Rock Files Today – 18 Giugno – Paul McCartney

Oggi, 18 Giugno 1942 Al Walton Hospital di Liverpool (dove sua madre lavora come infermiera, proprio nel reparto maternità) nasce James Paul McCartney. 15 anni dopo, il 6 luglio 1957, arriva il giorno che gli segna il destino. E’ un caldo sabato d’estate e proprio a Walton, fervono i preparativi per l’annuale festa alla chiesa


Oggi, 18 Giugno 1942
Al Walton Hospital di Liverpool (dove sua madre lavora come
infermiera, proprio nel reparto maternità) nasce James Paul
McCartney.
15 anni dopo, il 6 luglio 1957, arriva il giorno che gli segna il
destino.
E’ un caldo sabato d’estate e proprio a Walton, fervono i
preparativi per l’annuale festa alla chiesa di San Pietro.

Tra i più eccitati, c’è un ragazzo di 17 anni che
si chiama John Winston Lennon e che quel pomeriggio deve fare un
paio di set con la sua band, i Quarry Men. Brillante e creativo, il
giovane John ha una naturale inclinazione per scrittura, poesia e
pittura ma una passione incontenibile per il rock ‘n’ roll. Ai muri
della sua cameretta sono appesi due poster: uno dell’attrice
francese Brigitte Bardot (il biondo sogno erotico di milioni di
ragazzi di fine anni 50) e l’altro del re della nuova musica, Elvis
Presley.

A neanche due chilometri di distanza vive Paul Mc Cartney. Sta
lì con il padre e il fratello perché la mamma se
n’è andata: ma non, come Julia Lennon, in un’altra casa.
Mary McCartney il 31 ottobre del 1956 è volata in paradiso
e, da allora, il giovane Paul trova conforto nella musica.
Ivan Vaughan è un compagno di classe di McCartney, suona il
basso e ogni tanto si unisce ai Quarry Men. E’ lui a dire a Paul di
andare, quel giorno, a vedere il concerto dei suoi amici.

Ivan e Paul arrivano alla chiesa di Padre MacKenzie intorno alle
16.30.
I Quarry Men hanno appena iniziato il loro primo set, un misto di
skiffle e rock ‘n’ roll.

Paul è affascinato dal cantante del gruppo, dal suo look
mozzafiato, da quel modo di muoversi e di scandire le parole. Ma
soprattutto dalla passione per quella musica che ha stregato anche
lui. Chiede a Ivan di presentarglielo. E così, un paio di
ore dopo (finito il secondo set dei Quarry Men) Paul e Ivan sono
nei pressi del palco. McCartney ha una chitarra a tracolla.

Nel giro di qualche minuto inizia a suonare, nel disinteresse
generale: che vuole questo ragazzino? Che ne può sapere lui
del rock ‘n’ roll? Quando, però, Paul attacca un classico di
Eddie Cochran al quale fa seguire una sincopata cover di Be Bop A
Lula di Gene Vincent e una folgorante medley di Little Richard, gli
altri ammutoliscono di colpo. Lo stesso Lennon, facendo finta di
niente, inizia a sbirciare le dita del ragazzino.

“Cavolo”, pensa, ” ‘sto marmocchio suona …”
Sei minuti dopo è tutto finito. Paul mostra ai ragazzi dei
Quarry Men come accordare in modo corretto la chitarra e si offre
di copiare i testi originali di quelle straordinarie canzoni.
Quindi, saluta tutti e se ne va.

Da quel momento, John Lennon ha un solo pensiero in testa:
formare una nuova band con Paul McCartney.

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