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Rolling Stones: un martedì da raccontare
4 marzo 1967. Al primo posto della classifica dei singoli degli Stati Uniti ci sono loro, i Rolling Stones, con Ruby tuesday. Il brano nel Regno Unito è stato pubblicato solo come lato B del 45 giri di Let’s spend the night together e successivamente entrambi i pezzi sono entrati a far parte dell’edizione americana
4 marzo 1967. Al primo posto della classifica dei singoli degli Stati Uniti ci sono loro, i Rolling Stones, con Ruby tuesday. Il brano nel Regno Unito è stato pubblicato solo come lato B del 45 giri di Let’s spend the night together e successivamente entrambi i pezzi sono entrati a far parte dell’edizione americana dell’album Between the buttons. Ruby tuesday come singolo raggiunge la prima posizione negli Stati Uniti e la terza nelle classifiche britanniche e poi nel 2004 è al 303esimo posto della lista delle 500 migliori canzoni di tutti i tempi stilata da Rolling Stone.
Dai barocchismi alla psichedelia. Si percorre e si ripercorre quella strada dal punto di vista musicale in quello che rimane uno dei primi brani a parlare delle groupie, ragazze dallo spirito libero per brevi periodi “a stretto contatto” con alcune rockstar. E anche se è firmato dal duopolio Jagger-Richards, di fatto non si conosce il vero autore del pezzo.
Stando alla tesi più attendibile, sarebbe stato Keith Richards a comporlo, prendendo spunto da un momento in cui era lontano dalla sua fidanzata di quel periodo, Linda Keith: “Probabilmente volevo raccontare di una volta che Linda non era con me – racconta lo stesso Richards. – Non ricordo, forse si era arrabbiata ed era andata via. Era tutto molto triste, molto ‘ruby tuesday’ e infatti era un martedì”. Un martedì foriero d’ispirazione. E dopo anche di successo.
Leonardo Follieri
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