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Rock Files Today – 19 Novembre – Eddie Vedder
Oggi, 19 Novembre 1993 New Orleans Questa mattina, all’alba, il cantante dei Pearl Jam Eddie Vedder viene arrestato nella “Big Easy”. La band di Seattle è “on the road” per promuovere il secondo album Versus. I Pearl Jam sono il gruppo del momento, ancor più dei Nirvana: in una sola settimana il loro nuovo disco
Oggi, 19 Novembre 1993
New Orleans
Questa mattina, all’alba, il cantante dei Pearl Jam Eddie Vedder
viene arrestato nella “Big Easy”.
La band di Seattle è “on the road” per promuovere il secondo
album Versus.
I Pearl Jam sono il gruppo del momento, ancor più dei
Nirvana: in una sola settimana il loro nuovo disco ha venduto quasi
un milione di copie, un record storico.
Eppure qualcosa non va.
Schiacciati dall’enorme pressione esercitata dai mass media, i
Pearl Jam sono sull’orlo di una crisi di nervi.
Eddie Vedder, in particolare, soffre lo status di rock star
messianica che gli è stato attribuito. Le performance
intense e i testi schierati dalla parte dei più deboli ne
hanno fatto una sorta di voce della sua generazione.
Ieri sera, la band si è esibita alla Lake Front Arena di
New Orleans. Alla fine del concerto Vedder va in un bar di Decatur
Street col giocatore di baseball dei Chicago White Sox Jack
McDowall e due membri del gruppo degli Urge Overkill.
È ormai l’alba quando un certo John Gorman s’avvicina a
Vedder. Gli pone domande in continuazione, lo pressa, lo
infastidisce. “Non sei il mio Messia”, gli ripete, “tu non sei il
mio messia”.
“Certo che non lo sono”, gli risponde il cantante, “è quello
che cercavo di dirti”. Gorman diventa importuno e molesto.
Esasperato, Vedder reagisce sputandogli in faccia. Scoppia una
rissa che finisce con l’arrivo della polizia.
Il rocker viene arrestato con l’accusa di ebbrezza in pubblico.
Irritato dall’invadenza della stampa e da quella dei fan, pubblica
nel disco successivo una sorta di inno alla privacy che per anni
aprirà i concerti dei Pearl Jam: Corduroy.
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