Rock Files Today – 14 Giugno – George Alan O’Dowd

Il 14 Giugno 1961, nel distretto londinese di Eltham nasce George Alan O’Dowd. La sua è una famiglia di origine irlandese che ha un grande problema: la madre, Dinah, vive nel terrore perché il marito, sempre più spesso, alza le mani e abusa di lei sessualmente…

 

Il 14 giugno del 1961, nel distretto londinese di Eltham, nasce George Alan O’Dowd.

La sua è una famiglia di origine irlandese che ha un grande problema: la madre, Dinah, vive nel terrore perché il marito, sempre più spesso, alza le mani e abusa di lei sessualmente.

Scopri tutti i programmi di LifeGate Radio

Il piccolo George reagisce creandosi un universo parallelo alla dura realtà famigliare: un mondo colorato, fantasioso e, in qualche modo, trasgressivo. Tanto che, prima ancora di diventare una star della musica, è un’icona della Londra alternativa artistico/modaiola. Il suo look androgino, le sue mises stravaganti e il suo modo di fare eccentrico e irriverente ne fanno un
personaggio ancor prima che Malcolm McLaren, l’inventore dei Sex Pistols, lo scopra e decida di produrlo. Dopo una breve esperienza con i Bow Wow Wow, O’Dowd diventa leader e front man dei Culture Club con il nome d’arte di Boy George.

Nel 1982, la band firma un contratto con la Emi e pubblica l’album di debutto Kissing To Be Clever che contiene il singolo Do You Really Want To Hurt Me? che raggiunge il primo posto delle classifiche di 16 paesi. Anche se è con il secondo album Color By Numbers e con la hit Karma Chameleon che Boy George e i suoi Culture Club salgono sul tetto del mondo.

Il brano è promosso da un videoclip (destinato a diventare altrettanto famoso) che è ambientato sul Mississippi nel 1870. Boy George, vestito in modo estroso con le sue treccine agghindate con pezzetti di stoffa coloratissima, è circondato da personaggi in costume che salgono su un classico battello a vapore chiamato, appunto, The Chameleon. Il brano, nel classico stile pop dei primi anni Ottanta, è impreziosito da stacchi di armonica che danno al pezzo un tocco blues.

Oggi Boy George, da sempre vittima di una pesante dipendenza a eroina e cocaina, combatte per sopravvivere nel music business: la sua dissennata vita privata (3 arresti negli ultimi 3 anni per reati vari) non lo sta certo aiutando.

Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.

Licenza Creative Commons
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.

Articoli correlati
Rock Files Live! Black lives matter

La puntata di Mercoledì 29 luglio dei Rock Files Live! di LifeGate Radio è Black lives matter, interamente dedicata alla musica nera.

Tornano i Rock Files Live! La stagione 2015 riparte al TOM di Milano

Lunedì 19 gennaio riparte lo storico show di LifeGate, ideato e condotto da Ezio Guaitamacchi, giunto ormai alla decima edizione.   In questi nove anni il programma più longevo e seguito di LifeGate ha ospitato un mix di artisti in fase di lancio e affermati artisti internazionali (da Keith Emerson a Jesse Harris, dal leggendario

Come nasce un mito del prog

Londra, west end, Primavera 1968. Considerato il quartier generale della musica, Soho è da sempre il principale polo d’intrattenimento della capitale inglese: negli anni, sono nati, spariti e risorti centinaia di locali e club. Al numero 14 di Upper Saint Martins Lane si trova il più famoso e longevo di questi: il Marquee. Al piano superiore

Il paracadute dei Coldplay

Londra, novembre 1998. C’è nervosismo negli studi di registrazione della Parlophone, al 43 di Brook Green. Sono giorni che Chris continua a litigare con Will. E oggi le cose vanno peggio del solito anche perchè Chris si è presentato completamente ubriaco. Chris Martin ha conosciuto Jon Buckland alla festa delle matricole dell’University College e tra

Cass & Moonie

Londra, estate del 1978. Il suo vero nome è Ellen Naomi Cohen. Ma al liceo cambia identità: prende in prestito quello del suo idolo (l’attrice Peggy Cass) e a questi aggiunge il nomignolo di Mama: canta infatti con lo stesso feel delle blues woman degli anni 20 e ha il loro stesso fisico: 1.65 di

Un esordio da Incubus

Los Angeles, primi anni 90. Qualcuno, camminando sulla Sunset Strip, si è imbattuto in strani flyer che segnalano un concerto in serata al Roxy, locale qualche metro più avanti. In realtà a catturare l’attenzione dei passanti è l’immagine di una donna nuda stampata su quei fogli seminati ovunque.   Brandon Boyd è il cantante della