Oggi, 27 Ottobre 1975 Stati Uniti d’America Stamattina, chi si reca nelle edicole americane rimane sorpreso nel trovare sulle prime pagine dei due maggiori settimanali americani, Time e Newsweek, il medesimo soggetto: un cantante rock, di nome Bruce Springsteen, al quale sono dedicati lunghi servizi di approfondimento. Per alcuni, la curiosa coincidenza (che crea notevole
Oggi, 27 Ottobre 1975
Stati Uniti d’America
Stamattina, chi si reca nelle edicole americane rimane sorpreso nel
trovare sulle prime pagine dei due maggiori settimanali americani,
Time e Newsweek, il medesimo soggetto: un cantante rock, di nome
Bruce Springsteen, al quale sono dedicati lunghi servizi di
approfondimento.
Per alcuni, la curiosa coincidenza (che crea notevole imbarazzo
nelle redazioni delle due prestigiose testate) fotografa quello che
sta diventando il fenomeno musicale del decennio. Per altri, i
più maliziosi, il fatto viene visto come sagace mossa
promozionale della casa discografica e del management dell’artista.
Springsteen stesso rimane disturbato da tutto questo interesse
mediatico, tanto che pochi giorni dopo, al momento del suo esordio
a Londra, strappa i manifesti dei suoi stessi concerti che
riportano la celebre frase scritta poco tempo prima dal giornalista
Jon Landau (nel frattempo diventato suo manager):
“Ho visto il futuro del rock’n’roll e il suo nome è Bruce
Springsteen”.
D’altronde, meno di due mesi prima (il giorno 1 settembre) è
uscito il disco più significativo della sua intera carriera,
nonché uno degli album più importanti di tutti gli
anni 70. Si intitola Born To Run ed è una esplosione di
gioiosa consapevolezza, di celebrazione del mito americano della
terra promessa e soprattutto uno spumeggiante inno alle radici del
rock, in un momento in cui questa musica sta attraversando una
delle sue crisi di identità più profonde.
Il disco, e la fama che il musicista ha acquisito grazie alle sue
straordinarie esibizioni dal vivo, vere cavalcate rock che durano a
volte più di quattro ore, sono la ragione per cui Time e
Newsweek hanno deciso di dedicargli la copertina.
È iniziata la leggenda del Boss, che dieci anni dopo, con un
altro album che si intitola quasi nello stesso modo, Born In The
Usa, diventa una star a livello mondiale. Cosa che da allora non ha
mai più smesso di essere.
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