanno fatto pace, gli Oasis tornano a suonare insieme.
Long Story Short è il nuovo Ep dell’artista italopalestinese Laila Al Habash. L’abbiamo incontrata per parlare di musica, attivismo e del genocidio nella Striscia di Gaza.
Hard art è il collettivo interdisciplinare fondato da Brian Eno per combattere i cambiamenti climatici e le crisi globali del nostro tempo.
Il progetto Sounds right consente agli artisti di accreditare la natura come co-autrice quando utilizzano i suoi suoni nelle loro composizioni.
La techno diventa voce di protesta contro i cambiamenti climatici nelle strade di Parigi grazie al collettivo Alternatiba Paris.
“Sulle ali del cavallo bianco” è il nuovo album di Cosmo, a tre anni dall’ultimo. Un periodo in cui il musicista di Ivrea è cambiato molto, tranne su un punto. La voglia di lottare per i diritti civili.
La commissione nazionale tedesca per l’Unesco ha dichiarato la scena techno di Berlino patrimonio culturale della Germania, riconoscendo il ruolo di musica, club e rave nei processi di trasformazione sociale.