Come è cambiata la sensibilità dei consumatori negli ultimi 25 anni? Lo abbiamo chiesto ad Alessandro Saviola, Presidente di Gruppo Saviola.
Rubner Haus. Legno per un’architettura sostenibile, naturale e autosufficiente
Un’architettura sostenibile e autosufficiente dal punto di vista energetico grazie all’utilizzo di un sistema geotermico presente nel sottosuolo. È la Rubner Haus dell’architetto Stefan Hitthaler.
Materiale millenario eppure di stretta attualità, naturale e sostenibile, il legno è da sempre protagonista dell’architettura di tradizione montanara e non ha eguali per le sue alte prestazioni. Negli ultimi anni, grazie all’evoluzione tecnologica dei processi produttivi che permettono di lavorarlo in maniera innovativa, riducendo ad esempio gli spessori senza incidere sulle sue qualità, è diventato materiale d’elezione di molti architetti che sperimentando nuovi linguaggi espressivi gli hanno conferito una nuova identità visiva contemporanea.
Un esempio emblematico è il recente progetto architettonico della Rubner Haus, una costruzione ecosostenibile e autosufficiente grazie all’energia gratuita e rinnovabile presente nel terreno sul quale è stata costruita. Si trova a Chienes, in provincia di Bolzano, nella bassa val Pusteria ed è la nuova casa della famiglia Rubner, proprietaria dell’omonimo gruppo che copre con oltre venti aziende tutta la filiera produttiva dell’industria del legno, dai semilavorati in abete provenienti dai loro boschi certificati, a tutti i tipi di pannelli in legno massiccio, monostrato e multistrato, dalle strutture in legno ai grandi progetti di architettura sostenibile.
Progettare e costruire secondo i principi della sostenibilità
L’impegno per la sostenibilità di tutto il ciclo produttivo è il fiore all’occhiello del Gruppo Rubner . Il legno usato è naturale e sostenibile al 100 per cento, in quanto proviene da zone alpine a deforestazione controllata, che si estendono per 150 chilometri quadrati nei dintorni della segheria del gruppo in Austria gestite secondo i criteri internazionali di Gestione Forestale Sostenibile per garantire la tutela, la conservazione e la valorizzazione del patrimonio forestale e dei suoi servizi ecosistemici fondamentali per la società.
Il progetto della casa della famiglia Rubner è dell’architetto Stefan Hitthaler, di Brunico. È basato sul concept Studio messo a punto dall’azienda per poter realizzare, partendo da componenti industriali, una personalizzazione totale del progetto offrendo, quindi, piena libertà di progettazione nell’ambito della sostenibilità.
“Gli spunti che hanno ispirato l’ambizioso progetto della nuova casa della famiglia Rubner sono stati diversi”, racconta l’architetto Hitthaler. “Innanzitutto le caratteristiche del terreno che dolcemente si apre su una piccola valle, da cui è nata l’idea di realizzare un’abitazione che ne seguisse la conformazione aprendosi verso ovest, dove il paesaggio è imponente; e poi il desiderio di costruire un edificio dal minimo impatto ambientale, che fosse quindi autosufficiente dal punto di vista energetico grazie all’utilizzo di un sistema geotermico”.
Nel sottosuolo dove è sorta la casa c’è, infatti, una quantità di energia inesauribile, gratuita, rinnovabile, eco-compatibile e a disposizione 365 giorni l’anno. A partire da una profondità di 10 metri il sottosuolo presenta una temperatura costante per tutto l’arco dell’anno. La geotermia sfrutta pertanto questo calore gratuito estraendolo dal sottosuolo tramite una sonda geotermica e cedendolo a una pompa di calore che lo incrementa ulteriormente e lo distribuisce all’edificio. Lo stesso processo, ma inverso, avviene durante il periodo estivo per raffrescare i locali. Durante tutto l’anno si riesce quindi a produrre contemporaneamente riscaldamento, raffrescamento e acqua calda per coprire l’intero fabbisogno dell’edificio.
Interno ed esterno in relazione armonica
In ogni ambiente della casa sono presenti ampie vetrate che incorniciano il naturale scenario circostante, rendendolo il vero protagonista di ogni stanza e creando un dialogo continuo tra esterno e interno. In particolare, le camere da letto sono caratterizzate da una forma che sporge dalla struttura base come un cannocchiale rivolto verso il panorama su cui si affacciano attraverso balconi coperti da cui si contempla il paesaggio delle Dolomiti, in un’atmosfera intima e privata.
“La sfida era creare un ambiente accogliente e caloroso che allo stesso tempo fosse essenziale e coerente con lo stile lineare dell’architettura esterna – racconta Barbara Mayr, interior designer –. Per questo per gli interni abbiamo scelto di utilizzare materiali scuri che riuscissero a far risaltare la spaziosità e la luminosità caratteristiche di ogni ambiente, come la pietra oleata, il legno invecchiato e la laccatura per i mobili”.
Il legno per l’architettura contemporanea
“Questo progetto – spiega l’ingegner Daniel Gasser, responsabile sviluppo prodotto della Rubner Haus – mostra in modo esemplare l’attitudine di un materiale millenario come il legno, nel soddisfare anche le richieste più complesse e nell’adattarsi a forme architettoniche moderne e alle più innovative strategie e tecnologie di bio-costruzione”.
Per il primo piano è stata realizzata una struttura completamente in legno, con quattro sbalzi che non necessitano di alcun tipo di appoggio: le travi di legno lamellare, poste all’interno delle pareti, assolvono a una funzione strutturale di sostegno della superficie sporgente.
Il progetto dimostra quanto il legno abbia fatto grandi passi avanti negli ultimi decenni dal punto di vista strutturale. Le sue performance sono ormai analoghe a quelle di acciaio o cemento, con un peso della struttura che, nel caso specifico della Rubner Haus, è circa il 75 per cento in meno rispetto al cemento armato e un consumo di energia durante produzione e lavorazione significativamente inferiori. Nuova vita, dunque, per un materiale straordinario che dà ai progettisti illimitate opportunità espressive.
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