La puntata di Mercoledì 29 luglio dei Rock Files Live! di LifeGate Radio è Black lives matter, interamente dedicata alla musica nera.
Rock Files Today – 23 Aprile – Sticky Fingers
Oggi, 23 Aprile 1971 Londra I Rolling Stones pubblicano il loro nuovo album, Sticky Fingers. Ci sono voluti quasi due anni. Le registrazioni sono iniziate nei leggendari studi Muscle Shoals di Sheffield, Alabama (sacro tempio della black music) nel dicembre del 1969 ad eccezione di Sister Morphine, brano recuperato dalle session del precedente lavoro, Let
Oggi, 23 Aprile 1971
Londra
I Rolling Stones pubblicano il loro nuovo album, Sticky
Fingers.
Ci sono voluti quasi due anni.
Le registrazioni sono iniziate nei leggendari studi Muscle Shoals
di Sheffield, Alabama (sacro tempio della black music) nel dicembre
del 1969 ad eccezione di Sister Morphine, brano recuperato dalle
session del precedente lavoro, Let It Bleed. Poi, sono proseguite a
Stargroves, la casa di campagna di Mick Jagger nonchè luogo
preferito dalla band per mettere a fuoco le nuove composizioni che,
poi in genere, venivano fissate su nastro agli Olympic Studios di
Londra.
Sticky Fingers esce per la Rolling Stones Records, la nuova
etichetta di proprietà del gruppo perché (nel
frattempo) è finito il contratto con la precedente casa
discografia, la Decca, anche se il manager degli Stones Allen Klein
ha fatto altri casini. Jagger, Richards e soci, però, si
sentono finalmente liberi di esprimere la loro creatività. E
non solo in musica.
Affidano la grafica della copertina al genio della Pop Art, Andy
Warhol.
Il quale se ne esce con un’idea davvero innovativa: la foto di un
paio di jeans, in bianco e nero, con close up sul bacino e,
soprattutto, con una vera zip che si apre e lascia intravedere gli
slip su cui è stampato il nome di Andy Warhol e l’ambigua
scritta: “This photograph may not be. Etc.” (Questa fotografia
può non essere … ecc).
Rimane ancora oggi un mistero l’identità del soggetto che
indossa gli attillatissimi jeans e i relativi slip.
Scartata l’ipotesi Mick Jagger, la prima che era circolata nei
giorni dell’uscita del disco, si è parlato di alcuni artisti
della Factory e in particolare dei gemelli Jay e Jed Johnson,
quest’ultimo (all’epoca) amante di Andy. Il candidato più
probabile, invece, sembra essere l’attore e performer Joe
D’Alessandro.
La foto è stata scattata da Billy Name e ritoccata
graficamente da John Pasche.
Proprio John Pasche è il disegnatore della famosa bocca con
linguaccia che, usata per la prima volta sul retro di copertina di
Sticky Fingers, diventa il logo inconfondibile della più
grande rock ‘n’ roll band della storia, The Rolling Stones.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Mercoledì 17 giugno, ripartono i Rock Files Live! di LifeGate Radio. Con Ezio Guaitamacchi sul palco dello Spirit de Milan Eugenio Finardi e Beppe Gambetta.
Lunedì 19 gennaio riparte lo storico show di LifeGate, ideato e condotto da Ezio Guaitamacchi, giunto ormai alla decima edizione. In questi nove anni il programma più longevo e seguito di LifeGate ha ospitato un mix di artisti in fase di lancio e affermati artisti internazionali (da Keith Emerson a Jesse Harris, dal leggendario
Londra, west end, Primavera 1968. Considerato il quartier generale della musica, Soho è da sempre il principale polo d’intrattenimento della capitale inglese: negli anni, sono nati, spariti e risorti centinaia di locali e club. Al numero 14 di Upper Saint Martins Lane si trova il più famoso e longevo di questi: il Marquee. Al piano superiore
Londra, novembre 1998. C’è nervosismo negli studi di registrazione della Parlophone, al 43 di Brook Green. Sono giorni che Chris continua a litigare con Will. E oggi le cose vanno peggio del solito anche perchè Chris si è presentato completamente ubriaco. Chris Martin ha conosciuto Jon Buckland alla festa delle matricole dell’University College e tra
Londra, estate del 1978. Il suo vero nome è Ellen Naomi Cohen. Ma al liceo cambia identità: prende in prestito quello del suo idolo (l’attrice Peggy Cass) e a questi aggiunge il nomignolo di Mama: canta infatti con lo stesso feel delle blues woman degli anni 20 e ha il loro stesso fisico: 1.65 di
Los Angeles, primi anni 90. Qualcuno, camminando sulla Sunset Strip, si è imbattuto in strani flyer che segnalano un concerto in serata al Roxy, locale qualche metro più avanti. In realtà a catturare l’attenzione dei passanti è l’immagine di una donna nuda stampata su quei fogli seminati ovunque. Brandon Boyd è il cantante della