È di almeno 14 morti il bilancio di una serie di attacchi russi sull’Ucraina. Colpite soprattutto le infrastrutture energetiche.
- Un primo attacco russo nella mattinata del 26 agosto ha ucciso sette persone e causato blackout elettrici.
- Nella notte un altro attacco russo su larga scala ha ucciso altre sette persone.
- Il governo dell’Ucraina chiede agli alleati di poter colpire obiettivi militari in territorio russo.
La Russia ha ucciso almeno quattordici persone con una serie di raid missilistici sull’Ucraina. Una prima serie di attacchi nella mattinata di lunedì ha colpito 15 regioni del paese, compresa l’area della capitale Kiev, danneggiando infrastrutture energetiche, causando non pochi disagi alla popolazione e uccidendo quattro persone. Nella notte successiva la Russia ha poi lanciato nuovi missili contro diverse aree dell’Ucraina, uccidendo altre sette persone.
Secondo l’Onu, dall’inizio della guerra la Russia ha ucciso almeno 10mila civili ucraini, a cui si aggiungono decine di migliaia di soldati.
Pioggia di missili sull’Ucraina
Una prima serie di attacchi russi contro l’Ucraina è avvenuta nella giornata del 26 agosto. Sono stati lanciati oltre 200 missili contro oltre la metà delle regioni del paese e il bilancio è stato di almeno sette persone uccise e trenta feriti. L’aviazione ucraina ha detto di aver intercettato e abbattuto l’85 per cento dei missili.
L’attacco ha colpito soprattutto infrastrutture energetiche, seguendo uno schema di sabotaggio che la Russia porta avanti dall’inizio della guerra. Sono stati riportati danni nella capitale Kiev, dove le persone si sono rifugiate nella metropolitana e nei sotterranei delle case, mentre nella raffineria di Omsk è divampato un incendio. Gli attacchi russi hanno causato interruzioni dell’energia elettrica e dell’acqua in diverse aree del paese e l’ente pubblico ucraino dell’energia ha predisposto misure di emergenza per far fronte alle problematiche.
Il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, ha detto che quello del 26 agosto è stato uno degli attacchi più pesanti subiti dal paese dall’inizio del guerra nel febbraio 2022. L’attacco massiccio contro la rete energetica ucraina segue un altro raid missilistico del Cremlino che nella giornata del 25 agosto aveva colpito un hotel di Kramatorsk. Il raid aveva ucciso un membro britannico del media internazionale Reuters e ferito altri due giornalisti.
Altri attacchi russi nella notte
Nella notte tra il 26 e il 27 agosto la Russia ha lanciato altre decine di missili contro l’Ucraina. Il bilancio dell’attacco è di almeno sette morti, che sommati ai sette del giorno precedente fanno un totale di 14 persone uccise in meno di 24 ore.
L’aviazione ucraina ha detto di aver abbattuto cinque missili e 60 droni, mentre quelli che non sono stati intercettati hanno colpito nuovamente infrastrutture energetiche e obiettivi civili. Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha parlato di “attacco oltraggioso”.
L’offensiva militare russa delle ultime ore arriva probabilmente in risposta alla penetrazione delle truppe ucraine in territorio russo nell’area di Kursk, la prima invasione del territorio russo dalla Seconda guerra mondiale. Un cambiamento nelle dinamiche del conflitto, visto che da tempo l’esercito ucraino si trovava su posizioni difensive. Dopo l’attacco plurimo della Russia, il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, ha chiesto agli alleati occidentali il via libera perché l’Ucraina possa colpire obiettivi militari in territorio russo. E la Russia ha denunciato che le truppe ucraine stanno cercando di superare il confine anche nell’area di Belgorod.
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