Mentre anche a ottobre le immatricolazioni auto calano, con l’elettrico fermo al 4%, l’offerta cresce, con modelli come Opel Grandland che offrono fino a 700 km di autonomia.
Salone auto Torino: il pubblico, le novità, le (solite) dichiarazioni di Salvini sull’elettrico e quel tragico incidente, finito bene
Si è chiusa con oltre 500mila visitatori l’edizione 2024 del Salone auto Torino. Cosa abbiamo visto, cosa abbiamo sentito (da Salvini) e l’epilogo sull’incidente. L’appuntamento al prossimo anno, dal 12 al 14 settembre 2025.
- Si è tenuta a Torino, il 13 e 15 settembre 2024, l’ultima edizione del Salone auto Torino.
- Tutte dimesse le persone coinvolte nell’incidente dell’ultima giornata.
- Sono stati oltre 500mila i visitatori totali che hanno passeggiato tra gli stand in centro città e che con i test drive hanno provato le novità esposte.
- Numerosi i modelli elettrici in mostra; anteprima nazionale per l’ibrida Mazda CX-80.
Per parlarvene aspettavamo di conoscere l’epilogo di quell’incidente che, durante la giornata di chiusura del Salone Auto Torino, ha rischiato di catalizzare (in negativo) l’attenzione. E invece, una nota degli organizzatori datata 25 settembre ha chiarito così la questione: “Sono state tutte dimesse le persone ferite durante la parata di Salone Auto Torino di domenica 15 settembre, in piazza San Carlo. Il Comitato organizzatore si è interessato fin dai primi minuti alle loro condizioni e continuerà a farlo fino ad avvenuta guarigione”. Il fatto grave – lo schianto al Salone documentato dalla Rai durante la sfilata in piazza San Carlo dove una Lancia Rally 037 sbanda e piomba sul pubblico – evidentemente resta, ma per fortuna sembra senza gravi conseguenze.
Una notizia che ci permette di raccontarvi di un salone dell’auto, tornato a Torino dopo anni di assenza, capace di attrarre oltre 500mila i visitatori che, passeggiato tra gli stand in centro città, hanno potuto vedere da vicino molte delle novità auto più recenti, molte elettriche o elettrificate, con la possibilità di provarle nell’area dedicata ai test drive. Un pubblico in arrivo da tutta Italia e da numerosi paesi stranieri. Interessante anche il target: dalla presenza femminile, il 34 per cento del totale dei visitator, con il 14,60 con un’età e un 22,04 per cento (la percentuale più alta) di visitatori fra i 45 e i 54 anni, il target che si conferma il più interessato all’auto.
Salone Torino: molto spazio all’auto, meno a sharing e micromobilità
Protagonista indiscussa della rassegna torinese sicuramente l’auto, forse con uno sguardo più al passato che all’innovazione e al futuro. Grande assente fra gli stand, infatti, la mobilità alternativa, come la micromobilità. Apprezzate invece dal pubblico le iniziative “collaterali” messe in campo dagli organizzatori per offrire strumenti alternativi all’auto per raggiungere l’evento: dalle tariffe ridotte sui treni Frecciarossa agli accordi con i pullman Flixbus, fino alle convenzioni con il trasporto pubblico urbano e sui taxi, fino al successo di MaaS ToMove, la sperimentazione attuata grazie ai fondi europei da Comune di Torino che ha permesso in un’unica app di usufruire di mezzi pubblici, sharing (bici, monopattini, moto) e parcheggi. Un buon esempio di quella intermodalità che ha permesso a molti visitatori di sperimentare alternative all’auto privata, riducendo così il traffico durante i giorni della manifestazione.
Dalle carrozze a cavallo all’auto elettrica, in mostra 200 anni di mobilità
Un salone dell’auto diffuso quello di Torino, con gli stand distribuiti nel cuore della città, da piazza Carlo Felice a via Roma, da piazza San Carlo a piazzetta Reale. In poche centinaia di metri, la possibilità di vedere alcune delle novità più interessanti del panorama auto, 43 le case automobilistiche presenti, con alcune eccezioni: fra i grandi assenti, Bmw, Mercedes, JLR, Kia, Toyota e il gruppo Volkswagen.
Dall’inaugurazione dinamica che ha celebrato i 200 anni dell’evoluzione della mobilità con la sfilata di carrozze del 1800 trainate dai cavalli, alla prima carrozza motorizzata a vapore del 1879, passando da una delle prime auto a motore a scoppio, la Fiat 12hp del 1902, fino ai prototipi e alle curiosità, come la DeLorean DMC 12 di Ritorno al futuro. Alle tematiche legate alla mobilità sostenibile è stato dedicato il convegno “La sostenibilità tra energie rinnovabili, mobilità e gestione dei rifiuti”.
Un salone che, come ha dichiarato Andrea Levy, presidente Salone auto Torino, guarda già alla prossima edizione: “Per il 2025 Salone Auto Torino si confermerà quale principale punto di incontro tra visitatori, case automobilistiche, media e politica che già in questa edizione hanno potuto confrontarsi sul futuro dell’automobile”.
Riflettori puntati sulla nuova ibrida plug-in Mazda CX-80
Unica vera anteprima italiana la nuova Mazda CX-80, insieme alla CX-60 fra i modelli più interessanti del marchio giapponese. Nel caso della CX-80 parliamo di un suv ibrido plug-in di grandi dimensioni pensato per la famiglia, con 3 file di sedili e fino a 7 posti. La motorizzazione più interessante ed efficiente in termini di consumi ed emissioni prevede un’unità a benzina da 2,5 litri e quattro cilindri da 327 cavalli, associata alla trasmissione automatica a 8 rapporti e alla trazione integrale. Con interni molto spaziosi e allestimenti che ripropongono l’attenzione artigianale già vista su alcuni modelli del marchio, la CX-80 viene proposta con prezzi a partire da 61.235 euro, con le prime unità disponibili nelle concessionarie da ottobre.
“Partecipare al Salone Auto Torino è stata un’ottima occasione per Mazda, che abbiamo colto per presentare alla stampa prima e al grande pubblico poi, la CX-80, la nostra ultima nata, insieme alla CX-60. Avere la possibilità di fare rete con gli operatori e incontrare tantissime persone interessate al brand e alle nostre ammiraglie, è stato prezioso ed estremamente piacevole e il riscontro della stampa e del pubblico ha confermato quanto sia stato importante esserci”, ha dichiarato Roberto Pietrantonio, Amministratore delegato Mazda.
Fra i marchi, molti hanno proposto modelli elettrici o ibridi, vediamo i più interessanti.
Dal discutibile e spigoloso pick-up elettrico Tesla Cybertruck (che per questioni di sicurezza per i pedoni per ora non è omologabile in Europa, fatte rare eccezioni legate ad eventi, come nel caso di Torino), alle piccole Microlino spiaggina, l’elettrica da città spinta da motore da 12,5 kW e prodotta proprio a Torino e Mole Urbana, fino alle novità del gruppo Renault, con la Renault 5 E-tech electric, Rafale, Scenic E-tech electric e le versioni elettriche dei modelli Dacia e Alpine.
Nissan con il nuovo Qashqai e-Power, il marchio cinese BYD con la Seal U DMI e la supercar elettrica Yangwang U9 (1.200 cavalli la potenza…). Forte la presenza del gruppo Stellantis con le novità elettriche Abarth 600e, Jeep Avenger, Lancia Ypsilon Cassina, Citroën E-C3, Opel Frontera, Peugeot e-5008. MG con la MG4, Polestar con le elettriche 3 e 4 e Lotus con le sportive a “zero emissioni” Eletre ed Emeya.
Salvini e quell’idea fissa sul “fanatismo dell’elettrico”
Il ministro dei Trasporti Matteo Salvini, in un’intervista rilasciata a un’agenzia di stampa proprio nei giorni del Salone dell’auto di Torino, ha ribadito il suo scetticismo sull’auto elettrica, esprimendo preoccupazione per il settore produttivo dell’auto, parlando di neutralità tecnologica come alternativa all’elettrico, definito in più occasioni un “suicidio economico, ambientale, industriale e sociale”. Posizioni, quelle del Governo, che potrebbero aver spinto la Formula E, nata proprio per promuovere la mobilità elettrica nelle città, ad abbandonare il nostro Paese. Salvini ha parlato anche di “ideologia e fanatismo per l’elettrico”, ribadendo il suo supporto ai biocarburanti come possibile alternativa “pragmatica” alla transizione elettrica.
Come abbiamo avuto modo di spiegare più volte noi di LifeGate, le auto elettriche non sono nate ieri, e rappresentano oltre ogni ragionevole dubbio il nostro futuro, la tecnologia abilitante che ci condurrà all’auto autonoma, la vera rivoluzione. Curioso che fra fake news, pregiudizi e disinformazione, l’elettrico sia ancora considerato “solo” e “forse” il futuro delle automobili. In realtà è qui da molto tempo ed è pronto a cambiare le nostre vite.
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