Il nostro pianeta attraversa una crisi profonda, ma due corposi rapporti dell’Ipbes indicano alcune vie di uscita.
Rudi Putra. A cosa serve essere ricchi se non possiamo godere dell’ambiente?
Deforestazione in Indonesia. Come prima domanda sarebbe utile avere qualche dato sulla deforestazione nel suo paese. La moratoria messa in atto dal governo di Giacarta nel 2011 che effetti ha avuto e sta avendo? Penso che la moratoria non abbia avuto effetti significativi da quando è stata annunciata dal governo nel 2011. Il tasso di
Deforestazione in Indonesia. Come prima domanda sarebbe utile avere qualche dato sulla deforestazione nel suo paese. La moratoria messa in atto dal governo di Giacarta nel 2011 che effetti ha avuto e sta avendo?
Penso che la moratoria non abbia avuto effetti significativi da quando è stata annunciata dal governo nel 2011. Il tasso di deforestazione in Indonesia è ancora molto alto: ha superato gli 800mila ettari all’anno anche dopo che la moratoria è entrata in vigore. Il taglio degli alberi, sia legale che illegale, è comune in tutte le aree forestali dell’Indonesia, in particolare a Sumatra e a Kalimantan. Queste violazioni si verificano anche in zone tutelate come i parchi nazionali, i santuari faunistici e altre aree protette dalla legge.
Le cause. L’espansione delle piantagioni di palma da olio è tra le cause principali della deforestazione in Indonesia il cui tasso, nel 2014, ha superato addirittura quello del Brasile. Quali sono gli effetti sulla biodiversità?
Perdiamo biodiversità a una velocità che non ha eguali al mondo. Migliaia di specie sono in pericolo a causa della deforestazione in Indonesia. Anche l’habitat tipico delle foreste dei bassopiani che ospitava elefanti, tigri, rinoceronti e orangotanghi è andato perduto a causa dell’espansione delle piantagioni di palma da olio, dell’autorizzazione ad aprire nuove miniere e per la realizzazione di grandi opere. Questi animali si estingueranno molto presto se il governo indonesiano non riuscirà a frenare il tasso di deforestazione. Nel 2013, l’elefante è stato ufficialmente riconosciuto come a rischio di estinzione a causa della perdita del suo habitat registrata negli ultimi dieci anni.
Responsible palm oil. Di recente ha dichiarato che “we are not against palm oil — we are only against it when palm oil plantations destroy the forest”. Come si fa a riconoscere l’olio di palma sostenibile, quello che non distrugge le foreste e la biodiversità?
Non tutte le piantagioni di palma da olio vengono gestite male. Alcune aziende che conosco le gestiscono piuttosto bene. Per farlo, devono gestire le piantagioni per un lungo periodo, senza danneggiare le foreste e proteggendo aree importanti per la biodiversità, senza intaccare le risorse idriche.
Molte altre piantagioni, invece, stanno distruggendo la foresta, minacciano gli animali e creano situazioni di conflitto tra le comunità locali. Il numero di società che si comportano male è più alto di quelle “buone”. Alcune addirittura deforestano su larga scala e solo dopo adottano principi di sostenibilità. Per noi queste aziende sono le peggiori perché distruggono una foresta ricca di biodiversità e di un’importanza fondamentale per l’uomo. Speriamo che la comunità internazionale se ne prenda carico, non solo spingendo per l’adozione dei principi Rspo (Roundtable on sustainable palm oil), ma che guardi anche alle azioni che hanno sostenuto in passato per le loro piantagioni. Se distruggono le foreste e poi aderiscono ai principi Rspo, non possono ricevere un plauso, come se la deforestazione compiuta in passato non fosse mai avvenuta.
L’olio per l’Indonesia. Indonesia e Malesia producono circa il 90 per cento di tutto l’olio di palma in commercio nel mondo. Cosa rappresenta questa industria per l’Indonesia in termini di opportunità di lavoro?
La produzione di olio di palma offre molte opportunità lavorative per chi vive in Indonesia, ma queste sono scarse nel caso in cui le piantagioni sono gestite da multinazionali e non da famiglie locali. Nel primo caso, una piantagione di mille ettari può dare lavoro a circa cento persone, ma in questo caso i lavoratori provengono da altre zone. Ma quando mille ettari vengono dati in mano alla comunità locale, in mano a un’azienda, almeno 250 famiglie possono veder migliorata la loro vita.
In ogni caso il problema non è quanto lavoro si crea, ma quanto ambiente si distrugge a causa dell’espansione di queste piantagioni. Soffriamo fenomeni come la siccità, le inondazioni, un aumento dei conflitti con la fauna selvatica, la distruzione delle infrastrutture come le strade e la perdita della coscienza ambientale. L’espansione delle piantagioni di olio di palma nelle aree più remote insegna alle persone l’avidità, a diventare sempre più ricche senza pensare a conservare l’ambiente per goderne.
Così le le comunità locali vengono tentate e partecipano alla deforestazione per far spazio a piantagioni anche in aree non adatte, come in cima alle colline, su terreni ripidi o terreni che dovrebbero proteggere per la loro stessa sopravvivenza. Non c’è alcun privilegio nel trovare un lavoro se poi la maggior parte di noi soffrirà a causa di disastri ambientali causati dal taglio degli alberi.
E per gli indonesiani. L’olio di palma è presente nella dieta tradizionale indonesiana? Quali sono i suoi pregi e i suoi difetti per la salute?
Non so esattamente quando l’olio di palma è entrato a far parte della nostra dieta, ma si tratta comunque di un fenomeno recente. Le piantagioni di palma da olio si sono diffuse all’inizio del Ventesimo secolo, già allora per essere esportato. Quando ero bambino, negli anni Ottanta, mi ricordo che usavamo l’olio di cocco fatto in casa. Ogni famiglia aveva a disposizione una palma da cui raccogliere cocchi usati per farne olio da cucina, senza il bisogno di comprarlo. Ma questo non accade più e la maggior parte delle famiglie usa olio di palma. Non so dire quali siano i benefici e i rischi per la salute legati al consumo di olio di palma, ma noto che ora gli indonesiani soffrono molto di più di malattie cardiache.
Export. L’olio di palma può essere grezzo o raffinato, questo è il meno buono per la salute. Qual è la forma più esportata, e quindi usata, nel mondo?
L’Indonesia esporta olio di palma grezzo, generalmente anche se a volte l’olio viene trattato localmente per estrarne derivati.
Goldman environmental prize. È passato un anno da quando è stato insignito del premio Goldman per l’ambiente, la più grande riconoscenza in questo campo. Che effetti ha avuto questo premio sul suo lavoro?
Non mi sarei mai aspettato di vincere questo premio. Ho tratto molti benefici dal riconoscimento, specialmente perché mi sento più forte e motivato nel continuare la lotta per salvare l’ambiente in Indonesia.
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